I tappeti e i complementi Warli vengono scelti da Patricia Urquiola per decorare gli spazi del primo Urban Hotel romano del gruppo Six Senses.
Roma, Palazzo Salviati Cesi Mellini, l’architettura originaria del XV sec. a cui si sono aggiunte nei secoli pregiate sovrastrutture, con l’attigua chiesa di San Marcello al Corso, vive una nuova vita con la riconversione a struttura ricettiva di lusso, l’Urban Hotel Six Senses Rome. Il design concept è firmato da Patricia Urquiola, che ha tradotto i valori del brand Six Senses (accoglienza all’insegna del benessere, del senso di convivialità e del design sostenibile in armonia con la natura) in un progetto ispirato dal genius loci. Una visione contemporanea dove la storia e la classicità romana si ritrovano nei dettagli, dalle finiture materiche, travertino e cocciopesto per esempio, agli arredi e complementi.
Tra le aziende che hanno contribuito a questa lettura poetica dell’heritage del palazzo c’è Warli, con i suoi prodotti che coniugano perfettamente l’estetica ricercata, le elevate prestazioni dei materiali e l’alta qualità di lavorazione.
Le terrazze private delle suite, per esempio, sono il tripudio di una vegetazione mediterranea tra le cui chiome si sviluppano le aree relax. A terra della terrazza della Suite Lata i tappeti delle collezioni Levante e Khadi: entrambi in fibra sintetica ‘w-proof’®, risultato della ricerca di Warli sulle tessiture manuali e le loro applicazioni per prodotti di grande impatto visivo e durata.
La terrazza del palazzo, occupata dal ristorante Notos, è il luogo di maggiore impatto scenico, dove l’architettura imponente della Città Eterna si apprezza a contatto con elementi naturali e arredi armoniosi; qui le varie aree sono incorniciate a pavimento dai tappeti custom in PET riciclato, realizzati da Warli, su disegno esclusivo di Studio Urquiola, riprendendo disegni geometrici, classici delle pavimentazioni romane.
Le lanterne Twilight in vetro soffiato opalino e acciaio inox satinato, rendono indimenticabile il momento del tramonto.
L’Earth Lab viene arricchito con Tricot, un tappeto caratterizzato da sottili stringhe verticali e orizzontali in tencel tessute sul dorso di nervature in lana. Come tutte le lavorazioni del brand fondato da Paolo Zani, che è anche Art Director, Tricot è interamente tessuto a mano e si ispira volutamente alle classiche lavorazioni a maglia. La tavolozza di colori disponibili spazia da combinazioni di tonalità terrose a nuove interpretazioni di colori primari. Per il Six Senses è stata richiesta una versione inedita bianca e nera.
Photo credits: John Athimaritis Photography