Le opere ceramiche di Ugo la Pietra realizzate per Manifattura Rometti saranno esposte dal 10 ottobre al 17 novembre 2018, presso la Galleria Fatto ad Arte di Via della Moscova 60, Milano.
La mostra, che si intitola “MITO E MATERIA L’immaginario fantastico di Ugo La Pietra incontra la Manifattura Rometti”, nasce dalla collaborazione avviata nel 2016 tra il Maestro e la storica manifattura umbra, mettendo in risalto tre collezioni che nella Galleria Fatto ad Arte, da sempre luogo di studio ed esposizione dell’alto artigianato artistico, trovano la loro perfetta collocazione. L’evento sarà anche l’occasione per celebrare l’80° compleanno di Ugo La Pietra raccontando l’incontro della creatività del designer con il savoir faire delle ceramiche d’arte Rometti.
Ceramiche Rometti nasce nel 1927 e in più di 90 anni di attività conserva tutt’oggi un modo unico di fare ceramica, seguendo le tecniche della tradizione applicate ad oggetti originali e innovativi. Conta diverse collaborazioni all’attivo: da quelle artistiche, a partire da Corrado Cagli, Dante Baldelli, Leoncillo fino ad arrivare ad Ambrogio Pozzi, a quelle con designer internazionali come Liliane Lijn, Chantal Thomass e Kenzo Takada.
L’impulso nuovo con cui oggi la manifattura lavora è merito di Massimo Monini che ha acquistato e rilanciato l’azienda nel 2010, forte della sua conoscenza del territorio umbro e dell’esperienza in campo internazionale. Due anni fa l’incontro con Ugo La Pietra ha dato vita ad una intensa collaborazione in cui il designer si è messo in gioco lavorando a stretto contatto con Jean Christophe Clair direttore artistico del brand e confrontandosi con il DNA della Rometti, caratterizzato da forme geometriche in cui dialogano, in un elegante alternanza di simmetrie, il bianco e nero, tipico del brand di Umbertide.
Le singole opere hanno dimensioni maggiorate rispetto agli standard conosciuti di Ugo La Pietra, una necessità sorta da un concreto ed efficiente scambio di idee tra lo stile concentrato sul recupero del genius loci del designer milanese e la vocazione internazionale assunta negli ultimi dieci anni della Rometti. Il dialogo tra forme e decori trova in questo connubio di esperienze un nuovo slancio tanto che La Pietra recupera il motivo a chiasmo, già presente nei decori figurativi di Cagli e Dante Baldelli degli anni Trenta, ma lo sottrae da una figurazione narrativa, innestando segni ed incisioni che traggono origine da una cultura spazialista.
Nascono così le tre serie che caratterizzano la nuova collezione artistica della Rometti: i colossali Totem – Celebrante, Offerta e Idolo – espressioni autentiche della sensibilità dell’uomo e artista Ugo La Pietra, prodotti in edizione limitata e numerata, ciascuna di 9 esemplari; una serie di 24 pezzi, vasi, candelabri e contenitori caratterizzati da un estremo rigore formale e cromatico, tutti realizzati a mano, al tornio, senza l’impiego di stampi; infine, le Mani, ovvero il linguaggio irriverente della strada trasferito sulle gestualità contemporanea che con le sue movenze e i suoi tatuaggi e le unghie nere e aguzze, ci restituisce uno spaccato del nostro tempo in una dimensione di elegante tribalità moderna.
Si tratta di oggetti d’uso e decorativi che dimostrano la grande perizia progettuale di Ugo La Pietra nel confrontarsi con una materia viva quale è l’argilla, coniugando la concretezza del materiale con l’astratta tensione delle linee geometriche, la sacralità totemica e il gusto contemporaneo dello street style.
Con un viaggio che dall’Abruzzo regione che ha dato i natali a La Pietra, passando per Umbertide in provincia di Perugia sede delle Ceramiche Rometti, fino a Milano capitale del design, la mostra MITO E MATERIA L’immaginario fantastico di Ugo La Pietra incontra la Manifattura Rometti, a cura di Lorenzo Fiorucci (catalogo edito da Silvana Editoriale), rappresenta una sintesi affascinante del ricco patrimonio culturale e artistico del nostro paese in cui la terra umbra viene plasmata da mani esperte guidate da una mente visionaria che nell’anniversario dei suoi primi 80 anni dimostra una vena creativa intatta, sempre pungente e mai banale.