La premiazione dei vincitori del XXVI Compasso d’Oro ADI, il più importante riconoscimento del design italiano, si è tenuta nei nuovi spazi dell’ADI Design Museum.
Le proposte selezionate andranno così a comporre una mostra aperta al pubblico da titolo non casuale Mettere radici
Con questa prima cerimonia si inaugura un nuovo punto di riferimento per il design, come sottolinea anche il nuovo nome della piazza milanese antistante l’ingresso del museo: piazza del Compasso d’Oro, ufficialmente intitolata, nello stesso giorno della premiazione, da Filippo Del Corno, assessore alla Cultura del Comune di Milano.
Un segnale che acquisisce oggi un significativo particolare coma ha voluto sottolineare il vice sindaco di Milano Anna Scavuzzo ” Eccellenza, creatività, responsabilità: i valori del design sono da sempre anche i valori della nostra città in cui non convogliamo smettere di credere”
Anche Lara Magoni, assessore al Turismo, Marketing territoriale e Moda, Regione Lombardia, ha ribadito, con un velo di commozione, ricordando le sue origini bergamasche (uno dei territori più colpiti dalla pandemia), come sia necessario ripartire proprio ponendo al centro il buon progetto.
In tutto sono stati assegnati 18 premi Compasso d’Oro – scelti dalla giuria internazionale presieduta da Denis Santachiara e composta da Luca Bressan, Virginio Briatore, Jin Kuramoto, Päivi Tahkokallio – cui si aggiungono 9 premi Compasso d’Oro alla carriera, 3 premi Compasso d’Oro alla carriera internazionali e, novità significativa di questa edizione, anche 3 premi Compasso d’Oro alla carriera del prodotto, dedicati a oggetti cui il design ha garantito non solo il successo ma anche una straordinaria durata: progettati da decenni sono ancora felicemente in produzione.
La premiazione e la mostra del XXVI Compasso d’Oro ADI”, conclude Umberto Cabini, presidente della Fondazione ADI Collezione Compasso d’Oro, “nascono sotto il segno di questa svolta: un traguardo consolidato ma aperto al futuro. L’edificio ristrutturato dell’ADI Design Museum – Compasso d’Oro, aperto al pubblico in anteprima per questa edizione del premio, non è solo un simbolo significativo della storia della cultura italiana, ma è lo strumento concreto del lavoro cui ci prepariamo: diffondere i valori del progetto nel grande pubblico”.
Per rafforzare il nuovo radicamento materiale ed etico del Compasso d’Oro, che è il segno di questa edizione, la mostra METTERE RADICI comprende anche un’installazione con 18 nuovi alberi (uno per ogni premiato) messi a dimora per l’occasione. Al termine della manifestazione entreranno a far parte del fondo di forestazione urbana ForestaMi promosso da Regione Lombardia, Città metropolitana e Comune di Milano, il cui obiettivo per il 2030 è arricchire di oltre 3 milioni di nuove piante il patrimonio verde urbano.
