L’artigianato Treccani e il design d’autore omaggiano il gioco degli scacchi

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Treccani

Il percorso tra design e alto artigianato di Bottega Treccani, laboratorio di maestrie capace di coniugare arte, unicità ed estetica, aggiunge alle sue sofisticate creazioni la scacchiera “Il Piccolo Giardino”, realizzata con l’esclusivo design di MDL CIRCLE e Michele De Lucchi.

TreccaniIl Piccolo Giardino è solo l’ultimo progetto che racconta come l’anima dell’Istituto della Enciclopedia italiana Treccani non sia più sufficiente solo una enciclopedia. Frutto della capacità di Treccani di fare e diffondere cultura in modo decisamente contemporaneo attraverso un linguaggio espressivo profondamente poliedrico e collaborazioni d’eccezione con artisti, artigiani e brand di rilevanza internazionale.

La creazione è un omaggio al valore storico-culturale del gioco degli scacchi e un concentrato di eccellenza e qualità made in Italy. Molto più di un gioco. Un oggetto che invita alla riflessione e strettamente legato alla nozione di tempo.  Opera unica nel suo genere, Il Piccolo Giardino è curata in ogni finitura e dettaglio: prodotta artigianalmente in Italia, il suo pregio spicca non solo grazie alla qualità dei legni utilizzati per realizzarla – noce nero, acero e quercia – ma anche alla cura con cui ciascuno dei 32 pezzi da gioco è stato disegnato, modellato e intagliato (con fresatura CNC di masselli di acero e noce nero).

TreccaniIn particolare pedoni, torri, alfieri, cavalli, re e regine sembrano prendere vita e muoversi in modo ordinato e strategico sul tavoliere, che si presenta con il suo tradizionale pattern geometrico disegnato dalle 64 caselle in due colori. A gioco fermo, le pedine possono essere conservate al di sotto del coperchio (e tavoliere). Ognuna ha la sua piccola dimora, nel legno di noce scolpita. Una scacchiera da collezione, per veri appassionati, proposta in una esclusiva edizione limitata di 200 esemplari numerati e 6 prove d’autore, custodita in un prezioso cofanetto in multistrato di pioppo e accompagnata da un piccolo volume che riporta il contributo del giornalista, scrittore e semiologo Stefano Bartezzaghi.

 

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