WE-Women for Expo: una rete mondiale di donne per nutrire il pianeta

Expo Milano 2015 sarà dedicata a una delle questioni decisive per il futuro dell’umanità: un gigantesco laboratorio di ricerca nel quale confluiranno progetti e idee da ogni parte del globo e una piattaforma ideale per un confronto continuo di soluzioni condivise. Per dare al mondo delle linee guida che garantiscano il diritto universale all’alimentazione. Ne abbiamo parlato con Linda Gobbi, fondatrice di Future Concept Lab, che ha seguito il progetto WE-Women for Expo fin dall’inizio.

È un progetto di Expo Milano 2015, realizzato in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e con Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori; WE parla di cibo, ovviamente. Di nutrimento. Ma lo fa mettendo al centro il prezioso patrimonio di cui disponiamo: la cultura femminile. Ogni donna, infatti, è depositaria di pratiche, regole, antiche eredità che le danno la capacità di nutrire gli altri. Oggi questa memoria, questo sapere profondo, diventa lo strumento per mostrare al mondo cosa significa prendersi cura, non solo di se stessi, ma anche degli altri. Non solo delle persone, ma anche dell’ambiente. Del futuro. Grazie a WE, le donne dei paesi partecipanti verranno invitate a collaborare a un’iniziativa corale e a diventare network“.

Perché la scelta di parlare al femminile?
“Le donne sanno che il cibo è un diritto universale. Protagoniste delle pratiche di cura e nutrimento dell’umanità; depositarie della cultura alimentare, delle tecniche e delle arti che riguardano il cibo; produttrici di cibo (le donne costituiscono ancora la maggioranza di coloro che lavorano la terra nei paesi emergenti) e, nelle economie mature, rivestono un ruolo professionale e imprenditoriale nella filiera dell’alimentazione direttamente correlato ai temi della salute, della sicurezza, della dieta, del benessere. La fiducia nella capacità delle donne di generare un nuovo modello di “vivibilità” ha una base storica e culturale fortissima. Le donne si sono rivelate da sempre avanguardia della rinascita nei più diversi momenti “critici”. Una potenzialità da mettere a frutto, per una risposta originale alla lotta allo spreco, a ciò che viene “distrutto”, in questa contemporaneità che vede coinvolti, in modo diverso, il Nord e il Sud del mondo“.

A proposito di spreco, qual è il punto di vista di WE-Women for Expo?
WE ha l’ambizione di combattere lo spreco stimolando nuove capacità di progetto, con al centro il concetto di “right”, cioè di giusto, corretto, per un benessere prospero e felice, per tutti. WE vuole impegnarsi nella lotta allo spreco ragionando non tanto sulla “privazione”, anche se tale buona pratica è naturalmente importante (meno spreco di acqua, di energia, di alimenti, ecc.), quanto piuttosto sul suo contrario: la prosperità. Si tratta di ragionare su una nuova capacità di trasformare l’eccesso in risorse da condividere in modo equo, attraverso pratiche virtuose“.

Oltre alla lotta allo spreco, qual è l’obiettivo di fondo di WE-Women for Expo?
WE – Women for Expo intende raggiungere e coinvolgere il maggior numero possibile di donne, in particolare le donne dei Paesi che parteciperanno a Expo Milano 2015, invitandole ad esprimersi sul cibo, non solo coltivandolo e cucinandolo, ma anche decidendo quale futuro costruire per le prossime generazioni in termini di sostenibilità. In particolare con il progetto Women for Expo International, che è una delle tre anime del Progetto WE, si continuano a realizzare eventi istituzionali in vari Paesi del mondo (Iran, Gran Bretagna, Marocco, Birmania, USA). Sta organizzando le Women’s Weeks di Women for Expo – dal 29 giugno al 9 luglio 2015 – con decine di incontri internazionali. Tutti con uno scopo comune: confrontarsi e dare il proprio contributo sui temi della lotta allo spreco e della food security, intesa sia come sicurezza negli approvvigionamenti sia come qualità degli alimenti. WE vuol dire Women for Expo. Ma, non è soltanto un acronimo. WE è una parola piena di gente. Una parola ricca di voglia di fare, di responsabilità, di condivisione. Dire WE significa trasformare l’impegno di ognuno in un grande patrimonio collettivo. Vuol dire imparare a parlare al plurale. Le donne sanno come si fa. Saranno loro a spiegarlo al mondo“.

È possibile collegarsi a WE-Women for Expo?
Certamente e l’invito a farlo è aperto a tutte le donne e a tutti gli uomini. È attivo il sito www.we.expo2015.org, collegato con la sua pagina Facebook e la pagina Twitter. Attraverso questi canali è possibile restare aggiornati su tutte le iniziative di WE, ed eventualmente portare il proprio contributo“.

E infine, cosa accadrà di WE, dopo la chiusura dell’Expo Milano 2015?
Quando WE avrà completato il suo ciclo, sarà solo l’inizio. Non resteranno solo il Romanzo del mondo o il ricordo di esperienze live come quella della Tavola del mondo. Nascerà un gruppo di esperte, ambasciatrici e testimonial femminili che si sono riunite intorno a un grande tema: la Women for Expo Alliance“.

Progetto WE Women for Expo

Il romanzo del mondo” è un’opera corale, un grande romanzo collettivo fatto di racconti brevi, di memorie ed emozioni capaci di far vivere ad ogni pagina una cultura differente. Scritta da più di 100 autrici, tutte autorevoli e uniche a loro modo, come Banana Yashimoto, il cui contributo si può già leggere al link www.we.expo2015.org/it/articoli/bananayoshimoto-nutrimento-lanima. Tra le autrici ci saranno dunque nomi di primo piano nel panorama letterario internazionale; altre sono donne che, scrivendo in inglese, hanno avvicinato i lettori di molti paesi alle tradizioni della loro cultura. Ma, accanto alle autrici che sono ormai patrimonio della narrativa globale, nel Romanzo ci saranno non poche scoperte: scrittrici che ancora non hanno raggiunto una platea internazionale, nomi nuovi, tutti da conoscere, come i paesi dai quali provengono.Il gesto del nutrirsi, raccontato così dai quattro angoli della Terra, diventerà il primo passo per conoscere gli altri. E tutti questi racconti, insieme, comporranno un patrimonio unico di memoria collettiva.

Una ricetta per la vita“, è il cuore del progetto che coinvolge e invita, già da più di un anno, ogni donna, di ogni cultura e di ogni Paese a dare il proprio contributo attraverso una ricetta. In questo modo, ognuna di noi può prendere parte a WE, condividendo qualcosa che conosce da sempre: la sua ricetta per la vita. Un pensiero legato a un cibo che ha un valore particolare nella propria famiglia o nella propria città. Una pratica virtuosa, un’azione concreta, quotidiana e semplice per un futuro più sostenibile.

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