Nuove zone rosse. Cosa dicono i negozianti

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Anche Campania e Toscana  sono diventata zone rosse, insieme a Lombardia, Piemonte, Valle D’Aosta, Calabria e provincia autonoma di Bolzano.

Il Dpcm dello scorso 3 novembre ha inserito i negozii casasalinghi, arredo e biancheria per la casa fra gli esercizi che devono rimanere chiusi anche se lo ricordiamo è consentito il commercio di ferramenta, biancheria personale, elettrodomestici, prodotti di cartoleria e per ufficio.

E’ inoltre permessa la consegna a domicilio. Vi rimandiamo naturalmente alle Confcommercio locali per le informazioni specifiche.

Ma cosa dicono i negozi coinvolti? Abbiamo raccolto altri commenti.

“Ed eccoci qui a ripercorrere una strada già conosciuta.
Questo 2020 ci ha regalato tante sorprese e questa della Campania in zona rossa è una delle ultime.
Come in altre zone d’Italia, siamo stati costretti a chiudere il nostro negozio.
Novembre, di solito, è un mese bellissimo per chi ha un’attività come la nostra: la preparazione delle vetrine di Natale, l’atmosfera, il calore e i sorrisi dei nostri clienti-amici.
Noi non ci fermeremo. Lo shopping di Natale non ci è stato vietato e tantomeno la voglia di continuare a presentare le nostre nuove collezioni.
Siamo presenti sui social e sul nostro sito online come sempre. Vogliamo farvi compagnia durante questo periodo e portare un po’ del nostro bello e della nostra amata passione nelle vostre case”.  Rosanna Ciniglio – La Casa del Regalo_Benevento

“È una decisione importante che colpisce la nostra categoria nel momento più importante dell’anno, servirà questo sacrificio quando la maggior parte delle altre attività rimangono aperte? Tutti aperti osservando rigorosamente i dispositivi di sicurezza o tutti chiusi!” Cose  di casa di Mantellassi Michela _Livorno

“Personalmente  questo secondo lockdown lo sto vivendo con un atteggiamento totalmente differente. Se la prima volta i sentimenti prevalenti erano la paura,  la depressione l’apprensione per il futuro. Questa volta  a prevalere è il sentirsi ingiustamente colpiti dalla decisione di differenziare aperture e chiusure di punti vendita in base ad un meccanismo contorto  ed obsoleto che, ad esempio, consente la vendita di come “beni necessari” di palline di Natale ma non di piatti e bicchieri. Un meccanismo di cui hanno potuto beneficiare supermercati e grandi magazzini che da venerdì  hanno esposto questi prodotti.  E che penalizza ulteriormente i negozi com il nostro. Noi a dire il vero questo secondo lockdown ce lo aspettavamo per questo nei giorni precedenti abbiamo attivato vendite non stop con orario continuato, promuovendole attraverso i social  Ora poichè le nostre tabelle Ateco comprendono anche elettrodomestici, illuminazione  e altre merceologie riusciamo a tenera aperto lo spazio ma ovviamente solo per la vendita di questi prodotti”. Cristina Giannetti _ Giannetti Concept Store _Aosta

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