Cerve acquisisce Vidivi. Intervista a Giovanni Bormioli

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In un momento in cui il settore del tableware sempre deciso a “restare a guardare”, fa ancora più notizia l’acquisizione da parte di Cerve di Vidivi. Un’acquisizione che configura la nascita di un nuovo importante polo nel mondo del vetro per la tavola e della cucina. 

Abbiamo incontrato Giovanni Bormioli presidente del Gruppo Cerve per approfondire le modalità e gli obiettivi  di questa acquisizione.

 “Si è trattato in realtà di un work in progress iniziato diversi anni fa con l’acquisizione, nel 2018, da parte di Cerve di uno degli impianti produttivi, quello austriaco, del gruppo Vetrerie Riunite (specializzato nella produzione di vetro pressato per componentistica del settore home appliances) e di cui Vidivi era la business unit produttiva dedicata al comparto vetro tavola e cucina .
Grazie a questo impianto produttivo Cerve ha affiancato alla attività di  seconde lavorazioni di vetro cavo quelle di produttore glassware, proseguendo anche la produzione per il brand Vidivi. Nel tempo il Gruppo Vetrerie Riunite, di proprietà di un fondo, ho deciso di puntare sempre di più sulla produzione di vetro per l’industria dell’elettrodomestico (in particolare oblò per lavatrice). Così ad inizio 2021 siamo stati contattati per acquisire l’intera business e unit del casalingo  (quindi anche gli assortimenti prodotto, gli stampi, la logistica …). Un’acquisizione che è perfettamente coerente con la nostra strategia aziendale, e che va a completare la nostra già attiva divisione dedicata al modo della tavola, della cucina, e del barware, affiancando alla proposta decorata (smart, fashion, trendy), un assortimento di alta  qualità design oriented che continueremo  a presentare con il brand Vidivi . 

Quale è l’obiettivo che vi siete posti?

Il nostro obiettivo è di proporci sul mercato come punto di riferimento nel mondo del vetro per la tavola e la cucina di livello medio-alto, con una proposta dedicata. Attualmente stiamo perfezionando la logistica, l’organizzazione e consolidando il catalogo esistente, ma stiamo anche già guardando al futuro e pensando al lancio di nuove proposte a inizio 2022.

Appare evidente che voi credete nel settore e nel mondo degli oggetti per la tavola e la casa. Come vede lo scenario  di questo settore?

Sono ottimista! Noi a qui a Parma abbiamo aperto anche un punto vendita Cerve Shop e realmente (a parte ovviamente nei periodi di chiusura)  stiamo riscontrando  una crescita di interesse nei  confronti della casa e degli oggetti che la abitano. Non solo, in questo momento c’è una forte attenzione verso il made in Italy (lo evidenziano anche i dati della nostra unit dedicata al promozionale). Una sorta di rivincita motivata, sicuramente, anche dalla situazione contingente (difficoltà logistiche e di approvvigionamento dall’Asia), ma che se i produttori italiani sapranno coltivare e valorizzare, attraverso una proposta prodotto e servizio di alto valore  qualitativo, si consoliderà.  Credo anche nella ripresa dell’export (il 60% del fatturato Cerve  generato dalle esportazioni).
Oggi, grazie anche all’acquisizione di Vidivi, ci sentiamo realmente pronti a diventare un partner dei punti vendita per affrontare insieme il mercato con proposte appealling, di qualità e competitive, offrendo, insomma, realmente ciò che il mercato in questo momento richiede.

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