Nelle sue collezioni fa rivivere, aggiornandola, la grande tradizione tessile della Sardegna, regione in cui è nata e a cui è profondamente legata. Parliamo della textile designer Caterina Quaranta che definisce il suo lavoro “arte meditativa”. Scopriamo perché
Crea tessuti unici, realizzati a mano con il telaio, per la casa, la tavola e per la moda e ha definito il suo operato “arte meditativa”. Vuole approfondire questa definizione che penso racchiuda il suo approccio al tessile?
Creare tessuti non è solo tecnica, certo è importante sapere le varie armature e combinazioni di trama, ma quando realizzo i miei tessuti, so che l’anima gioca un ruolo veramente importante… è lei che guida tutto… trama dopo trama mi lascio trasportare da una sensazione di tranquillità e pace.
Il tessuto deve poter trasmettere quest’equilibrio e io lo faccio tramite i volumi ed i colori.
Il suo rapporto con il tessile è molto lungo; risale infatti a quando da bambina, circondata dai tessuti dell’emporio e laboratorio confezione di famiglia, giocava ritagliando stoffa per creare vestiti per le bambole. Dopo essersi trasferita per un periodo a Firenze per frequentare il corso di Cultura e Stilismo della Moda presso l’Università di Firenze, è tornata in Sardegna, il suo luogo natale, con l’obiettivo di restituire alla sua regione e alla sua famiglia, il suo amore per il tessile. A questo proposito vorrei chiederle di raccontarmi come il suo forte legame con la Sardegna si traduce nelle creazioni a cui dà vita e se il suo è anche un lavoro “filologico” mirante a recuperare stilemi della tradizione, rivisitandoli in chiave moderna…
L’amore per la Sardegna, per la mia terra, si è rafforzato molto quando nel 2003 sono andata a Firenze per studiare e anche grazie ai miei vari viaggi in Europa.
Vedendo altri colori e altre forme d’arte, ho potuto apprezzare maggiormente la nostra artiginalità e questo ha contribuito a rendere il mio percorso più chiaro. L’ispirazione arriva soprattutto dai colori della mia terra, i contrasti freddi e caldi che mi circondano caratterizzano i miei prodotti, mentre il design delle mie texture nasce dallo studio attento dei filati e delle trame della tessitura tradizionale.
Mi piace sintetizzare nei miei lavori alcuni elementi e replicarli come una poesia. Metto in riga e vado a capo.
Lavora con lino, seta, cashmere, lana. C’è un materiale che predilige e se sì perché?
Amo i materiali naturali perché trattandosi di fibre esistenti in natura, non possono essere replicate identiche e così anche i tessuti possono avere sempre un carattere di unicità. Tra i miei preferiti la lana Alpaca per la sua matericità e tridimensionalità. Conferisce calore ed emozione anche solo alla vista.
È innegabile la capacità del tessile per la casa di arredare gli ambienti, donandogli un tocco di eleganza in più. Come descriverebbe la casa di Caterina Quartana e come mette in pratica la sua idea di ambiente domestico con le sue creazioni?
Credo che il tessile giochi un ruolo fondamentale in una casa, conferisce calore e personalità. Dopo aver seguito un corso per meglio svolgere il lavoro di interior designer, ho potuto sperimentare e mettere in pratica alcune importanti regole. Nella casa di Caterina Quartana non possono mancare le tende, il tendaggio in tutte le sue forme per soddisfare ogni esigenza, dalle più leggere alle più corpose in tinta unita con qualche dettaglio. Le tende infatti possono davvero rivoluzionare l’atmosfera della casa. Nel salotto, il divano è indispensabile, trovo che gli arredi oltre ad essere belli devono essere funzionali, quindi via libera a pouf contenitori o pouf che possono sostituire una poltrona, ma molto più leggeri. I cuscini decorativi possono fare la differenza, funzionali per il sostegno del corpo ma in equilibrio con l’ambiente, con i colori e con la luce. Le texture Caterina Quartana sono disegnate a mano e questo tratto che segue ben poco gli schemi digitali può conferire una sensazione di unicità e di originalità al salotto. Nelle camere, la sensazione che vorrei avere quando vedo il letto è quella di sentirmi avvolta, dalle lenzuola morbide e setose al copriletto soffice e materico, ai cuscini dai più grandi ai più piccoli. A parer mio il corpo deve poter sprofondare senza riuscire più ad alzarsi. I tessuti vengono scelti con cura seguendo uno schema di una palette colori e una palette di filati, in linea con i materiali della casa. La mia casa è molto spesso “su misura”, personalizzo gli ambienti facendo attenzione alle esigenze di chi ci abiterà, cercando di rendere tutto funzionale oltre che decorativo.
