ImNativ. Onestamente sostenibile

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ImNativ

ImNativ è un progetto tessile che non si limita a guardare alla sostenibiltà. Ma fa della sostenibiltà la sua essenza.

Ecco come ce lo racconta Ersilia Auriemma, responsabile marketing. «Partiamo da un concetto di onestà. Voglio chiarire fin da subito che per noi l’impatto zero non esiste nel momento in cui si inizia a produrre è impossibile non impattare in qualche modo sull’ambiente. Quello che però possiamo fare è impegnarci nel ridurlo. Ed è proprio quello che cerchiamo di fare utilizzando una filiera a chilometro zero. Tutto, dal filato al prodotto finito viene, infatti realizzato internamente nel nostro stabilimento in Italia grazie a importanti investimenti in tecnologia e innovazione. Abbiamo verticalizzato completamente la produzione azzerando l’incidenza sui trasporti. Realizziamo i tessuti con un processo produttivo sostenibile. La tintura non utilizza l’acqua perché i tessuti sono tinti alla base con pigmenti solidi. Si tratta di tessili con proprietà funzionali anallergiche e batteriostatiche, ottenute però senza l’utilizzo di finissaggi chimici. E soprattutto, si tratta di prodotti estremamente durevoli: (la vera sostenibilità!) grazie alle loro proprietà intrinseche e naturalmente a fine vita risultano riciclabili».

Un percorso in progress? Che cosa vuol dire per voi ricerca e innovazione, continua?

«Sono proprio i valori con cui approcciamo la nostra strategia aziendale. Ecco così che al Salone abbiamo presentato. una nuova collezione Ester che prende vita da polimeri riciclati e certificati, in fase di estruzione viene applicato un additivo biofilico in grado di attivare il meccanismo di biodegradazione una volta che il tessuto viene rilasciato nell’ambiente. I tessuti della collezione hanno il tipico look& feel di un tessuto tecnologico, ma con il vantaggio di potersi decomporre in detierminati ambienti, proprio come le fibre naturale, una volta terminato il loro ciclo di vita, in un tempo inferiore ai 5 anni».

ImNativNotate una sensibilità verso queste tematiche nei vostri interlocutori?

«Il nostro target attuale sono principalmente gli arredatori, gli architetti, gli interior designer e devo dire che soprattutto, nelle nuove generazioni, in questi operatori si sta imponendo una sensibilità sostenibilie spinta anche da una più generale crescita di attenzione verso l’elemento tessile nell’arredo».

Da un punto di vista stilistico e creativo come si colloca il progetto ImNativ?

«Il nostro è un tessile affordable non vogliamo proporci con un prodotto iper sofisticato ma il nostro know how e la nostra competenza ci permettono di presentare collezioni sempre più appealling. Anche al Salone del mobile abbiamo proposto un look book molto interessante e articolato sia per quanto riguarda i disegni che i tessuti, alterniamo proposte più ricercate ad altre più minimaliste».

Il futuro di ImNativ?

«ImNativ è nato 15 anni fa come un progetto e come tale è sempre in evoluzione, è un percorso… Perché sono convinta che il futuro del tessile debba essere proprio legato ad una ricerca continua ad un’innovazione onesta e buona»

 

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