Premi Compasso d’Oro
Aero
azienda: Momodesign
design: Paolo Cattaneo, Klaus Fiorino – Momodesign
tipologia: accessorio per la persona
“La visiera a filo con la calotta genera un’estetica fluida e aerodinamica”
AK/25
azienda: Aboutwater (Boffi e Fantini)
design: Kim Paik Sun
tipologia: sanitari e accessori per il bagno
“Una struttura solida, un progetto elegante, severo e inaspettato, frutto del dialogo costruttivo tra due aziende italiane e un designer orientale”
Arrangements
azienda: Flos
design: Michael Anastassiades
tipologia: apparecchi di illuminazione
“Una danza di minimalismo, geometria e tecnologia; interpreta bene i led e sa trasformarli in emozione”
Brand Identity Le Gallerie degli Uffizi
azienda: Gallerie degli Uffizi
design: Carmi e Ubertis Milano
tipologia: corporate identity
“Sintesi di valori e identità condensati in un monogramma simbolico. Semplicità e unicità garantiscono la riconoscibilità e scoraggiano le imitazioni”
Chakra
azienda: Universal Selecta
design: Eugenio Pasta – R&D Universal Selecta
tipologia: arredi e complementi per l’ufficio
“Sistema avanzato di protezione termica e acustica, non privo di eleganza e trasparenza. Separare senza escludere”
D-Heart
azienda: D-Heart
design: Design Group Italia
tipologia: attrezzature medicali e ospedaliere
“Rende familiare la tecnologia medica e la traspone nella vita quotidiana. Non fa paura e permette al paziente di essere seguito a distanza”
Enel X Juicepole/Juicebox
azienda: Enel X
design: Defne Koz, Marco Susani – Koz Susani Design
tipologia: stazione di ricarica per veicoli elettrici
“Introduce nella quotidianità del paesaggio urbano, in modo discreto e non invasivo, una tecnologia utile e innovativa come la ricarica elettrica”
Eutopia
azienda: Gomez Paz Design & Crafted
design: Francisco Gomez Paz
tipologia: arredi e complementi per la casa
“Oltre al design del prodotto è interessante il design del processo; realizzato in Argentina con materiali naturali del territorio, poveri e rinnovabili”
Ferrari Monza SP1
azienda: Ferrari
design: Flavio Manzoni – Ferrari Design
tipologia: automobile
“La capacità di proiettarsi nel futuro facendo tesoro della memoria e senza cadere nel vintage”
Food for soul
azienda: Food for soul
design: Food for soul
tipologia: progetto sociale
“Unisce due mondi che normalmente vengono tenuti a distanza: il mondo del bisogno e quello dell’arte. Nutre il corpo evitando gli sprechi e conforta lo spirito attraverso l’estetica”
Formula E Caliper
azienda: Brembo
design: Brembo
tipologia: componenti di automobili
“Meno inquinamento e più efficienza, uniti a un accurato design. Finalmente un freno pensato per le auto elettriche”
Hannes
azienda: IIT Istituto Italiano di Tecnologia, INAIL Centro Protesi
design: Lorenzo De Bartolomeis, Gabriele Diamanti, Filippo Poli – Ddpstudio
tipologia: protesi e strumenti per gli anziani
“Il design si rivela uno strumento indispensabile per aiutare le persone in difficoltà a riappropriarsi del proprio futuro. Tecnologia ed estetica aiutano a superare un disagio psicologico e un deficit fisico”
Il mare a Milano
azienda: Sanlorenzo
design: Studio Neo
tipologia: mostra
“Un riconoscimento alla capacità italiana di declinare il paesaggio immersivo/digital landscape con visioni poetiche e riferimenti artistici”
Outcut
azienda: Outcut
design: Rocco Carrieri, Pietro Carrieri
tipologia: imbarcazione
“Capace di attraversare il mare senza possederlo. Leggerezza, tecnologia amichevole, flessibilità che facilita il trasporto. Consente anche a chi ha pochi mezzi di vivere un’innovativa esperienza nautica”
Pieces of Venice
azienda: Pieces of Venice – Benefit Company
design: Luciano Marson
tipologia: riciclo di materiali dismessi
“Nell’abuso e nella banalità dei souvenir contemporanei, questo è un progetto di recupero materiale e culturale, che trasmette identità, storia, ironia e autenticità”
Rua
azienda: TM Italia
design: Ruadelpapavero
tipologia: sistema per cucina
“L’utilizzo dell’innovazione tecnologica di un unico materiale ceramico per il piano di lavoro e il piano di cottura genera una nitida sorpresa estetica”
Spazio
azienda: Falmec
design: Francesco Lucchese – Lucchesedesign Studio
tipologia: arredi e complementi per la casa
“Sorprendente nella sua semplicità. Incrocio armonico fra pulizia formale, accessibilità economica e sobrietà”
Premi Compasso d’Oro alla Carriera
Rossella Bertolazzi
“Non amando le luci della ribalta ma la sostanza delle cose, ha saputo contribuire in modo determinante alla divulgazione, allo sviluppo critico e all’insegnamento della cultura del design e della comunicazione visiva nel nostro paese. Una donna burbera e dolcissima, con uno spirito da combattente che l’accompagna da tutta la vita e le ha consentito di puntare sempre all’innovazione e al bene dei suoi studenti”.
