Dagli studi in ambito musicale alla creazione di vesti sacre fino all’approdo nell’universo del profumo. É un percorso professionale e umano ricco quello di Filippo Sorcinelli che in questa intervista si racconta
Per iniziare una domanda di carattere generale: che cosa rappresenta per lei il profumo?
Profumo per me è il prolungamento di un’emozione. È un guardarsi dentro definitivo e confermare la propria vita attraverso un odore.
“I profumi, i colori e i suoni si rispondono.” Questo verso scritto dal noto poeta Charles Baudelaire pare riflettere il suo ricco percorso professionale. Organista, creatore di paramenti sacri, profumiere… Il suo pare essere un iter sinestetico in cui un’espressione artistica rimanda ad un’altra… Mi sbaglio?
É corretto. La sinestesia in fondo vive inconsapevolmente in ognuno di noi. Averne preso coscienza mi ha portato a compiere il mio viaggio e a fare dell’arte la mia ragione di vita. Tutti i tasselli che compongono la mia esistenza perciò, non possono che essere in comunicazione o ancor più, in dialogo.
Qual è la particolarità delle sue essenze e in che cosa si distinguono dalle migliaia di profumi presenti oggi sul mercato?
Tutta la mia vita è descritta attraverso le discipline artistiche che coltivo, motivo per cui anche il racconto con le fragranze acquisisce proprio per questo un carattere di unicità: ognuno di noi per sua natura è unico e differisce dagli altri. La vera bellezza sta nella diversità dell’uomo; il mercato viaggia su altre sensibilità che sinceramente non mi appartengono.
Parliamo delle sue fragranze per la casa, un settore in forte espansione, a cui recentemente ha dedicato la “Scented life collection”. Come spiega questo successo delle fragranze per la casa?
Vivere la casa significa abbracciarne a pieno anche gli odori che produce: ho sempre trovato interessante entrare in una casa sconosciuta, con le sue stanze e sentire prima di tutto l’odore che le caratterizza. Il mare d’inverno con la sua noia, il cucinare, la famiglia domenicale, le azioni pomeridiane durante una domenica uggiosa, il ritorno da una passeggiata, la brezza che invade le camere se si tengono aperte le finestre, noi stessi impregnati di odori, sono parte di una collezione che schiude con forza i ricordi e ne ravviva emotivamente la commozione.
Tra le sue passioni c’è anche il design. Nel momento in cui realizza essenze per la casa i diversi stili progettuali (razionalismo, minimalismo, barocco, ecc.) influenzano la creazione del profumo? Ossia lei ritiene che determinate note olfattive possano accordarsi ad uno stile progettuale?
Ogni stile, ogni vita vissuta viene coinvolta nel percorso di una creazione. È impossibile non esserne contaminati, infatti, come già detto, è la vita stessa che determina e rafforza il mio percorso olfattivo. Il design di una casa non potrebbe vivere senza qualcuno che percorra e che respiri le sue dinamiche. Non esiste secondo me un odore che parli di una casa senza la prospettiva del ricordo emotivo.
Quali sono le note olfattive per la casa che hanno più successo?
Tutta la collezione “Scented life” stimola ad avere i più diversi percorsi olfattivi. Devo dire però che le fragranze più apprezzate sono quelle legate al mio mondo fatto d’incenso: “Santa Giustina”, “Reliqvia”, “Hæc Dies”. Spinti dal desiderio di spensieratezza e di dolcezza anche “Fico e Ferro”, “Lentezza Carezza”, “Una Noia sul mare d’inverno” e “Aspetta! la crema è ancora calda” hanno avuto buoni riscontri! Ha incuriosito molto anche “Idillio Verde”, la fragranza progettata per la Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno.
Nel 2022 ha inaugurato Container_zerozero, il suo primo store monomarca a Roma e nella primavera 2023 ne ha aperto un altro a Milano in via Moscova 10. Che caratteristiche hanno questi spazi e che tipo di esperienza sensoriale/olfattiva offrono ai visitatori?
Chi entra negli store di Roma e Milano, senza dimenticare quello appena rinnovato di Mondolfo, riesce a percepire tutto il mondo che mi circonda, non solo olfattivamente. Sono spazi dal sapore quasi indefinito, che comunicano un’idea di movimento, di cambiamento. C’è tutto e questo tutto sembra voler cambiare. C’è Arte ma volutamente anche qualcosa di vago.
La cosa più bella è ricevere quotidianamente messaggi di apprezzamento rivolti a chi lo gestisce: senza la loro preparazione e il loro calore difficilmente sarebbe possibile veicolare un messaggio artistico fatto solo di bellezza.
A Mondolfo il piccolo borgo della provincia di Pesaro e Urbino in cui è nato ha dedicato le fragranze per la casa “I remember when in Mondolfo…” profumi basati sul ricordo della sua giovinezza.
Se dovesse scegliere un luogo che rappresenta il suo presente quale sceglierebbe e che caratteristiche avrebbe il profumo?
Con “I remember when in Mondolfo…” ho descritto diversi passaggi della mia adolescenza in questo piccolo borgo. Adesso mi piacerebbe descrivere il vento che oggi è il luogo-non luogo che desidererei abitare.
C’è qualcosa che non le ho chiesto e che vorrebbe comunicare ai nostri lettori?
Vorrei che le persone sapessero che non sono un privilegiato. Talvolta ritengo invece di essere un’“anima in pena” che ha come purgatorio personale quello di faticare sempre per comunicare l’essenza delle cose. Sono sempre impegnato nella creazione di qualcosa da lasciare agli altri. Amo l’audacia, il coraggio, la determinazione nel raggiungere i propri obiettivi anche, se necessario, ponendosi fuori dagli schemi. La libertà è per me indispensabile perché è ciò che ci consente di agire…tutto il resto passa e scorre via…
Filippo Sorcinelli
Originario di Mondolfo piccolo centro della provincia di Pesaro Urbino, Filippo Sorcinelli ha iniziato la propria carriera fondando a Santarcangelo di Romagna, l’atelier di paramenti sacri LAVS, arrivando a vestire persino i papi Benedetto XVI e Francesco. Dopo la licenza di Maestro d’Arte e la maturità di Arte Applicate, si è diplomato al Conservatorio Rossini di Pesaro diventando nel corso degli anni, organista titolare presso le cattedrali di Fano, Rimini e San Benedetto del Tronto. Dalle vesti sacre ai profumi il passo è stato breve, perché Filippo Sorcinelli ha deciso di profumare le confezioni che custodiscono i paramenti sacri al momento di essere spedite. Nel 2013 è nato così il marchio Filippo Sorcinelli con la prima collezione olfattiva “UNUM” a cui ne sono seguite molte altre che hanno tratto ispirazione delle esperienze, dai sentimenti, dagli incontri del creativo. Protagonista di numerose mostre e promotore di vari eventi tra cui nell’estate del 2018 il Synesthesia Festival di Mondolfo che ha portato nel borgo performance, concerti, degustazioni, mostre, incontri, dibattiti, Filippo Sorcinelli nel 2023 ha inaugurato a Milano il negozio monomarca Container_zerouno che si aggiunge allo store Container_zerozero aperto nel 2022 a Roma e a quello recentemente ristrutturato di Mondolfo.