Sta per tagliare il traguardo numero 56 il Salone del Mobile di Milano, che si terrà a Rho, nel polo fieristico del capoluogo lombardo, dal 4 al 9 aprile prossimi. Quest’anno saranno di scena, accanto al Salone internazionale del mobile e del complemento d’arredo, le biennali di Euroluce (padiglioni 9-11 e 13-15) e Workplace3.0 (pad. 22-24), oltre all’area dedicata al SaloneSatellite nei padiglioni 22 e 24, luogo d’incontro tra giovani designer provenienti da tutto il mondo che festeggia 20 anni di vita. E che, per celebrare l’evento, presenterà presso la Fabbrica del Vapore una collezione di pezzi nati come prototipi nelle edizioni passate e nel trattempo approdati sul mercato.
Il 56° Salone del Mobile arriva in un momento positivo per il comparto nazionale, reduce da un buon 2016 e proiettato verso il successo anche nei prossimi mesi grazie alla continua crescita dell’arredo italiano su quasi tutti i mercati internazionali, come ha commentato Roberto Snaidero, presidente uscente del Salone e di Federlegno Arredo (tra pochi giorni cederà la poltrona a Emanuele Orsini). Una vocazione “esterofila” che viaggia parallela con quella dell’evento milanese, forte di una quota di espositori esteri pari al 30% nella scorsa edizione (su un totale di 2.000), mentre dei circa 300.000 visitatori attesi proverrà come sempre da fuori Italia una fetta consistente (lo scorso anno ben il 67%).
Nella consolidatissima cornice del Salone che racchiude il meglio della produzione dell’arredo e del design italiano e internazionale, vi sono due novità principali: la prima riguarda il nuovo format per il mobile e il complemento classici (padiglioni 2 e 4) che già nella denominazione “Classico: tradizione nel futuro” evidenzia l’ambizione di realizzare un continuum in cui il patrimonio acquisito di conoscenza e artigianalità di mobili e oggetti classici viene attualizzato.
La seconda novità è rappresentata dai due eventi che arricchiranno le esposizioni biennali dedicate alla luce e all’ambiente di lavoro. Uno è DeLightFul (che significa Design, Light, Future, Living), iniziativa curata da Ciarmoli Queda Studio che vuole reinterpretare il design contemporaneo e lo spazio domestico con la lente dei Millennials e che – come già accaduto lo scorso anno al Salone con Before Design: Classic – viene accompagnata da un cortometraggio d’autore del regista Matteo Garrone realizzato per l’occasione. L’altro evento, A Joiful Sense at Work (a cura di Cristiana Cutrona), sintetizza l’evoluzione dell’ambiente di lavoro verso un concetto sempre più “fluido” e multifunzionale di uno spazio al cui centro c’è l’uomo con le sue necessità.
A fare da ponte tra il quartiere fieristico e la città di Milano (in particolare con il Brera Design District), oltre alla schiera delle iniziative del Fuorisalone, ritorna anche quest’anno space&interiors, evento dedicato alle finiture per l’architettura nel quale saranno di scena superfici, pavimenti porte e finiture per interni.