#fase2. E’ tempo di ripartire! Ma da quali presupposti? Ne abbiamo parlato con Alberto Paccannelli che, oltre  ad essere Ceo della Martinelli Ginetto, è presidente di Euratex (Associazione Europea del tessile e dell’abbigliamento)
Qual è lo scenario del tessile europeo dopo la pandemia COVID-19?
I player europei del tessile-abbigliamento hanno reagito in modo veloce e compatto alla diffusione dell’epidemia: oltre 500, ricorda Euratex – Associazione Europea per il Tessile e Abbigliamento – , hanno riconvertito parte dei loro siti produttivi o investito in nuovi macchinari, in modo da realizzare mascherine e altri dispositivi di protezione. Ma la flessibilità e la solidarietà non bastano: secondo una recente ricerca condotta da Euratex, il 60% delle aziende europee del tessile-abbigliamento si aspetta che le vendite crollino del 50% in seguito al Covid-19, che ha bloccato la stagione di vendita primavera-estate 2020, mentre il 30% addirittura prospetta un -80%. Inoltre, il 70% è alle prese con seri problemi finanziari, l’80% ha ridotto seppur temporaneamente la forza lavoro e uno su quattro sta pensando di chiudere.
Questo nell’immediato, ma più in là non si potrà abbassare la guardia: catene di fornitura strategiche dovranno essere riportate in Europa, mentre bisognerà rileggere in un’ottica di rilancio i concetti chiave di innovazione, digitalizzazione e green economy.
Come  la Martinelli Ginetto ha vissuto il periodo di lockdown?
Il periodo di lockdown è stato vissuto in Martinelli Ginetto con la produzione che si è arrestata ed ora è ripartita e ritmi ridotti a causa di mancanza di ordinativi, una parte del personale in smart working ed utilizzo della cassa integrazione. Ci è stato subito chiaro che entravamo in uno scenario nuovo sia per le evidenti ragioni sanitarie, sia per  cautelarci rispetto ad una situazione economica che si presenta difficile. Il lockdown è stato anche occasione per attrezzarci con sanificazione e protezioni adeguate a ripartire a pieno ritmo, per riflettere sull’organizzazione del lavoro, sui rapporti con clienti e fornitori. Per i clienti abbiamo deciso di realizzare accurate video presentazioni della collezione, con i fornitori abbiamo deciso di rispettare tutte le scadenze di pagamento. Inaugurare una catena di contrazioni non ci sembra il modo migliore per affrontare questa congiuntura.
Cosa porterete nel futuro di questa esperienza?
L’opportunità che ci ha dato questa pandemia è soprattutto quella di riflettere sull’organizzazione e sulla tecnologia a disposizione. Ripensare un modello di funzionamento nuovo, più efficente e smart.