La scelta della biancheria: elemento chiave per una camera da letto rilassante
La camera da letto è uno spazio intimo e rilassante che deve essere arredato con attenzione per rispecchiare il proprio stile personale creando un’atmosfera accogliente e armoniosa. Un ruolo molto importante in questo progetto lo svolge la biancheria, ogni elemento della quale deve essere scelto con cura per contribuire al benessere complessivo, unendo estetica e funzionalità. Nell’arredo di questo ambiente, vero e proprio nido personale dove rilassarsi dopo una giornata di intenso lavoro, lo stile infatti non è l’unico elemento da prendere in esame. Di grande importanza sono anche tutti quegli elementi che ci garantiscono un vero relax e una qualità del sonno. Per questo oggi, nell’ambito del design d’interni ci si concentra sulla ricerca di un’armonia tra materiali, colori e arredi. I legni masselli certificati, come rovere e noce, ben si accordano con i tessuti biologici e naturali, come lino e cotone, che favoriscono un ambiente sano e rilassante. Ad essere privilegiato è il prodotto naturale e sostenibile con un’attenzione crescente nei confronti della filiera produttiva. In un ambiente in cui le tonalità delicate sono predominanti per favorire il sonno e il relax, le coperte, i cuscini e i tappeti sono in genere utilizzati per aggiungere strati di colore e texture che rendono l’ambiente più accogliente. Elemento essenziale della biancheria per il letto sono le lenzuola disponibili in una vasta gamma di materiali. Grazie alla loro traspirabilità, alla morbidezza alla loro durata, le lenzuola in cotone sono molto popolari. Assorbono bene l’umidità e mantengono il corpo asciutto. Essendo un materiale naturale, è meno probabile che provochi reazioni allergiche rispetto ai tessuti sintetici. Il cotone è disponibile anche in versione Bio, coltivato senza pesticidi e sostanze chimiche. Apprezzate per la loro capacità di mantenere freschi in estate e caldi in inverno, le lenzuola in lino sono traspiranti, ipoallergeniche e durevoli. Essendo inoltre un materiale ipoallergenico e antibatterico, il lino è ideale per chi ha pelle sensibile o soffre di allergie.
Garantendo un effetto setoso sulla pelle, le lenzuola in seta sono morbide, leggere e consigliate a chi soffre di allergie. Hanno una lucentezza naturale che conferisce un aspetto elegante e lussuoso al letto. Per chi è alla ricerca di un acquisto economico, le lenzuola in microfibra offrono un buon isolamento.
Realizzate con fibre sintetiche sottili, spesso in poliestere, sono resistenti, facili da mantenere e si asciugano rapidamente. Nella stessa fascia di prezzo si situano le lenzuola misto cotone che combinano fibre naturali con fibre sintetiche come il poliestere il che le rende in genere meno traspiranti rispetto al cotone puro. Anche il raso, materiale spesso fatto di poliestere che ha una superficie lucida e scivolosa è utilizzato per la fabbricazione delle lenzuola, anche se in genere è meno traspirante rispetto alle fibre naturali. Completano l’ampia gamma di lenzuola disponibili quelle in flanella, in bamboo e in Jersey.
Anche copripiumini e copriletto, altri elementi essenziali dell’arredo letto, sono disponibili in vari materiali venendo incontro alle nostre diverse esigenze di sonno.
I copripiumini sono disponibili in cotone, raso, flanella ed offrono prestazioni simili a quelle già descritte per le lenzuola. Nonostante esistano copriletto utilizzabili tutto l’anno, in genere i materiali dei copriletto variano a seconda delle stagioni: per l’estate sono particolarmente indicati il cotone, il cotone percalle, il lino, la seta, per quanto riguarda invece le stagioni più fredde quelli in lana merino. I copriletto sono disponibili anche in tessuti sintetici (microfibra).
