La fabbrica è una sorta di Agorá dove il designer, gli ingegnierizzatori, i disegnatori, i tecnici di produzione, i responsabili del marketing prodotto e della comunicazione, dialogano e il risultato finale è il prodotto industriale.
La mostra “Alessi IN-possible. Quando l’idea non è ancora prodotto”, curata da Francesca Appiani e allestita all’interno dell’Impluvium della Triennale di Milano, fino all’8 gennaio 2017, è dedicata a questo dialogo e ai molti modi attraverso i quali si svolge. Il punto di vista scelto è inedito.
Non si racconta la storia di prodotti realizzati, ma quella di progetti rimasti in sospeso. I problemi tecnici e le limitazioni economiche non esauriscono le ragioni per cui un progetto rimane tale. Nello sviluppo di un progetto possono darsi esiti inaspettati che riguardano la dimensione espressiva dell’oggetto, il suo linguaggio, la sua carica emozionale.
In mostra, ordinati cronologicamente dagli anni Venti del Novecento a oggi, oltre 50 progetti mai entrati in produzione di alcuni dei più famosi designer e architetti italiani e internazionali, da Ettore Sottsass, Achille Castiglioni, Aldo Rossi a Philippe Starck, Zaha Hadid, Patricia Urquiola, Ronan e Erwan Bouroullec.
La collezione del Museo Alessi, con 25.000 oggetti e 19.000 disegni, custodisce uno spaccato affascinante del design contemporaneo, un formidabile punto di vista per conoscere i mille approcci attraverso i quali può esprimersi il mondo del progetto.
Schizzi, render, disegni tecnici, prototipi di progetti mai realizzati, prime versioni, ricerche per nuovi colori o finiture, stampi, semilavorati… Materiali che raccontano il complesso intreccio di fattori dal quale nasce un prodotto industriale, dove elementi alti, culturali e sociali si uniscono a fattori pratici, concreti ed economici.
In questo intreccio emerge un nodo fondamentale: l’incontro tra il designer e l’impresa. Un incontro di ingegni, punti di vista e competenze che mediano – in un processo spesso lungo e laborioso – l’ingresso del prodotto sul mercato. Un oggetto di industrial design è infatti un’opera collettiva, dove l’azienda, funge da “editore dell’opera”.
Un dialogo continuo e sempre aperto, suscettibile di quello scarto, talvolta imprevisto, che porta dalla “In-possibilità” alla “Possibilità”, come è tipico di una ricerca che sia tale, ossia tenda alla creazione di oggetti innovativi, assumendosi il rischio dell’incertezza del risultato.
La mostra, realizzata in collaborazione con il Design Museum Holon in Israele, racconta anche questa continuità: dalla sua prima edizione realizzata nel 2015 a Holon, ha visto alcuni progetti passare dall’impossibilità alla realizzazione, mentre altri si sono aggiunti a quel fertile, formidabile, lavorio che connota la natura di un laboratorio di arti applicate all’industria quale è Alessi.
A completamento del periodo espositivo, giovedì 12 gennaio 2017, avrà luogo in Triennale l’incontro dal titolo IN-possible Talk tenuto dalla curatrice Francesca Appiani con la partecipazione di Francesco Morace, Luciano Canova, Chiara Luzzana e due dei designer i cui progetti “In-possibili” sono in mostra: Giulio Iacchetti e Chiara Moreschi.
Sarà l’occasione per raccontare al pubblico un’esperienza, un progetto, la visione di una “impossibilità” che nell’immediato è stata un insuccesso ma che in realtà ha posto le condizioni per attuare un’innovazione.