Ricette di innovazione green bollono in pentola

Pur senza rinnegare la cucina della tradizione, oggi sul mercato degli utensili da cottura emerge impellente la richiesta di innovazione e, insieme, di sostenibilità ambientale e sociale. Ne deriva un’incessante introduzione di nuove soluzioni di prodotto, prestazioni inedite, materiali di ultima generazione, i cui plus vanno accuratamente spiegati al pubblico perché possano venire compresi ed apprezzati

Cucinare in modo sano e sostenibile significa non solo curare gli ingredienti delle pietanze e delle tipologie di cottura. Oggi padelle, casseruole, tegami, teglie, pentole ed altri strumenti da cottura devono garantire la massima sicurezza per la salute delle persone e, insieme, la minimizzazione dell’impatto sull’ambiente. Per questo i maggiori produttori di pentolame – nonostante la maturità avanzata del settore – si confermano fortemente impegnati in attività di Ricerca & Sviluppo finalizzate a mettere a punto tecnologie e materiali innovativi utili allo scopo: acciai ottenuti da processi produttivi a basso impatto di CO₂, allumini riciclati, rivestimenti privi di PTFE, PFAS, PFOA, polimeri sostenibili per manicature e pomelli, packaging in cartoncino riciclato ed imballaggi eco-sostenibili.
Tuttavia, per catturare l’interesse dei potenziali acquirenti, la pentola, oltre a declinare opportunamente il mix di valori composto da prestazione, salubrità e sostenibilità, deve anche presentare un posizionamento di prezzo corretto in relazione ai contenuti intrinseci. E non basta ancora: un ruolo fondamentale viene giocato dal supporto di azioni di comunicazione efficaci nella trasmissione chiara e corretta di concetti talora ostici per i consumatori, i quali spesso faticano a discernere la vera innovazione sostenibile dal mero greenwashing.

Puntare su qualità e durata dell’utensile

Dotata di rivestimento ceramico naturale di nuovissima generazione (PFAS-free), la collezione Kèramos di Barazzoni assicura una cucina sicura e salutare.
Andrea Barazzoni,
Presidente e AD di Barazzoni Spa

Una politica di prodotto incentrata su tre ingredienti: qualità Made in Italy, sicurezza per la salute, materiali pregiati e certificati. “Scegliamo di utilizzare materie prime di alto livello per assicurarci che i nostri prodotti finiti siano davvero eccellenti, produciamo le nostre linee continuative in acciaio e antiaderenti esclusivamente in Italia – presso i nostri stabilimenti storici – e garantiamo un customer service pre e post-vendita capace di fornire assistenza anche su linee molto datate”, afferma Andrea Barazzoni, Presidente e AD di Barazzoni Spa. “L’obiettivo è supportare il cliente sia nel processo di acquisto che nella fase di utilizzo del prodotto e, dal momento che si tratta di prodotti che si connotano per il lungo ciclo di vita, fornire assistenza in qualsiasi momento dovesse presentarsi l’esigenza. Basti segnalare che continuiamo a ricevere centinaia di messaggi di clienti finali affezionati alle loro pentole comprate negli Anni ’70, ’80, ’90, ancora belle e pienamente performanti. Va sottolineato che la lunga durata risulta fondamentale per la diminuzione dell’impatto ambientale, visto che il prodotto viene sostituito con una frequenza decisamente inferiore”.
Facendo proprie le esigenze derivanti da stili di vita e trend alimentari contemporanei e, quindi, mettendo al primo posto i requisiti di praticità d’uso, risparmio di tempo e performance di cottura più sane e naturali, l’azienda sta oggi puntando, in particolare, sulla collezione Kèramos. “Lanciata all’inizio del 2024, questa linea è dotata di un rivestimento in ceramica innovativo, al passo con le attuali richieste dei consumatori, e per questo sta riscuotendo un grande successo sul mercato”, dice in proposito Barazzoni. “Pentole e padelle in ceramica, infatti, permettono cotture uniformi e cibi croccanti, di cui preservano le proprietà nutrizionali (a patto di impiegare una quantità minima di acqua o condimento), ed assicurano vantaggi evidenti in termini di resistenza, integrità, durata e sicurezza (PRFE e PFOA-free). I riscontri positivi in termini di vendite ci hanno spinto a lavorare ad una seconda collezione provvista di coating ceramico senza PFAS, che verrà presto introdotta sul mercato”.
Di fronte a consumatori sempre più informati ed esigenti, Barazzoni non si risparmia sul terreno della sensibilizzazione in merito ai contenuti qualitativi delle proprie linee, comunicando costantemente verso la rete di agenti/rappresentanti, i rivenditori, i clienti finali, così come nei confronti del pubblico in generale. “Sapendo che – da parte di tutti gli attori in campo – si avverte una crescente consapevolezza sia sulla questione sicurezza per la salute sia sulla necessità di ridurre l’impatto ambientale, cerchiamo di veicolare messaggi semplici e onesti sulla provenienza e sulla qualità dei materiali impiegati e sull’eccellenza dei nostri processi di manifattura”, conclude Barazzoni.

