Durante Maison&objet ma anche nelle giornate precedenti e seguenti la scena di Parigi è stata animata da eventi e lanci di nuove collezioni. Ad iniziare da Parigi Deco Off Fuorisalone del mondo tessile per arrivare alle presentazioni di prestigiosi brand del mondo della casa.
Dedar ha proposto un viaggio che rivisita i grandi archetipi dell’arte tessile, incrociando tecniche e suggestioni. Nei nuovi tessuti dei Contemporary Archives, una forte personalità incontra la sicurezza del saper fare, tra arte dello jacquard e precisione delle tecnologie d’oggi: un percorso emozionante di scoperta e reinvenzione radicale di stilemi classici che spazia dal regimental inglese al camouflage, dall’arazzo medievale alla pittura impressionista, dall’oreficeria all’astrattismo, dal floreale alle geometrie visionarie
Le fibre naturali, materiale d’elezione per C&C Milano, si vestono di un nuovo lusso fatto di strutture satin e finiture luminose per uno stile elegante. Lino, cotone, lana e seta, sono declinati in tessuti contemporanei che ra chiudono tutto il gusto della Maison.
 Pierre Frey SA, azienda francese di interior design fondata oltre 85 anni fa dall’omonimo designer, ha presentato la collezione Parade: composta da disegni tratti dai propri archivi come riflesso dell’opulenza gioiosa e della folle creatività del periodo che correva a Parigi tra le due guerre, essa è tradotta in tessuti e carte da parati. I vari motivi sono reinterpretati dallo studio di design interno e tradotti in una rosa di 5 linee che compongono la nuova collezione Parade: Anastasia ideata partendo da gouaches o jacquard degli anni Venti, Vitali in omaggio all’architettura costruttivista, Pavlova e Roselia che inscenano ricami di perle e di lana, che richiamano motivi floreali rispettivamente di fine Seicento e di inizio Settecento, e non da ultimo la linea Ekaterina, ispirata ai chapan afgani, i celebri tessuti decorati con intricati fili, disponibili in una varietà di motivi e colori.
REVOL, il marchio ceramico francese celebre per il suo Froissé, il classico bicchiere di plastica usa e getta rivisitato in porcellana, ha editato la collezione YLI, disegnata dall’artista e designer francese Ferréol Babin, la cui tecnica consiste nello scolpire i propri pezzi con degli utensili da lui ideati. Nasce cosi quest’inedita collezione, via via organica, primitiva, materica e sensuale che liberandosi dai codici tradizionali delle arti della tavola interroga sull’origine delle forme ed il rapporto tra utente e materia, per un approccio più libero con i propri 5 sensi vitali. La collezione è disponibile in porcellana bianco alabastro smaltata oppure in una finitura piuù grezza di colore nero non smaltato. YLI è composta da una decina di pezzi tra coppe e piatti di varie dimensioni, tra cui un piatto-paletta, una brocca, nonché due contenitori che riprendono la sagoma del bacello per rivelare gli ingredienti delle varie ricette.
In occasione del centenario della manifattura fondata da René Lalique nel 1922, l’omonimo marchio ha rieditato quattro oggetti decorativi emblematici: i vasi Bacchantes, Mossi e Languedoc, nonché la coppa Champs-Élysées si vestono per l’occasione di un intenso blù ceruleo. Questo colore magnetico e carico di simboli è un invito a rivisitare alcune tra le icone di cristallo del celebre marchio transalpino.