Gilda Bojardi
“Punto fermo per l’informazione intorno al sempre più vasto mondo del design, capace di anticipare fenomeni complessi attraverso uno sguardo mai banale o ideologico della contemporaneità, e mantenendo posizioni critiche sempre costruttive quanto originali. Ha saputo interpretare le trasformazioni del settore editoriale anche attraverso il contributo fondamentale per la realizzazione di modalità di divulgazione e di partecipazione allargate a eventi che, anche grazie alle sue visioni, hanno raggiunto dimensioni internazionali”.
Marco Ferreri
“Il garbo nel gesto contraddistingue con coerenza, coraggiosa quanto lucida, tutta la sua attività progettuale. Un garbo basato su una sostanza metodologica assorbita nella stretta relazione con i grandi maestri del design italiano e lontano dagli eccessi della comunicazione. Un garbo capace di ascolto delle inespresse, e forse inesprimibili, istanze più profonde e intime di un uomo che, nella sua complessità, vuole restare se stesso”.
Carlo Forcolini
“Figura poliedrica nel mondo del progetto: designer, imprenditore, formatore, manager, comunicatore, ha sempre declinato la propria carriera nel segno dell’impegno civile. La formazione artistica lo ha spinto a esplorare il design come sommatoria di esperienze tecniche e narrative, in un percorso che ha prodotto oggetti memorabili, sviluppati interamente attraverso le aziende che nel tempo ha fondato oppure attraverso il rapporto con marchi storici del design italiano. Una generosità disinteressata quanto disincantata contraddistingue il suo rapporto con le giovani promesse del design che, anche grazie al suo impegno di formatore a livello internazionale, si confrontano in maniera non stereotipata con una professione sempre più articolata e complessa”.
Carlo Molteni, Piero Molteni
“Un esempio virtuoso di percorso sempre nuovo ma che non ha mai rinunciato ai valori profondi di continuità e responsabilità espressi da sempre dalla famiglia. Un percorso che ha contribuito alla crescita di un modello produttivo che negli anni si è affermato in tutto il mondo per qualità e affidabilità, capace di costruire e valorizzare una vera cultura del design made in Italy. Il loro percorso coraggioso e sempre discreto ha avuto come risultato una solida cultura aziendale proiettata al futuro, in una sperimentazione quotidiana condotta, passo dopo passo, con coerenza e determinazione”.
Anty Pansera
“Uno sguardo originale sul mondo del progetto, basato su una formazione legata alla cultura classica e alla storia della critica d’arte, le ha permesso di realizzare testi originali e fondamentali per comprendere il fenomeno del Made in Italy nella sua accezione più vasta. Un impegno mai dogmatico ma sempre impegnato nel calare la cultura del progetto in territori professionali ampi, che comprendono quello dell’insegnamento quanto quello della divulgazione attraverso mostre memorabili”.
Vanni Pasca Raymondi
“Rappresenta un anello fondamentale di raccordo tra architettura e design, discipline che nel costante impegno universitario si confrontano e si integrano in una visione che supera il consueto approccio disciplinare, per riconsegnarci anche attraverso la sua ricca opera saggistica una visione complessa di un progetto di modernità civile”.
Eugenio Perazza
“Personalità vulcanica, è stato capace di innestare la cultura del miglior design in un territorio tradizionalmente votato ai canoni della tradizione, superando scetticismo e conformismo rispetto a nuove metodologie, nuove tecnologie e nuove esperienze, e utilizzando a tutto tondo la cultura del design. Nelle sue scelte ha sempre dedicato speciale attenzione alla valorizzazione delle esperienze locali, senza mancare di stimolarne sempre il confronto internazionale lontano da nostalgie e provincialismi”.
