Le ultime tendenze progettuali sembrano rivelare una maggiore centralità dell’elemento tessile , un’attenzione che vede il tessuto interpretato non solo come elemento decorativo ma anche costruttivo e funzionale ne abbiamo parlato con Giovanna Piccinno, Professore associato del Politecnico di Milano – Dipartimento di Design, Coordinatore del Consiglio di Corsi di Studi in Design degli Interni presso la Scuola del Design
“Alla base della nuova attenzione verso il tessile vi è sicuramente una tendenza progettuale che da alcuni anni guida l’interior e che si può riassumere nel concept di contaminazione, si assiste ad una apertura verso culture altre ma anche verso stili e epoche differenti. Un approccio che arriva sicuramente dal fashion basti pensare a Etro o Moschino..
Ma c’è un ulteriore percorso progettuale che si sta delineando con sempre maggiore evidenza e che stimola l’interesse verso il tessile. La rottura degli schemi canonici degli spazi, ovvero il link fra outdoor e indoor, fra arredo residenziale e urbano tracciano direttive che consentono di dare sempre più spazio allo smart textile, ovvero al tessuto inteso non solo come elemento decorativo ma anche funzionale.
La ricerca in questo ambito, che ha ricevuto un forte impulso negli ultimi 15 anni, apre nuove affascinanti potenzialità seguendo sia il filone della sostenibilità (“nuovi” tessuti naturali o che utilizzano fibre riciclate) che della tecnologia. Una ricerca che interessa tutti i passaggi della filiera produttiva dalla creazione delle fibre alle tecniche di lavorazione. Oggi il tessuto è un elemento che trascende la dimensione puramente estetica ma diventa performante assorbe la luce. il suono, è autopulente, idrorepellente, curativo. Non solo, risponde quindi ad esigenze dei progettista ma diventa esso stesso stimolo alla progettualità”.