Sono passati 50 anni dal 20 luglio 1969 quando il modulo Lem atterrò sulla luna. Da allora il fascino per i pianeti e per i viaggi nello spazio è entrato nell’immaginario collettivo, influenzando anche il linguaggio del design: materiali rigidi e forme geometriche sono sostituiti da linee fluide che sfidano la gravità e trasmettono sensazioni di flessibilità, leggerezza e aerodinamicità.
Qui una selezione di otto pezzi d’autore che si lasciano trasportare nelle stelle, alcuni ispirandosi alla forma dell’iconica navicella LEM altri dalle rotondità dalle luna, tutte con la solidità del migliore design industriale italiano:
1ALLUNAGGIO
Nel 1965 Achille e Pier Giacomo Castiglioni disegnano per Zanotta Allunaggio, un oggetto “atterrato” da un altro pianeta: una seduta oudoor aerea formata dalla leggera struttura filiforme che sostiene il sedile, minimizzando l’ombra proiettata sull’erba.
2AT16
Una galassia con i suoi satelliti: nel 1961, in piena space age, Osvaldo Borsani progetta AT16, rieditato da Tecno nel 2012. Antesignano degli appendiabiti a colonna, girevole e regolabile in altezza, è formato da uno stelo centrale in alluminio rivestito in pelle nera attorno al quale orbitano sfere in legno massello di faggio.
3MULTICHAIR
Joe Colombo, riconosciuto per il suo stile futuribile, nel 1970 immagina Multichair, icona del design oggi rieditata da B-Line. La poltrona in poliuretano espanso è un sistema trasformabile attraverso la combinazione dei due elementi, rivestiti in tessuto elasticizzato. Le cinghie di cuoio e le boccole in acciaio permettono diverse composizioni.
4ANTARTIC
Come una navicella che si accende per iniziare il suo viaggio, Antartic è la lampada da tavolo progettata da Marc Sadler nel 2019 per Olev. Sulla base in alluminio poggia il diffusore in vetro soffiato dalla forma sferica irregolare, sabbiato sulla parte superiore, che crea un gioco di luce piacevole e non invasiva.
5MIDA
Ricorda la superficie lunare e i suoi crateri la speciale texture metallica di Mida, design Martinelli Venezia Studio per De Castelli. Un cerchio perfetto per contenere, ordinare, nascondere: il cabinet è fissato a parete e si apre grazie a guide telescopiche che permettono di far scivolare l’anta frontale a destra o a sinistra, come un’immaginaria eclissi. Disponibile in ferro, rame, ottone con diverse finiture.
6NOMOS
Strutture tubolari conformate in una maniera simile a quella di certe navicelle spaziali per il tavolo Nomos di Tecno progettato da Norman Foster nel 1986. Il piano si appoggia su una struttura metallica con una spina centrale, due bracci laterali di sostegno e quattro gambe inclinate a stelo.
7ATOMO
Un piccolo alieno si intrufola nelle nostre case: il porta candele in ceramica lucida Atomo di Bosa, il primo oggetto disegnato da Jaime Hayon per il brand, ha sei “antenne” che si diramano dal corpo centrale
8PARENTESI WALL
Progettata da Lievore Altherr Molina per Arper, Parentesit Wall è la collezione di pannelli fonoassorbenti capaci di attenuare il rumore e diffondere suono e luce. Utilizzati singolarmente i moduli esprimono il carattere grafico, disposti insieme consentono di creare composizioni ritmate ed armoniose.