Con le macchine per il sottovuoto FoodSaver, Nital S.p.A. distributore esclusivo per l’Italia del brand, lancia con l’hashtag #piùvalorealcibo una nuova campagna advertising per l’anno 2019, che ha lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo al tema di primaria importanza degli sprechi di cibo.
Secondo i dati mondiali sugli sprechi alimentari, in Italia si sprecano oltre 2,2 milioni di tonnellate di cibo in un anno. Ma non lo vediamo. Per rimediare non basta adottare comportamenti più responsabili, come controllare cosa effettivamente manchi nella dispensa prima di fare la spesa (lo fa in media il 65% degli italiani), scrivere una lista di prodotti da comprare prima di recarsi in negozio o al supermercato, tenere sempre sotto controllo le date di scadenza riportate sulle confezioni presenti in dispensa e, qualora superate, provare comunque ad assaggiare i prodotti per vedere se si possono ancora mangiare (lo fa il 52% degli italiani). È invece importante garantire ai cibi una conservazione adeguata che ne preservi la freschezza e il sapore più a lungo.
L’iniziativa di comunicazione si basa su quattro i punti salienti che, partendo dai dati mondiali sugli sprechi alimentari sempre più ingenti e preoccupanti, conducono alla scelta di un prodotto FoodSaver: l’etica, la preservazione, la conservazione dei valori organolettici e un’innovativa pianificazione dell’economia domestica della casa resi possibili dalla conservazione sottovuoto degli alimenti.
La conservazione sottovuoto garantita dalle sigillatrici compatte FoodSaver può davvero dare #piùvalorealcibo che conserviamo nelle nostre dispense, frigoriferi e congelatori. Con sacchetti, contenitori e tappi speciali, le macchine per il sottovuoto alimentare FoodSaver, distribuite in Italia da Nital, svolgono infatti la nobile e pratica funzione di conservare i cibi in modo adeguato e più a lungo (per un tempo fino a cinque volte superiore a quello garantito dai metodi tradizionali), favorendone una piacevole consumazione da parte delle famiglie italiane e limitandone drasticamente gli sprechi.
Limitare gli sprechi di cibo domestico significa dunque risparmiare denaro, assumere una condotta eticamente corretta, mantenere integri i valori nutrizionali e consentire una nuova pianificazione domestica, facilitando la vita di chi è sempre di corsa, per via del troppo lavoro e della famiglia. #piùvalorealcibo significa anche più valore alla propria vita.
Per mettere in atto la campagna pubblicitaria sarà utilizzato un sistema intelligente AD Smart di Sky in grado di veicolare i messaggi promozionali verso le categorie di abbonati potenzialmente più sensibili. La differenziazione automatica per target e area geografica renderà particolarmente efficace lo spot. A supporto dell’AD Smart, sarà posizionato all’interno dei moltissimi punti vendita trattanti il marchio Foodsaver, materiale Pos di campagna in sintonia con l’hashtag #piùvalorealcibo. Inoltre, seguirà una fase in cui 8 food blogger realizzeranno brevi video per mostrare le potenzialità e le molte applicazioni in cucina dei sistemi di sigillatura sottovuoto FoodSaver e proporre soluzioni/ricette utili a evidenziare il concetto che non si tratta più semplicemente di non buttare – e non sarebbe certo poco – ma anche di non accontentarsi mai in cucina.
Gli sprechi in Italia e nel mondo
In Italia
Osservando il fenomeno su scala nazionale, i dati di recente forniti dal Ministero dell’Agricoltura e dall’Università di Bologna che insieme hanno dato vita al progetto Reduce non sono meno preoccupanti: in media, ogni famiglia italiana spreca 84 kg di cibo all’anno, vale a dire circa 37 kg di cibo sprecato per persona. Numeri di questo genere impongono un’attenta riflessione che porti più in fretta possibile a una soluzione. Nuove abitudini e nuove modalità di conservazione, come la conservazione sottovuoto resa possibile dai sistemi di sigillatura domestica FoodSaver, possono ridurre drasticamente gli sprechi alimentari ed economici a livello familiare.
La conferma arriva dal rapporto dell’Osservatorio nazionale Waste Watcher sulle abitudini degli italiani in tema di contenimento degli sprechi di cibo: ogni anno finiscono nella pattumiera della famiglia-tipo italiana ben 145 kg di alimenti non consumati per un valore di 360 euro. Lo stesso studio mette in evidenza come il 75% dello spreco alimentare avvenga proprio in famiglia, cioè nelle nostre abitazioni, quindi nei ristoranti, nelle mense aziendali e domestiche. Dal canto loro, le famiglie italiane sono poco informate in merito alle norme antispreco: l’Osservatorio sottolinea come il 57% degli italiani sia sensibile al tema, mentre il 43% accetta gli sprechi senza preoccuparsene troppo.
È interessante notare come dopo il pane, i cibi che maggiormente si sprecano – stando sempre all’Osservatorio sugli Sprechi Alimentari Waste Watcher – sono la carne e il pollame freschi, il pesce fresco, i formaggi, le verdure, i salumi e gli insaccati. Insomma, gli alimenti che più facilmente finiscono nel carrello della spesa. Conservandoli sottovuoto se ne allungherebbe la vita riducendo probabilmente a zero le probabilità che si deteriorino prima di consumarli.
Non è un caso per esempio che, al bancone salumeria dei supermercati, affettati e salumi in tranci vengano venduti sottovuoto. I sistemi di sigillatura FoodSaver permettono di ricreare il sottovuoto, in sacchetti o in appositi contenitori in plastica, anche dopo aver parzialmente consumato gli affettati. Non solo, gli speciali tappi proposti dalla casa americana consentono di creare il sottovuoto anche in bottiglie di vino e olio.
Nel mondo
Si stima che circa un terzo del cibo prodotto a livello mondiale, passando per la produzione, distribuzione e vendita al dettaglio, fino a giungere sulla tavola del consumatore finale, vada interamente sprecato, per un costo complessivo di oltre mille miliardi di dollari. Un quantitativo che espresso in tonnellate rende ancora di più l’idea: la Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition, lo scorso 5 febbraio 2019, in occasione della Giornata Nazionale contro lo Spreco Alimentare, ha fatto riferimento a 1,3 miliardi di cibo sprecato ogni anno a livello globale, con una tendenza a salire decisamente preoccupante visto che nel 2030 lo spreco supererà i 2 miliardi di tonnellate. Un vero peccato per l’umanità: una parte degli alimenti che sistematicamente viene smaltita come rifiuti basterebbe infatti a sfamare, in un anno, più di 800 milioni di persone.