L’eccellenza è servita!

È nata da una geniale intuizione del fondatore Vittorio Cerea quella che sarebbe diventata la divisione Banqueting di Da Vittorio, gestita con successo da Francesco Cerea

Evento a Saint Tropez 2019

Ha l’eleganza, il savoir-faire, l’ironia, l’autoironia e la giusta dose di umiltà dei personaggi di punta, di chi frequenta le persone che contano in Italia e all’estero e quella conoscenza del mondo che si è conquistata in quel microcosmo di alta cucina che è stato il ristorante a Bergamo, aperto dai genitori nel 1966, e man mano cresciuto in Italia e all’estero con il nome del papà: parliamo di Francesco Cerea, responsabile della ristorazione esterna, degli eventi, delle consulenze e della cantina della galassia di Da Vittorio, che insieme alla “super-mamma Bruna, che sovrintende tutte le attività”, e ai fratelli, porta da par suo la cucina del nostro Paese nel mondo. Con lui parliamo di una parte della divisione che sovrintende con grande successo, il banqueting. “Siamo forti in questo servizio, – esordisce – siamo partiti con pochi dipendenti e ora siamo arrivati a un centinaio di persone in tutto il mondo, e pensare che un tempo ci dicevano che eravamo matti, ora lo fanno tutti! Ed è comprensibile, la richiesta è significativa, l’attività cresce e la committenza, complice il lavoro dei media e delle trasmissioni tv, è sempre più preparata ed esigente, anche se sa che può affidarsi a noi”. Ed è così, da Bergamo a Los Angeles – come si legge nel loro sito – i Cerea portano in giro per il mondo il loro gustosissimo prêt-à-porter gastronomico. “Tutto è iniziato con il papà” – Vittorio Cerea, dalla personalità forte e spiccata e dall’intuizione geniale delle potenzialità di un settore, quello dell’alta ristorazione poi pluristellata nel proprio locale e al di fuori di esso, che era nel suo DNA e che ha saputo cogliere e interpretare al meglio – poi in famiglia ognuno dei figli ha individuato il suo ruolo, Chicco e Bobo executive chef in cucina, Rossella alla gestione dell’ospitalità del ristorante “La Dimora” oltre a quella della linea Gift, e Barbara che cura il back office e il coordinamento delle attività di charity.

Visione, coordinamento, supervisione
È un talento precoce e vincente il suo. “Mi sono messo in gioco con le mie doti, amavo divertire e divertirmi, viaggiare, fare felici gli altri. Ero il MacGyver della situazione (personaggio degli anni ’80, un solitario, eroe positivo che aiuta tutti, ndr) mi sentivo quasi un architetto o un regista, ogni giorno costruivo un film, tenendo conto che sul set la scena si può ripetere, mentre in un evento deve essere “buona la prima”. Si comprende bene da come risponde alle domande la sua capacità di ascolto, si coglie mentre descrive in pochi tratti l’organizzazione che sta dietro ad eventi di altissimo rilievo e prestigio, il team che ha saputo costruire con cui, come in un’orchestra, mette a punto banchetti e manifestazioni strutturate e complesse, in genere per privati, “ma talvolta capitano anche richieste istituzionali”. Un lavoro importante che parte dall’ideazione e dallo sviluppo, comporta il coordinamento e la supervisione dell’evento e comprende catering, logistica, il funzionamento perfetto dei team di cuochi nelle cucine nelle case private come al di fuori di esse, negli esterni, del personale di sala, di chi si occupa dell’intrattenimento, della musica e di tutto ciò che fa parte dell’evento; una macchina che richiede una conduzione di altissima responsabilità, che funziona molto bene e dà grandi soddisfazioni sotto tutti i punti di vista. “Richiede spesso la sua presenza o il sopralluogo personale? – chiediamo al nostro intervistato. “Soltanto quando l’importanza e la delicatezza della situazione lo richiede – spiega – abbiamo una squadra alla quale posso delegare senza timore”. Il fattore essenziale del loro successo, strettamente connesso alla ristorazione nelle loro strutture come in quelle esterne, è la capacità di interpretare i desideri del committente, italiano o straniero, sia cucinando direttamente sul posto o altrove e con lo stile e la caratterizzazione tagliata sartorialmente con un sevizio stellato e gourmet, che unisce eccellenza gastronomica, lusso, stile e accoglienza tutta italiana. Rispondendo poi alla domanda di come mantengano alto il gradimento dei clienti, Cerea sintetizza così: “Facciamo sentire a casa gli ospiti e siamo costanti nel far bene i nostri eventi. La continuità nel dare un servizio di eccellenza nel mondo del lusso è inoltre assicurata dalle capacità e dalla preparazione del nostro gruppo di collaboratori, che formiamo anche attraverso la nostra Academy interna, per cui abbiamo un welfare aziendale, che seguiamo come dei figli e a cui diamo la possibilità di migliorarsi potendo spostarsi nelle nostre sedi all’estero in cui possono apprendere e crescere ulteriormente”.

Lo chef tristellato Bobo Cerea che manteca ipaccheri nel corso di un evento

Tavole sontuose
L’eccellenza del mix offerto dalla loro struttura risiede proprio nell’altissimo livello della proposta. Si tratta di un vero e proprio progetto che spazia dalla scelta della location all’allestimento delle strutture, riuscendo a creare di volta in volta un evento irripetibile in cui tutto, dalla scenografia all’arredo della tavola, delegato ad agenzie altamente specializzate, fino alla musica, è coerente alla caratura dei committenti e si completa con la scelta del menu realizzato ad hoc, la cui messa a punto è frutto della sapienza e dell’ampia esperienza stellata grazie a un intreccio di scelte di fornitori affidabili e di indubbio valore che portano il meglio delle loro selezioni.

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