Un pubblico numeroso e attento quello che ha partecipato lo scorso. 21 novembre all’incontro Tessere racconti Green realizzato da Casastile in collaborazione con Messe Frankfurt.
Abbiamo voluto ricreare (dopo la pausa motivata dell’emergenza pandemica) questi momenti di riflessione sul mondo tessile proprio perché fra tutti i materiali il tessile è forse quello che più è coinvolto nella nostra vita.E lo stesso linguaggio ne è espressione. Con il tessuto portiamo personalità nella nostra domesticità, ci vestiamo realizziamo la biancheria delle nostre case..Proprio per questo è un settore particolarmente sensibile ai grandi temi e alle esigenza dell’oggi. Prima fra tutte l’attenzione alla sostenibilità intesa come responsabilità verso le persone e l’ambiente.
Un’attenzione che oggi è una necessità per l’industria tessile ma che diventa una opportunità per stimolare ricerca e innovazione che possono influenzare il lavoro degli interior designer e dei progettisti.
La riflessione è partita propio da qui, dagli obiettivi definit dalla Agenda europea 2030 obiettivi che devono stimolare ad un cambiamento buono, giustoma anche bello come ha illustrato Alberto Paccanelli, presidente di Euratex, European Apparel and Textile Confederation
Un impegno, un percorso che coinvolge anche il mondo del progetto e dell’interior. E non è un caso che Ilaria Marelli progettista che da sempre caratterizza la sua sensibilità progettuale per un’attenzione verso il tessile, abbia impostato il suo intervento su 4 parole chiave Simple, Beautiful, Engaging Caring.
Questo concept di tessile come capacità di creare emozioni legate ad un’idea di sostenibilità lo abbiamo trovato anche nel racconto dai progetti di interior di Giulia Del Piano e Corrado Conti di ovre.design studio che si definisce orgogliosamente italiano a rimarcare il valore del rispetto dei territori.
Attenzione, rispetto, cura sono concetti emersi anche dall’intervento di Flaviano Capriotti, autore di referenze prestigiose da cui traspare un’attenzione quasi filologica ai dettagli e in cui gli elementi tessili non sono mai casuali
Siamo poi andati alla scoperta del backstage “dove tutto ha inizio” ovvero dei percorsi di ricerca nelle fibre e nei filati. Abbiamo raccontato due percorsi sostenibili.
Da una parte le fibre sintetiche che puntano su ricerca e tecnologia per dare vita a processi produttivi meno impattanti e su un concetto di economia circolare che salvaguardi qualità e performance come ha spiegato Rossana Tognacca, Sales & Marketing Manager Italy Trevira GmbH
E dall ’altra una rivalutazione delle fibre naturali in particolare del lino europeo e delle sue innovative declinazioni illustrate da Ornella Bignami, Direttore Creativo Elementi Moda partner strategico CELC confederazione Europea del Lino e della Canapa
La parola è poi passata alle aziende che hanno eplicitato i loro percorsi di ricerca.
Così Barbara Ferrari responsabile ricerca e sviluppo di Parà Tempotest ha spiegato due innovativi progetti che declinano il concetto di economia circolare applicato al complesso settore outdoor
Il concetto di sostenibilità come cultura, capacità di creare una filiera virtuosa ma anche attenzione alle nuove tecnolgie per rispondere in maniera innovativa alla esigenze dei progettisti è emerso dall’intervento di Alberto Paccanelli, CEO & Shareholder di Martinelli Group
E a proposito di competenze legate ai territori un progetto virtuoso poetico ma anche portavoce di un forte senso di responsabilità capace di valorizzare l’innovazione come asset per rendere il made in Italy competitivo nei mercati internazionali (perché non dimentichiamo che la sostenibilità è anche una leva di business) è stato raccontato da Pierluigi Fusco Girard, Amministratore Delegato del Linificio e Canapificio Nazionale
Ha concluso l’incontro Donald Wich, Amministratore Delegato Messe Frankfurt Italia raccontando come tutti i contenuti emersi nell’ incontro possano poi essere messi a terra e e isplicitati da un evento fieristico come Heimtextil