Il coating senza sostanze nocive è un must

Le pentole Melodia FineGres di Moneta vantano un corpo in alluminio 100% riciclato da lattine e un coating senza PTFE, PFAS, PFOA, nichel e metalli pesanti.
Cinzia Casagrande,
Marketing & Sales Director di Alluflon Spa

Il brand Moneta, che quest’anno compie 150 anni, storicamente si è sempre distinto per aver giocato un ruolo da apripista nelle innovazioni: a fronte di un mercato che, ormai da qualche tempo, richiede materiali a ridotto impatto ambientale, l’azienda si conferma in prima linea nelle attività di ricerca di soluzioni finalizzate a soddisfare i desiderata emergenti. “Sono ormai due anni – dichiara Cinzia Casagrande, Marketing & Sales Director di Alluflon Spa – che siamo impegnati in un passaggio per noi altamente strategico: l’inserimento del rivestimento FineGres, materiale naturale privo di PFAS, brevettato nei nostri laboratori. Allo stato attuale, in considerazione della forte domanda di maggiore sostenibilità, continuiamo a lavorare su proposte no-PFAS che incontrino il gusto dei consumatori in termini di performance di utilizzo, così come per quanto concerne l’estetica”.
In effetti, da parte del pubblico sta gradualmente maturando la richiesta di materiali a basso impatto ambientale. “Sulla base di una ricerca mirata che Alluflon ha commissionato a BVA Doxa nel mese di settembre 2024 – riferisce Casagrande – quasi il 50% degli Italiani dichiara che la propria sensibilità sul tema dell’eco-sostenibilità in cucina risulta cresciuta significativamente, con oltre il 70% degli intervistati che considera rassicurante, se non fondamentale (15%), che una padella sia realizzata con materiali sostenibili e privi di sostanze chimiche nocive. Cerchiamo, dunque, di recepire questa consapevolezza in tutte le nostre attività, dalle campagne di comunicazione digital alla scelta degli influencer e dei partner a cui leghiamo il nostro brand”. In un’ottica di soddisfazione delle attuali esigenze del consumatore, ad oggi la linea Moneta che meglio concretizza la combinazione di stile, performance e riduzione dell’impatto ambientale è Melodia FineGres, anche in versione Minispace: tale collezione si contraddistingue, in particolare, per il corpo in alluminio 100% riciclato da lattine, adatto al contatto con alimenti, l’innovativo rivestimento antiaderente naturale FineGres – privo di PTFE, PFAS, PFOA, nichel e metalli pesanti – resistente ai graffi e all’uso intensivo, ed il packaging 100% plastic-free.

