Il Salone torna ad aprile e avvia il rinnovo del suo format. Al centro le relazioni

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È pronto a rinnovarsi nel linguaggio e nell’organizzazione il Salone del Mobile.Milano, la Manifestazione milanese, punto di riferimento internazionale per il settore dell’arredo e del progetto, che si riappropria della consueta posizione primaverile nel calendario 2023 che  quest’anno avrà un focus sul mondo della luce.

Una “rivoluzione” che parte dal basso, cioè dall’ascolto delle esigenze di visitatori ed espositori, come ha spiegato la presidente Maria Porro nella conferenza stampa svoltasi il 15 febbraio al Teatro Franco Parenti di Milano e condotta da Linus.

Ecco allora un format e un contenuto culturale multidisciplinare completamente nuovo per Euroluce  e un lay out su un unico livello espositivo, per l’evento fieristico che si terrà dal 18 al 23 aprile, presso Fiera Milano Rho.

La 61a edizione del Salone del Mobile.Milano riporterà il “bello” e il “ben fatto” su un palcoscenico di importanza internazionale. Un ritorno che ha in sé un carattere di eccezionalità, non solo per la qualità delle proposte e delle aziende protagoniste, ma anche per l’accelerazione che la Manifestazione dimostrerà di aver dato al processo di trasformazione ed evoluzione dell’evento fieristico. Il Salone ha sempre dato prova di una straordinaria curiosità, disponibilità e apertura al confronto e di una grande volontà e capacità di migliorarsi, innovando formule consolidate. In questi anni così complessi, riflessioni, ricerche, domande sul futuro delle fiere sono state all’ordine del giorno e hanno portato a una concreta revisione del format espositivo con l’obiettivo di poter continuare a generare valore per tutta la design community.

Un comparto che come ha sottolineato Claudio Feltrin presidente di Federlegnoarredo “ha registrato un+ 12,7% registrato  nel 2022 a incorniciare, in un anno complicato e caratterizzato da incertezze, un risultato che premia il lavoro, la qualità e la capacità di innovarsi di un settore, fiore all’occhiello del nostro Made in Italy, che oggi raggiunge un valore di produzione di circa 57 miliardi di euro (nel 2019 era poco sopra i 43 miliardi di euro). Aumento che, al netto dell’effetto-prezzi, resta moderatamente positivo anche in volume”. Ora però nuove sfide attendono il settore

Con l’obiettivo diporre al centro la persona e quindi sottolineare il valore delle relazioni.saranno tre le importanti novità di questa edizione delSalone:

  1. l’unico livello espositivo, con gli espositori dei padiglioni superiori (8-12, 16-20) ricollocati in quelli inferiori per semplificare, migliorare e valorizzare la fruizione e l’esperienza di visita;
  2. il nuovo layout di Euroluce, che, da stand-centrico, riporterà l’uomo e la fruizione della Manifestazione al centro, grazie a un percorso ad anello, smart, iper-fruibile e meglio connesso;
  3. la componente culturale, sarà integrata negli spazi della biennale della luce attraverso contenuti interdisciplinari ed esperienziali, che spazieranno dall’architettura all’arte con mostre, talk, workshop, installazioni site-specific.

“Una delle caratteristiche del Salone del Mobile è la sua capacità di evolvere per rispondere alle sfide più urgenti della contemporaneità. Lo abbiamo fatto nel 2021 inventando Supersalone, primo evento globale dopo i mesi durissimi della pandemia, con l’edizione dello scorso giugno, quando siamo tornati al format tradizionale accogliendo la sfida della sostenibilità, e continuiamo a farlo con l’edizione del 2023. Dopo tre anni, non era pensabile ritornare ad aprile, la nostra tradizionale posizione nel calendario, come se nulla fosse avvenuto. Abbiamo lavorato per dare forma alle suggestioni e alle visioni emerse in questi anni a partire da domande fondamentali: quale nuovo ruolo per un evento come il Salone? Come e da dove iniziare a progettarne l’evoluzione?” racconta Maria Porro, Presidente del Salone del Mobile.Milano. “Abbiamo raccolto le esigenze di chi il Salone lo fa e lo vive, espositori e visitatori, con più di 2.300 interviste e gruppi di lavoro tematici. È nata, così, l’idea di una mostra su un unico livello per facilitare i flussi e abbiamo fatto un lavoro quasi “urbanistico” sul disegno interno dei padiglioni. A partire da Euroluce, la biennale dedicata al mondo dell’illuminazione − così profondamente cambiato negli ultimi anni − abbiamo ridisegnato i percorsi integrando gli spazi delle aziende con contenuti culturali interdisciplinari che riguardano la relazione tra luce, architettura, arte e scienza. Una metamorfosi che in prospettiva interesserà tutto il Salone che ha l’ambizione di contribuire a ridisegnare il modello fieristico” conclude Porro.

Euroluce 2023. Il nuovo paradigma espositivo anticipa la necessaria evoluzione dell’esperienza fieristica.

Superata l’impostazione a scacchiera, la mappa di Euroluce si evolve e diventa smart, iperfruibile, meglio connessa e sostenibile grazie alla visione del Salone del Mobile.Milano e allo studio progettuale di Lombardini22. Per generare nuova visibilità, opportunità e valore per leaziende espositrici e i visitatori.

Molteplici le sfide che gli architetti si sono trovati a gestire: si è chiesto loro di garantire un miglior collegamento fra i quattro padiglioni 9-11 e 13-15 esemplificare il percorso di visita, rendendolo più fluido e facilitando l’orientamento del visitatore e, contemporaneamente, aumentare la visibilità degli espositori, garantendo a ognuno uno spazio adeguato.

Lombardini22 ha analizzato il contesto fieristico nella sua interezza caleidoscopica e ripensato con attenzione ai bisogni di aziende e visitatori per sviluppare un progetto in grado di soddisfare le attese di tutti, riportare la persona al centro dell’architettura fieristica e creare uno spazio empatico in grado di generare emozioni.

L’ispirazione da cui lo studio è partito è la spazialità dei centri urbani italiani. Euroluce 2023 si presenterà come la nuova città della luce, con un percorso ad anello irregolare, dalla forma fluida e libera. Da un layout stand-centrico si passerà a un layout basato sull’uomo e sulla sua esperienza di visita in fiera. La ricchezza delle strade urbane è il riferimento progettuale per molteplici aspetti, dalla visibilità di tutte le vetrine espositive all’offerta di servizi complementari.

Focus sui nuovi talenti del design

Nei padiglioni 13-15 si aprirà il sipario anche sulla 24a edizione del Salone Satellite, fondato nel 1998 da Marva Griffin e da lei curato, per dare spazio ai designer under 35. “Questa edizione – ha spiegato la designer – sarà dedicata al tema “Design Schools – Universities / Building the (Im)possible Process, Progress, Practice”, con il contributo di 27 tra Scuole e Università del Design provenienti da 16 Paesi e di circa 550 giovani talenti da 34 Paesi a cui abbiamo chiesto di dare una porpria risposta al quesito di dove stia andando il design”. In programma anche la premiazione della dodicesima edizione del SaloneSatellite Award e l’intervento del maestro Gaetano Pesce, scultore, designer e architetto italiano, da anni di base a New York, invitato a un incontro nell’Arena del Salone Satellite per raccontare i passi principali della sua lunga carriera e il suo indelebile apporto interdisciplinare al mondo del progetto.

 

 

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