Lo spirito del progetto è evidente nella denominazione Onsen, parola giapponese che denomina la stazione termale nelle aree verdi, lontana dagli agglomerati urbani, dove ci si immerge in relax nelle acque calde contenute dalle vasche in marmo in granito sia all’aperto che al chiuso per praticare la tradizionale “comunione nella nudità ” capace di abbattere le barriere e far conoscere nuove persone in un’atmosfera tranquilla e familiare.
Elemento centrale è il lavabo, completo di specchio e illuminazione, intorno al quale si sviluppano i singoli prodotti caratterizzati dal segno ricercato di Dordoni, che accosta i tagli geometrici e asciutti della pietra naturale a materiali diversi e intensi come il legno e l’acciaio cromato. L’ampia forma concava in pietra naturale di forma rettangolare è scandita lateralmente da un parallelepipedo di acciaio, che la sostiene attraversandola, costituendo la base per la rubinetteria e definendo uno spazio aperto per accogliere tutto quanto è indispensabile alla cura del corpo: da dispositivo idraulico il lavabo diviene ora complemento d’arredo caratterizzato dal gioco di giustapposizione tra parti metalliche cromate e quelle lapidee per evidenziare la separazione tra zone asciutte e bagnate. Il piatto doccia mantiene la forma rigorosa degli altri elementi, così come la vasca da bagno rettangolare, ed è protetto da una doppia parete di vetro oscurato grigio che perpetua le contrapposizioni materiche.
Gli elementi in legno, trattato opaco con venature a vista, arricchiscono l’insieme dell’ambiente rendendolo più intimo e confortevole grazie all’evidenza dei dettagli come la seduta rettangolare che parte dal ripiano inferiore del lavabo e si protende aerea lungo tutto il lato del box doccia delimitato da vetro dello stesso tono di grigio della pietra. Ancora legno per elementi geometrici d’arredo come la mensola porta oggetti, forata da comodi spazi, che attraversa la vasca come una fascia e il porta asciugamani ad appoggio sul lato più breve.
“Onsen, più che un progetto di prodotto – afferma Rodolfo Dordoni – è il progetto di un ambiente. Partendo da un materiale di base, il marmo, ho sviluppato una serie di elementi per la zona bagno che contribuiscono a creare ambienti legati al mondo dell’acqua e del benessere del corpo“.
Lithoverde
La novità del Lithoverde inserisce a pieno titolo la ricerca di Salvatori – stone innovation nel dibattito internazionale sullo sviluppo delle strategie di tutela degli ecosistemi e della ricerca di risorse ecosostenibili, che coinvolge settori diversi, ma tutti finalizzati al coinvolgimento di territori e di popolazioni sempre più ampie del pianeta.
La costante attenzione alla ricerca è stata concentrata negli ultimi anni sull’ecosostenibilità e l’impatto ambientale: da un’attenta analisi dei processi produttivi del marmo nasce Lithoverde, un nuovo composto fatto al 99% di scarti provenienti dalla produzione del materiale e dall’1% da una resina naturale utilizzata come collante. Per queste sue caratteristiche, Lithoverde collabora a dare agli edifici un alto punteggio nella scala di valutazione LEED® (Leadership in Energy and Environmental Design stipulato da U.S. Green Building Council punto di riferimento internazionale nel campo della sostenibilità architettonica. Lithoverde ha inoltre acquisito la prestigiosa certificazione SCS (Scientific Certification Systems), leader mondiale nella valutazione dei materiali da costruzione green.