L’Osservatorio Living di ART, l’Associazione di categoria aderente al Sistema Confcommercio, rende noti i risultati dell’indagine dei nuovi trend LIVING a chiusura del secondo trimestre 2022, rivelando come il settore degli articoli per la tavola, la cucina e la decorazione della casa manifesta ancora segnali di vitalità e di crescita, sull’onda del “rimbalzo” positivo del 2021, ma pesano sempre le incognite sugli scenari futuri.
Tuttavia dall’indagine ART emerge anche che le turbolenze che connotano il contesto economico, sociale e politico stanno rallentando la crescita e preludono ad una nuova fase difficile, di frenata e contrazione dei consumi.
Le forti oscillazioni che agitano i mercati mondiali, l’emergenza sanitaria che non vuole
cessare, la guerra in Ucraina di cui non si vede la conclusione, le tensioni sui prezzi dei
trasporti, dell’energia, delle materie prime che impattano sull’inflazione ed impoveriscono
le famiglie erodendone la capacità di risparmio non permettono di formulare valutazioni
previsionali positive circa la chiusura del corrente anno.
OSSERVATORIO TRIMESTRALE DATI FATTURATO E PREVISIONE SENTIMENT SETTORE CASA, TAVOLA E CUCINA IN ITALIA
Le indicazioni, fornite dalle aziende associate ART, relativamente allo stato di salute del mercato interno, sono state raccolte dalla Segreteria dell’Associazione nel mese di luglio 2022. Le aziende hanno dato risposta con riferimento al fatturato.
Leggendo il rapporto Living ART, circa il 70% delle imprese afferma che il 2022 non crescerà rispetto al 2021, mentre oltre l’80% delle imprese ipotizza che il quadro economico generale non crescerà nel breve periodo, anche a causa di una spinta inflattiva straordinariamente forte che dovrebbe manifestarsi soprattutto dopo la pausa estiva e condizionare negativamente i comportamenti di consumo dell’ultima parte dell’anno.
Mercato ancora in salute , nonostante si prepari all’inflazione.
Il secondo trimestre 2022 evidenzia l’accelerazione del trend già intravisto nel trimestre precedente: il mercato è fase di rallentamento, le molte aree di crisi aperte sul fronte economico, politico, sociale hanno interrotto il cammino virtuoso ed impedito il consolidamento della ripresa post pandemica.
Contrazione del 1° semestre 2022: troppi fattori destabilizzanti, impongono di trovare nuove prospettive di crescita.
Quando lo sguardo passa a considerare il trend dell’ultimo semestre, il dato è di fatto confermato: il 50% delle imprese segnala una contrazione del mercato, a fronte di un 19% di stazionari e di un 31% di aziende che continuano a crescere (ma erano il 60% solo tre mesi fa).
Scarseggia il clima di fiducia delle Imprese: il settore si interroga su sostenibilità e transizione digitale.
Il 2022 non crescerà rispetto al 2021 per circa il 70% delle imprese e gli ottimisti (che erano il 35% solo tre mesi fa) sono scesi al 31%.
Flessibilità e nuovi modelli business 43,8%
Viene infine confermato il Sentiment negativo relativamente all’andamento del quadro economico generale nel breve periodo: oltre l’80% delle imprese ipotizza un trend in peggioramento (44%) o stabile (37,5%).
Ultima pesante incognita è quella legata alle dinamiche incontrollate dei costi energetici.
Il tema dell’energia rappresenta veramente un tema cruciale, una questione di fondamentale importanza che deve fatalmente fare i conti con la crescita sostenibile, la diversificazione delle fonti e l’urgenza indifferibile di produrre energia in tempi di crisi e di
guerra.
«Le imprese del settore sono consapevoli di questi scenari – afferma il Presidente di ART Angelo Maino –ed esprimono la confidenza che la nuova fase critica possa chiudersi in tempi ragionevolmente rapidi. Tanto è vero che molte hanno mantenuto o accresciuto la loro quota di mercato e hanno confermato con determinazione i piani di investimento su nuovi prodotti e tecnologie e su soluzioni innovative in grado di suscitare l’interesse del consumatore italiano».