Tra i piaceri della Tradizione Berti ci sono certamente quelli della specificità, qualità e correttezza del taglio, del conseguente rispetto degli ingredienti, delle pietanze e del lavoro di cucina, della dolcezza e della piacevolezza dell’atto di tagliare.
Tagliare un formaggio vuol dire saper distribuire in tutte le porzioni le medesime proprietà organolettiche, gli aromi, i profumi e le consistenze che esso contiene. Riuscire cioè, quando lo si va a degustare, a percepire per ogni sua parte, piccola che sia, tutte le meraviglie che un formaggio può regalare.
È necessario quindi, per chi si accinge a tagliare, conoscere il formaggio sul quale si sta intervenendo, in quanto non tutti i formaggi hanno la medesima forma e sapori uniformi al proprio interno.
Vi sono paste casearie a crosta molto spessa non commestibile, mentre altre hanno solo dei veli che si sviluppano durante la maturazione del prodotto e che possono essere assaporati assieme alla pasta stessa. Inoltre, vi sono formaggi che hanno un gusto più deciso verso la crosta, proprio per una maggior maturazione.
Ecco perché allora per ciascun formaggio e per ogni forma sono necessari tipi di taglio specifici.
Il taglio è la separazione netta in più parti di un corpo per mezzo di una lama. Al variare della forma e della consistenza della pasta casearia e, quindi, della sua resistenza al taglio, può quindi essere utile scegliere una particolare lama, grazie alla quale si potrà eseguire efficacemente il taglio per la sola azione di pressione dall’alto verso il basso.
L’architetto Marco Parenti, insieme al quale Coltellerie Berti ha realizzato il cofanetto “Italiani”, che contiene i sette coltelli con la relativa guida al corretto taglio degli oltre quattrocentocinquanta formaggi italiani (e di molti altri stranieri), nel suo libro semiserio dedicato all’arte di tagliare il formaggio scrive: “Per apprezzarne fino in fondo le caratteristiche organolettiche, un formaggio va gustato con vino e pane appropriati. Inoltre è necessario che esso sia giunto a perfetta maturazione e venga servito alla temperatura ottimale. Ma, soprattutto, la pasta casearia deve aver subito un taglio corretto. Il taglio e l’offerta all’ospite, parti integranti del piacere della degustazione, rappresentano un atto sacrale, ma non un sacrificio votivo. Per cui non usiamo la trancia di formaggio come vittima, non facciamola soffrire più di tanto! Gustiamola come merita!“.
La collezione di Coltellerie Berti dedicata al taglio dei formaggi è completata dal cofanetto “La Cerimonia dei Formaggi”, tre coltelli per il taglio al tavolo e dalla confezione “Piccoli Italiani”, un set di cinque coltelli anch’essi per il taglio al tavolo di piccoli pezzi dei diversi tipi di formaggi.
Tutti i set sono disponibili con diverse tipologie di manici, alcuni in legno ed altri in metacrilato, per adattarsi ai gusti e ai diversi ambienti, sia domestici che nell’hospitality.
Per maggiori informazioni: Coltellerie Berti