Fazzini chiude il bilancio del 2016 con 11,8 milioni di euro di ricavi, registrando un incremento del 23% rispetto all’anno precedente. Questa crescita significativa è stata stimolata soprattutto dai continui investimenti attuati per accelerare l’export e ampliare la rete di punti vendita in Italia: Fazzini, infatti, oggi riesce a coprire in maniera capillare le esigenze del mercato nazionale, con boutique monomarca o shop-in-shop posizionati nelle principali città italiane.
“Nel 2012 l’azienda ha cercato strade commerciali nuove per reagire all’improvvisa diminuzione dei consumi – spiega Marco Fazzini, amministratore dell’azienda -. Se le risposte istintive alla crisi sono di tipo conservativo o di riposizionamento verso il basso dei prezzi, noi, al contrario, abbiamo cercato di investire nel segmento lusso, attraverso il legame con il marchio La Perla per entrare maggiormente nel mercato estero, e abbiamo puntato a sviluppare un progetto di negozi monomarca e vendite online promuovendo sempre i prodotti a prezzo pieno, senza quindi interferire con le vendite presso i negozi plurimarca. Significa apertura verso nuovi canali, ma con un’attenzione estrema ad evitare fenomeni di cannibalizzazione; anzi favorendo sinergie che fossero a vantaggio di tutti”.
Fondata nel 1976 a Cardano al Campo, Fazzini rappresenta un modello d’impresa d’avanguardia che coniuga la tradizione manifatturiera del made in Italy e l’innovazione. “Il prodotto Made in Italy con valenza artigianale è oggi meno presente sul mercato, ma la domanda, in determinati target, esiste ancora. Si tratta di non tradire la nostra natura, la nostra offerta merceologica, ma di raggiungere sempre nuove e più idonee location”, continua Fazzini.
Nel quadriennio 2012-2016, il turnover di Fazzini ha registrato un incremento del 71,3%. “Il nostro obiettivo è proseguire il trend positivo attraverso la presenza nei migliori negozi plurimarca in Italia, con o senza corner specifici, e ottenere il presidio del territorio attraverso una ventina di negozi monomarca nei maggiori centri storici e, soprattutto, nei principali centri commerciali del centro nord, sommando, non sottraendo, le nuove iniziative a quelle precedentemente attive. E ancora, a livello internazionale, puntare a presentare la collezione la Perla Home nelle più prestigiose boutique del mondo come già accade, ad esempio, con Harrods”.