Nanda Vigo
“Il rapporto tra luce e spazio è nella sua carriera un territorio di ricerca costante di equilibrio armonico dinamico. Arte, architettura e design si fondono in una visione interdisciplinare che nel tempo viene calata con sempre maggior consapevolezza nell’impegno per la salvaguardia dell’ambiente e delle culture fragili. Un’attività sempre coerente, capace di dare corpo alla disciplina attraverso progetti poetici dotati di ‘pesante leggerezza’”.
Compasso d’Oro alla carriera. Premi internazionali
Emilio Ambasz
“Precursore del rapporto tra edificio e verde, ha concretizzato veri e propri manifesti ‘vivi’ di una cultura per lo sviluppo sostenibile. Ha esplorato con una poetica non consueta le relazioni tra questo modello culturale e i processi di design, anticipando coraggiosamente questioni oggi di urgente attualità rispetto alla responsabilità produttiva. Grande divulgatore della cultura del progetto di design, ha sostenuto appassionatamente nel mondo la conoscenza del miglior design made in Italy”.
Nasir Kassamali, Nargis Kassamali
“Un percorso in continua evoluzione, capace di innovare il modello distributivo inserendovi cultura e passione, trasformando il tradizionale concetto di store in un luogo dell’esperienza e della conoscenza per un pubblico vasto e non solo per una ristretta élite. Un punto di riferimento e di valorizzazione per la cultura del design made in Italy nel panorama internazionale”.
Jasper Morrison
“Ha saputo guardare il mondo dove altri si limitavano a vederlo. Un percorso attraverso progetti per tipologie di prodotto spesso distantissime tra loro, che ha sviluppato nella concretezza del lavoro quotidiano, lontano dalla retorica autoreferenziale e autocelebrativa”.
Compasso d’Oro alla carriera del prodotto
Arco
design: Pier Giacomo Castiglioni e Achille Castiglioni (1962)
Prod.: Flos
“Innovazione tipologica nel settore illuminotecnico, è stata capace nel tempo di diventare icona per l’intero design italiano nel mondo”
Nathalie
design: Vico Magistretti (1978)
prod.: Flou
“Innovazione tipologica nel settore del letto tessile, rappresenta nel tempo un esempio di funzionalità e di poetica”
Sacco
design: Piero Gatti, Cesare Paolini e Franco Teodoro (1968)
prod.: Zanotta
“Innovazione tipologica nel settore dell’imbottito, rappresenta nel tempo la libertà dai convenzionali stili d’uso”
TARGA GIOVANI – PREMI
Casco 4.0
Università: LABA Libera Accademia di Belle Arti
Studente: Pietro Gnali
Relatore: Andrea Gallina
Tipologia: tesi di laurea triennale
Sil-O-Safe
Università: Politecnico di Milano, Scuola del design
Studente: Caterina Castiglioni
Relatori: Mario Bisson, Stefania Palmieri
Tipologia: tesi di laurea triennale
Tetraodon: ricerca, progettazione e sviluppo di un sistema di protezione individuale per le valanghe bio-ispirato a specie marine
Università: Università degli Studi di Camerino
Studente: Gianmarco Gatti
Relatore: Lucia Pietroni
Tipologia: tesi di laurea triennale
Da segnalare inoltre le menzione d’onore conferita alla collezione Madame di Sambonet, design: Centro stile Sambonet
La mostra METTERE RADICI resterà aperta dal 9 al 16 settembre 2020, con orario 11 – 20 ADI Design Museum – Compasso d’Oro, via Ceresio 7, Milano.
Ingresso libero. Ad accompagnarla un catalogo, in italiano e inglese edito da ADI e in vendita online sul sito web ADI: https://bit.ly/XXVI_CdO_CATALOGO.