Materiali sostenibili per cotture più salutari

Vaporgrill Dr.Green di Risolì, che mixa griglia e cottura a vapore, vanta un corpo in alluminio pressofuso riciclato alto 10 mm e rivestimento Greenstone®-free e nichel-free.
Cristina Montini,
Titolare e Direttore Commerciale di Risolì Srl

Un nome che è già di per sé una scelta di fondo: Dr.Green by Risolì si posiziona quale linea espressamente pensata per una cottura più sana e naturale e, dunque, per promuovere la salute del consumatore. La materia prima della gamma, d’altra parte, è l’alluminio pressofuso, materiale riciclabile all’infinito che garantisce, unitamente al rivestimento certificato, una distribuzione ottimale del calore evitando che i cibi brucino e carbonizzino. “La proposta a marchio Dr.Green costituisce la migliore espressione del mix qualità, etica, ecologia e salubrità alimentare”, sintetizza Cristina Montini, Titolare e Direttore Commerciale di Risolì Srl. “La nostra azienda si contraddistingue per la lavorazione dell’alluminio fuso ad alto spessore, tecnologia che – accanto al vantaggio dell’eco-sostenibilità – riassume in sé numerosi plus utili a garantire utensili durevoli nel tempo ed in grado di rendere la cucina più semplice e tradizionale”. Il portafoglio prodotti di Risolì – impresa da tempo impegnata a supporto dell’ambiente attraverso l’utilizzo di materiali e tecniche produttive rispettose e rinnovabili – accoglie strumenti da cottura in alluminio riciclato (circa 71 lattine a prodotto) con spessori differenziati per ottimizzare la diffusione del calore e l’uniformità della cottura. Tali articoli vengono proposti ai retailer con packaging privi di plastica e totalmente riciclabili.
Per quanto riguarda le referenze più promettenti, in questa fase Risolì sta puntando, in particolare, su Vaporgrill Dr.Green, utensile “intelligente” che assicura tutto il sapore della griglia ma con la leggerezza della cucina a vapore, permettendo agli alimenti di conservare inalterati i propri principi nutrizionali. “Due differenti tecniche di cottura per la prima volta in un solo prodotto, senza compromessi: la griglia per conferire fragranza e consistenza alle preparazioni, il vapore per ottenere ricette sane e senza grassi aggiunti”, rimarca Montini.
Quando si tratta di scegliere un utensile da cottura, attualmente il consumatore mostra idee decisamente più chiare rispetto al passato e, quindi, decide in maniera maggiormente razionale e consapevole. “Da parte nostra, provvediamo a veicolare in modo semplice e diretto le caratteristiche ed i benefit dei nostri prodotti”, spiega la nostra interlocutrice. “L’acquirente dovrebbe riuscire ad andare oltre il prezzo, dal momento che la qualità superiore ed il 100% Made in Italy comportano ovviamente un costo maggiore, ma garantiscono indubbi plus a livello di sicurezza, funzionalità, durata”.

In forno, acciai virtuosi e rivestimenti senza PFAS

XBake di Guardini, collezione di stampi da forno in acciaio certificato XCarb® – ottenuto da processi a basso impatto di CO₂ – e rivestimento antiaderente privo di PFAS.
Elena Guardini,
Direttore Marketing di Guardini Spa

Anche nel segmento degli stampi da forno il focus è su un’innovazione di prodotto imperniata sulla ricerca di rivestimenti antiaderenti a minor impatto ambientale. “In particolare, le nostre attività di R&S sono orientate, ormai da alcuni anni, sulla sostituzione di alcune sostanze chimiche non presenti nell’output, ma comunque utilizzate durante il processo produttivo”, illustra Elena Guardini, Direttore Marketing di Guardini Spa. “Si tratta dei cosiddetti PFAS, sostanze chimiche persistenti nell’ambiente e, quindi, ritenute inquinanti. Parallelamente, ci stiamo anche concentrando sull’eliminazione di altri componenti chimici dai nostri rivestimenti o dal processo produttivo, sempre in un’ottica di maggiore sostenibilità”. L’innovazione che meglio incarna la politica di sostenibilità di Guardini è la collezione XBake, presentata al mercato nel corso del 2023 a seguito ad un lungo ed impegnativo processo di studio lungo la catena di fornitura. La linea – realizzata con un acciaio certificato XCarb®, prodotto in stabilimenti a basso impatto di CO₂, e rivestita con un innovativo coating antiaderente privo di PFAS – è stata messa a punto attraverso un arduo percorso di ricerca “condivisa”: a partire dal calcolo dell’impronta carbonica di un prodotto medio, rappresentativo della produzione aziendale, al fine di definirne l’impatto in termini di CO₂, sono state individuate le specifiche responsabilità lungo la filiera a monte e, quindi, perfezionate collaborazioni con i fornitori strategici, i quali hanno risposto in maniera proattiva fornendo soluzioni mirate. “Questa collezione rappresenta per noi motivo di grande orgoglio, perché dimostra che – condividendo i medesimi valori e cooperando lungo la supply chain – si possono ottenere grandi risultati in termini di sostenibilità ambientale”, sottolinea Guardini. “Ed una ricerca analoga verrà presto estesa ad altre famiglie della nostra gamma”.
Relativamente agli aspetti tecnici, però, il consumatore continua a faticare ad orientarsi: le informazioni sono spesso farraginose, poco chiare, scarsamente trasparenti e talora anche fuorviate dai media. “Per tali ragioni il pubblico resta molto diffidente rispetto a tutto ciò che legge sui packaging e, quindi, tende a dare priorità alla leva del prezzo”, osserva Guardini. “La nostra speranza è che le disposizioni normative pongano rimedio a questa estrema confusione, permettendo alle aziende che si impegnano realmente nella ricerca di essere premiate per gli sforzi messi in atto. Ad oggi, questo non accade ancora. Per quanto ci riguarda, nell’intento di trasmettere correttamente messaggi di sensibilizzazione verso acquisti più sostenibili e consapevoli, ci avvaliamo della comunicazione sui social media, sul sito web istituzionale, sulle nostre newsletter e, per quanto possibile, sulle confezioni dei prodotti”.

