Come
ha dichiarato Gabriele Buratti, in occasione dell’articolo pubblicato sul
numero 247 di Bagno e Accessori, l’azienda Antonio Frattini è “nata” con il
progetto delle rubinetterie Ort e l’intenzione di mostrare al mercato una
realtà di nicchia “che fa della qualità e
del design democratico il proprio segno di riconoscimento”. Con la Menzione d’Onore
tributata al progetto dalla giuria del XXII Compasso d’Oro ADI, sembra proprio
che il mondo del design italiano si sia accorto della novità di questo esordio
e l’abbia degnamente accolto.
Eppure, continua il direttore artistico (con Oscar Buratti) di questa nuova
realtà imprenditoriale, “funzionalità, sostenibilità, costruibilità, costi non
fanno di per sé un progetto: deve partire da un’idea forte, che non esiste
senza passione”; quella di un designer dotato della cultura e della coscienza
che la sua professione è capace di “qualificare la vita delle persone” che
utilizzano o proprio “abitano” i suoi progetti.
La
volontà di qualificare l’ambiente contraddistingue tanto l’operato dello studio
Buratti+Battiston Architects che la mission
aziendale di Antonio Frattini; è forse a questa sinergia d’intenti che il
sistema di rubinetteria Ort deve la sua capacità di costruire – e non decorare
– lo spazio, in forza dell’identità visiva del prodotto e non delle sue
dimensioni.
La
collezione Ort nasce infatti da un’idea semplice, di cui mantiene immutata
l’immediatezza: la “regola della mano destra”, ovvero delle tre dita che mimano
gli assi ortogonali (x, y, z) di ogni progetto. Così, ogni modello della serie
è costituito dall’elegante raccordo di tubi ortogonali, le linee d’acqua; dove
quello verticale sta infatti per l’adduzione, la linea orizzontale è il getto e
quella laterale la miscelazione.
Questa
stretta correlazione tra funzionalità ed estetica candida la collezione a
divenire un classico del design, tanto più che permette al sistema di ampliarsi
sistematicamente in base alle esigenze di adattamento allo specifico contesto.