Breve storia delle lenzuola
Le prime tracce di materiali utilizzati per coprirsi risalgono alla preistoria quando, per ripararsi dal freddo, gli esseri umani, utilizzavano pelli di animali e fibre vegetali intrecciate. Con l’avvento delle civiltà antiche, l’arte della tessitura ebbe un ampio sviluppo, in particolare furono gli Egizi, tra i primi a utilizzare il lino per creare tessuti. Coltivato lungo le rive del Nilo, questo materiale era apprezzato per la sua leggerezza e per la sua freschezza. Si riteneva inoltre che esso avesse benefici per la salute, poiché si pensava che respingesse gli insetti e riducesse l’irritazione della pelle. Il lino però era riservato alle classi più elevate in quanto rappresentava il lusso ed il benessere. Durante il Medioevo, con l’apertura delle rotte commerciali e l’aumento della disponibilità di nuovi materiali, l’uso delle lenzuola in lino si diffuse anche in Europa, anche se a potersele permettere erano solo i nobili e i ricchi mercanti. I tessuti erano spesso decorati con ricami o stemmi e rappresentavano il rango sociale degli stessi proprietari.
Il resto della popolazione continuava invece a dormire coprendosi con pelli di animali, calde e resistenti. Con il Rinascimento, le lenzuola divennero più raffinate e si cominciò a produrle in una più ampia varietà di tessuti, tra cui cotone e seta. Successivamente, grazie alla Rivoluzione Industriale, si assistette ad una svolta. L’invenzione della macchina da cucire all’inizio del XIX secolo rivoluzionò la produzione di biancheria da letto, consentendo di creare lenzuola e coperte in modo più rapido ed efficiente. Ben presto, le fabbriche iniziarono a sfornare migliaia di lenzuola di cotone e lino, rendendole accessibili a una più ampia gamma di persone. Una rivoluzione che continua anche oggi con la proposta di lenzuola adatte alle nostre più svariate esigenze di sonno, realizzate con materiali naturali ma anche con nuovi tessuti sintetici e caratterizzate da un’ampia varietà di colori e decori.
Come profumare il bucato
È innegabile che un bucato fresco e profumato comunichi una piacevole sensazione di benessere. Ma quali sono i migliori metodi per eseguire questa operazione in modo naturale e far durare il profumo a lungo? Diciamo subito che i profumi per il bucato differiscono dagli ammorbidenti. Mentre questi ultimi servono principalmente ad ammorbidire i tessuti, a ridurre l’elettricità statica e a facilitare la stiratura, i profumi per il bucato si concentrano invece sulla creazione di una fragranza piacevole e duratura. Specificato questo, è possibile, utilizzare l’ammorbidente in combinazione con il profumo. L’uso di entrambi nello stesso ciclo di lavaggio permette di godere della morbidezza dell’ammorbidente e di sentire la fragranza del profumo che dura nel tempo. Se però vogliamo concentrarci sul profumo possiamo utilizzare le tabs profumate, pastiglie a base di sale e profumo da inserire direttamente nel cestello della lavatrice, insieme al bucato, che rilasciano gradualmente la fragranza durante il lavaggio. Per un risultato duraturo, invece, possiamo scegliere le essenze concentrate. Si tratta di profumatori per il bucato da lavatrice con una formula attiva la cui azione si protrae nel tempo: avvolge di profumo i tessuti fino a cinque settimane e resiste anche al calore dell’asciugatrice. Disponibili in diverse fragranze queste essenze concentrate profumano il bucato senza macchiarlo, sono adatte a ogni tipo di programma di lavaggio e a ogni tipo di tessuto, compresi i capi sportivi. Anche dopo il lavaggio, ci sono diversi modi per ravvivare il profumo del bucato e preservarlo nel tempo. Tra i più comuni, sono in commercio i profumatori per armadi e cassetti, dai classici sacchetti di lavanda ai profumatori a base dei più diversi oli essenziali (dall’arancia dolce al muschio bianco, dal Tonka & Pepe rosa alla Vaniglia Kashmir).