A proposito di personalizzazione, lei offre servizi su misura per tendaggi, rivestimenti e textile design per la casa e ufficio. Quanto è importante oggi offrire ai clienti un servizio di questo tipo?
Il “su misura” oggi è fondamentale. A casa o in ufficio si ha la necessità di personalizzare e di risolvere situazioni che difficilmente potrebbero essere appianate con un prodotto standardizzato.
Il mio lavoro è quello di parlare con il cliente, scoprire le esigenze, trovare la soluzione migliore in termini di praticità, estetica e costo…Le finestre sono tutte diverse e non tutte sono posizionate al centro della parete. Per il tendaggio il “su misura” è quasi d’obbligo. In ogni mio intervento cerco di lasciare in qualche modo il mio segno, riscontrabile nella scelta dei tessuti e negli abbinamenti giusti, insomma cerco e trovo l’equilibrio di stile e su misura per il destinatario.
Sono in molti oggi ad aver riscoperto l’importanza e la preziosità della pratica artigiana. È una tendenza che conferma?
E se si, secondo lei, a cosa si deve questo rinnovato interesse?
Sì ultimamente c’è la tendenza a voler realizzare sia nella moda che nell’arredo tanti accessori artigianalmente. Il fatto a mano ha sempre destato grande interesse.
C’è la curiosità di sapere com’è fatto e l’ammirazione per un prodotto che non tutti hanno la pazienza e l’abilità di fare. In effetti in un lavoro come il mio la pazienza è fondamentale perché i lavori manuali sono lenti e lunghi.
Ma in un mondo che ha ritmi accelerati come il nostro, il desiderio di rallentare mi sembra molto salutare.
Ecco che si riaffaccia il tema della meditazione di cui parlavamo prima.
La sua attività di designer tessile comprende anche la realizzazione di capi di moda e di “quadri tessili” da appendere in casa come vere e proprie opere d’arte. C’è una continuità che lega queste diverse espressioni creative oppure ritiene che design arte e moda siano universi separati?
Quando decisi di approfondire meglio lo studio sui tessuti e sulla tessitura, mi accorsi che la superficie tessile può davvero vestire ogni cosa e non solo il corpo. Creare un tessuto è un’arte che può far spaziare in diversi ambiti. Ho avuto modo di sperimentare dopo gli studi soprattutto accessori come sciarpe e foulard e nonostante mi sia dedicata poi totalmente all’arredo o all’arte, resto legata particolarmente all’accessorio moda. Vorrei specificare, accessorio e non capi di moda…
Le sue creazioni sono realizzate, esposte e vendute nel suo show-room concept store che si trova nel centro di Cagliari. Vuol parlarmene?
Il mio concept store in continua trasformazione vuole essere un’incubatrice di progetti.
Il Laboratorio è a vista, ci sono i telai, i tessuti e i filati. Ogni giorno si sperimenta, si tesse e si taglia e quotidianamente si studia un nuovo progetto. Il concept store racchiude la mia arte e le sue svariate sfaccettature ma abbraccia anche l’arte e l’artigianato locale e non, attraverso alcuni pezzi da me selezionati per la loro capacità di coesistere con il mio stile.
Caterina Quartana
Nata e cresciuta in Sardegna, Caterina Quartana ha iniziato ad occuparsi di tessile fin da bambina quando nell’emporio di tessuti e di merceria dei suoi genitori, assemblando piccoli scarti di tessuto realizzava originali vestiti per le bambole. L’idea di trasformare questa passione in una professione prende forma nel 2003 quando Caterina Quartana frequenta l’Università di Firenze e segue un corso di cultura e stilismo della moda con un focus sul mondo del tessile. Ciò le offre la possibilità di approfondire la creazione di collezioni con i tessuti più diversi, realizzandole attraverso la tessitura e le tecniche di stampa soprattutto di natura artigianale. Una maestria che oggi la textile designer esprime realizzando varie collezioni di tessuti che portano il suo nome, complementi d’arredo, accessori per la moda e la casa. Nel 2015 a Cagliari in Via Einaudi 14 ha dato vita al suo show-room – concept store, uno spazio pensato come un luogo d’incontro e confronto tra esperienze di stile, aperto a eventi e workshop dove le sue idee dialogano con le opere di artisti sardi e internazionali.