Per il sourcing nel tessile contano prezzo e qualità

Quali sono le motivazioni che guidano i professionisti italiani nelle decisioni di business e nel sourcing? Lo ha scoperto una ricerca effettuata da Cotton Usa, il brand che rappresente il cotone americano, che ha indagato le abitudini di buyer, purchase manager e responsabili produzione di aziende italiane del settore tessile abbigliamento e casa. La ricerca è stata condotta online su un panel selezionato di realtà nel mese di dicembre 2016.

Scelta dei fornitori e processo di sourcing
Il 43% degli intervistati considera il fattore costo come prioritario nel processo di selezione di un fornitore. A seguire il 20% degli intervistati, che indica i tempi di consegna come primo criterio di scelta, a testimonianza della rilevanza di un tempestivo time-to-market, soprattutto nel settore abbigliamento. Per le aziende tessili il processo di sourcing si basa in ampia misura sulle relazioni commerciali istituzionali: il 41% degli intervistati valorizza a questo proposito la partecipazione a fiere di settore, ma in buona parte anche il network dei propri contatti personali (31%).

Competitività, gestione d’impresa e sostenibilità
Per migliorare la competitività della propria azienda, i profili aziendali intervistati da Cotton Usa ritengono fondamentali alcuni aspetti intangibili: il 57% ha infatti indicato formazione,
educazione e informazione quali primi aspetti da migliorare all’interno della propria azienda, leggermente più importanti anche rispetto alla possibilità di una scelta più ampia di fornitori di qualità (49%). Quest’ultimo è un tema notoriamente chiave per tutte le imprese manifatturiere.
In relazione alle tematiche di sostenibilità, gli aspetti più rilevanti nella scelta di un fornitore risultano essere la tracciabilità della filiera (63%), seguita dal rispetto dei diritti dei lavoratori (59%). Informazioni complete e chiare su marchi, prodotti e imprese sono rilevanti per il 27% degli intervistati.

Il supporto dagli enti di promozione
Il 61% degli intervistati considera fondamentale il sostegno alle attività di ricerca e
sviluppo che le realtà attive nella promozione di fibre naturali potrebbero offrire agli
operatori del settore. A seguire, il 33% individua il co-marketing e il 27% l’attivazione di
programmi di formazione mirata.

Consumatori più attenti a prezzo e qualità
I consumatori italiani sono considerati attenti ed esigenti da parte delle aziende del
mondo tessile, in particolare, rispetto a 7-8 anni fa i consumatori sembrano aver
modificato i criteri di scelta dei tessuti dando più importanza al prezzo (secondo il 63% degli intervistati), ma anche alla qualità della fibra (41%). Inoltre, circa un terzo degli intervistati ritiene che gli italiani siano attenti alla qualità della fibra nella stessa misura dei paesi europei, mentre ben il 40% pensa che gli italiani siano più esigenti in materia di qualità delle fibre.

Cotone: la fibra naturale per eccellenza
Il cotone è considerato dagli addetti al settore come la fibra nettamente più versatile e adatta ai trend fashion del momento (59%). In particolare, le caratteristiche attribuite al cotone americano sono proprio la qualità della fibra e la sostenibilità: elementi considerati chiave nella valutazione delle dinamiche di settore.

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