Manicature e pomoli? Meglio “Bio-Based”

Le manicature FBM ECOSYSTEM vantano almeno il 37% di materie provenienti da fonti Bio-Based e il 36% di materie riciclate.
Giorgia Munari,
Marketing Director de La Termoplastic F.B.M.

Nel mondo dei componenti per strumenti da cottura si coglie un deciso orientamento verso la proposta di soluzioni sostenibili che possano rappresentare un’alternativa al già molto cavalcato tema del riciclato. Questo può consentire ai produttori di pentolame di investire in nuovi ed avvincenti storytelling, in grado di ben combinarsi con le ultime tendenze in fatto di rivestimenti antiaderenti. “Il prossimo anno ci focalizzeremo sulla promozione e sul racconto dell’evoluzione delle nostre linee di manicature sostenibili ECOSYSTEM attraverso la certificazione Bio-Based”, dichiara Giorgia Munari, Marketing Director de La Termoplastic F.B.M. “Si tratta dell’upgrading del più comune e ormai inflazionato concetto di “naturale” – spesso utilizzato come termine generico e poco chiaro – con una value proposition più attenta e ricercata, che punti a conferire vero valore al prodotto e che, soprattutto, risulti comunicabile in modo certo e verificato dall’intera filiera. Il materiale FBM ECOSYSTEM, infatti, ha ottenuto la certificazione UL per Bio-Based content: tale riconoscimento attesta che gli articoli siano realizzati con materie prime derivanti da biomasse contenenti carbonio organico da fonti rinnovabili, come piante e vegetali che vivono in un ecosistema naturale in armonia con l’atmosfera. La suddetta certificazione, oltre a dare sicurezza e trasparenza al consumatore, specifica anche il peso del contenuto nel prodotto, garantendo così massima trasparenza e professionalità. Nel frattempo, stiamo proseguendo con le nostre attività di R&S per progredire ulteriormente quanto a materiali ed applicazioni: i risultati si concretizzeranno in novità che potranno essere presentate già nel 2025”.
Appare sempre più intensa ed evidente, dunque, la domanda di prodotti più naturali e differenti dagli esistenti. Ciò che – nella risposta – può fare davvero la differenza sono le attività comunicazionali sul packaging, nel punto vendita e online, fondamentali per condividere dettagli importanti e, di conseguenza, capaci di qualificare e distinguere un articolo dai suoi diretti competitor. “Tale continua ed abbondante immissione sul mercato di strumenti da cottura con caratteristiche green, però, fa anche sì che i contenuti di sostenibilità vengano vissuti come “must have” – conclude Munari – e che, nel momento in cui si introduce qualcosa di nuovo, sia sempre e comunque necessario fare leva su un aspetto afferente l’eco-responsabilità”.

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