Per l’industria italiana del tessile-moda il trend è positivo. Dopo aver archiviato il 2016 con un fatturato in crescita a 52,8 miliardi di euro (+0,9% rispetto al 2015), anche per il 2017 le previsioni sono favorevoli: è quanto emerso dalla annuale assemblea dei soci di Sistema Moda Italia svoltasi lo scorso giugno.
Se si guarda, infatti, al primo semestre del 2017, le previsioni indicano un fatturato in crescita (al massimo) del +2,3%, frutto di una variazione pari al +2,5% per il tessile e al +2,1% per l’abbigliamento-moda. Se si considera l’intero 2017, il settore tessile-moda dovrebbe registrare un fatturato totale pari a 53,8 miliardi di euro, in crescita dell’1,8% rispetto al 2016, un progresso doppio rispetto a quello del 2016.
“L’andamento positivo del comparto – commenta Alberto Paccanelli, consigliere con delega per l’innovazione e presidente della piattaforma tecnica italiana per il tessile abbigliamento – è legato principalmente alle seguenti motivazioni: una ripresa dei consumi interni, ancora non significativa ma in fase di accelerazione; un progressivo, continuo miglioramento della competitività del comparto moda italiano sui mercati internazionali, fortemente legata a un costante avvicinamento dei costi produttivi dei paesi manifatturieri antagonisti del nostor Paese e i costi italiani.
Ma, soprattutto alla capacità delle filiere produttive del tessile-moda italiano di far crescere l’offerta creativa e di migliorare il servizio alla distribuzione e al consumatore. Inoltre, il mercato dell’alto e medio-alto di gamma, punto di riferimento dei prodotti italiani, è in continua crescita e questo fa ben sperare per il futuro”.
Quali sono gli asset su cui puntare per costruire un percorso di crescita?
“Stiamo vivendo un’altra, importante, trasformazione della società e del modo di fare impresa. Il tessile-moda italiano non è escluso da questo processo di trasformazione. E-commerce, industria 4.0, digitalizzazione dei processi, integrazione operativa degli attori lungo le filiere produttive-distributive, economia circolare e sostenibile, sono solo alcuni dei capitoli del libro del cambiamento che il settore è chiamato a scrivere nel brevissimo tempo.
Come Sistema Moda Italia stiamo lavorando, in particolare, su tre direttrici. Abbiamo lanciato la Piattaforma Tecnologica per il tessile-abbigliamento italiano, strumento che ci consentirà di accompagnare il comparto nel percorso di trasformazione tecnologica, dialogando con gli altri settori, i ministeri Miur e Mise, e i programmi della UE.
Inoltre è operativo il gruppo di lavoro sulla sostenibilità, con lo scopo di definire un linguaggio condiviso tra i diversi attori della filiera che consenta di implementare le migliori pratiche sul tema della sostenibilità, supportando le Pmi in questo percorso.
Infine, è appena stato avviato un progetto sul tema dell’education, con l’obiettivo di ridisegnare i percorsi formativi per il comparto e recuperare l’attrattività del settore verso i giovani”.