Quali sono i linguaggi che le imprese italiane devono usare per raccontare il proprio valore all’estero e quali gli strumenti per traghettare la loro attività nei mercati internazionali, sono stati i temi toccati venerdì 5 giungo a Milano durante il convegno promosso da Casastile in collaborazione con Messe Frankfurt Italia. Sul tavolo del confronto esperienze e testimonianze diverse di esperti e consulenti, professionisti e imprese del settore tavola e casa che hanno fatto il punto su cosa vuol dire comunicare il brand made in Italy nel mondo.
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Laura Bucci – RCR Cristalleria ltaliana. “Il nostro essere made in Italy è espresso già dal nostro logo RCR Cristalleria italiana: RCR, perché è da lì che siamo nati è il brand con cui abbiamo acquisito notorietà nei mercati internazionali e poi cristalleria ovveori il materiale che lavoriamo, che oggi è il Luxion® vetro sonoro superiore brevettato; e l’essere in Italia. Produrre in Italia è sempre più difficile quindi siamo orgogliosi di sottolinearlo. Che cosa rappresenta il made in Italy che comunichiamo con i nostri prodotti in tutto il mondo? Innanzitutto design (abbiamo uni studio interno e collaborazione con grandi firme, ricerca e ingegnerizzazione. Poi qualità , che da noi è una caratteristica declinata sotto ogni punto di vista: qualità di processo, qualità di prodotto (tre controlli automatici + quello dell’operatore), qualità del materiale. E infine passione, un altro valore di chi fa il made in Italy anche quando è industriale, ma è strettamente collegato al territorio. La stessa cura artigiana che qui in Toscana si tramanda dalle botteghe rinascimentali, noi oggi la trasmettiamo a una fabbrica che fa oggetti automatici per l’80% esportati in tutto il mondo. Dobbiamo essere in grado di comunicare worldwilde l’eccezionalità della nostra produzione. Ecco quindi ribadire il brand made in Italy (accanto al made in Tuscany) sia a livello grafico che di immagine in tutti gli strumenti di comunicazione e di marketing dal nostro sito e-commerce al packaging, agli espositori, ai materiali POP… Il nostro storytelling è stato sintetizzato anche in un video “RCR Stand Up” attraverso cui vogliamo trasferire il nostro mood. Noi vendiamo sogni e per essere in grado di vendere bisogna saper raccontare la storia che è dietro quell’immaginario. È necessario far vedere come nascono i prodotti, il processo e l’ambiente in cui si sviluppano. Non a caso quando organizziamo degli International Sales Meeting alla visita dell’azienda, uniamo esperienze toscane“.