Nel 2017 il credito al consumo in Italia ha toccato un record, arrivando a 19 miliardi di euro (+7,8% sul 2016 e addirittura +54% sul 2013) e coronando un trend di crescita che si mantiene sostenuto a partire dal 2014. Richiedere un prestito per molti è spesso l’unico modo per poter fare un acquisto, tanto che in 8 casi su 10 senza la possibilità di dilazionare i pagamenti la spesa non sarebbe effettuata o comunque sarebbe rimandata. Sono soprattutto i giovani a trainare la tendenza, con un aumento delle richieste erogate nel 2017 da parte degli under 30 del +59% sul 2013. L’ultimo Osservatorio Compass fa il punto su questo tema, mettendo in risalto proprio l’importanza del credito per la ripresa dei consumi. Lo studio è stato realizzato mediante interviste realizzate da GnResearch a un campione composto da 400 convenzionati Compass (i dealer) e 400 rispondenti rappresentativi della popolazione italiana.
Anche per il futuro le aspettative sono buone: il 43% dei dealer intervistati, infatti, prevede vendite in aumento, mentre gli scettici sono solo l’8%. Questo “sentiment”, che è trasversale a tutti i settori, spinge i rivenditori a progettare piani di sviluppo: il 44% dei convenzionati intervistati, infatti, ha intenzione, per il prossimo biennio, di investire e realizzare progetti legati allo sviluppo del proprio business. In particolare quasi 3 su 10 pensano di ampliare, ristrutturare o migliorare lo spazio del punto vendita, mentre 2 su 10 hanno in programma di creare un negozio online.
Quali sono i beni che si acquistano con il credito al consumo? Soprattutto auto e moto (che rappresentano l’82% del valore dei finanziamenti), poi l’elettronica con tv e smartphone e il settore casa e arredamento, che ha mosso 1,7 miliardi di finanziamenti nel 2017 (+5,4% sul 2016 e +14,8% sul 2015) e vale ora il 9% dei volumi totali e il 20% del numero di pratiche, con un importo medio finanziato pari a 2.400 euro. L’interesse degli italiani non è rivolto solo ai beni, ma anche a nuove esperienze, come un viaggio o il coronamento di un sogno nel cassetto. Un capitolo importante, ad esempio, è rappresentato dal matrimonio. Seppur lontani dai valori pre-crisi del 2008, in Italia sembra essere tornata la voglia per il fatidico “sì” (+4,6% nel 2016 secondo dati dati Istat). E per il 2018, secondo l’Osservatorio Compass, il 3% degli intervistati ha già programmato il proprio matrimonio, preventivando un budget medio di spesa pari a circa 15-20mila euro per 100 invitati. Nonostante i costi per l’organizzazione del grande giorno, che resta un problema molto sentito, il matrimonio non è assolutamente fuori moda.