Amano l’imperfezione, per questo procedono per tentativi – ed errori, naturalmente. Creano innanzitutto oggetti per se stesse, di cui sentono il bisogno; allora li realizzano, senza prendersi troppo sul serio, eppure sono piuttosto confidenti che anche gli altri vogliano le loro stesse cose.
Ma cosa? Una fonte di illuminazione che non faccia semplicemente luce in una stanza, ma crei atmosfera, per esempio.
Parliamo di Catherine Lévy e Sigolène Prébois, in arte Tsé & Tsé Associées, e delle sorprendenti creazioni esposte nell’omonima boutique di Parigi; anche se il termine non rende giustizia a quella che di fatto è un’eclettica, gioiosa, colorata – e, di questi tempi, esplosiva – rassegna di forme e funzioni tutte da scoprire o riscoprire.
Basti pensare al modo in cui il duo di designer si è affacciato sulla scena creativa francese: proponendo i Vases d’Avril (“vasi d’aprile”), né più né meno una collezione di provette da laboratorio promosse a una destinazione d’uso più “poetica”. Uno scandalo, non c’è bisogno di dirlo, perché nei rutilanti anni Novanta un “utensile per fiori” – così venne definita l’idea – era di una semplicità raccapricciante.
Naturale che i Vases d’Avril siano tuttora la creazione favorita di Catherine. Oltre che il prodotto più venduto da Tsé & Tsé Associées, con buona pace delle lungimiranti gallerie di design che l’hanno a tempo debito rifiutato.
Se anche a voi dei “must” importa poco, è molto probabile che girando per la boutique di Parigi qualcosa – qualcosa di assolutamente indefinibile, ovvio – colpisca il vostro personalissimo gusto estetico. Proviamo qui di seguito, e con la photogallery a lato, a darvi qualche spunto.
April Vases
Il “Vaso d’Aprile” è composto da 21 provette collegate tra loro attraverso 20 fermi metallici, che lasciano all’utente libero gioco nel disporre i componenti secondo la forma che più gli aggrada. Da qui, la possibilità di creare anche un “anello di vasi”, semplicemente sganciando una delle provette e collegando tra loro i fermi alle due estremità della catena, o ancora serie di vasi collegati più o meno lunghe.
Cubist Garland
La “Ghirlanda Cubista” – una delicata farandola di cubetti in carta, bianca o colorata – può essere disposta diagonalmente lungo il soffitto, oppure appesa da un angolo all’altro di una parete. Ovunque la si lasci, non mancherà di farsi notare una volta spenta la luce: quando, cioè, i cubi si trasformeranno in altrettante fonti di luce calda e soffusa.
Cornet Lamp
Anche spenta, la “Lampada Cornetto” è un piacere per gli occhi, grazie alla finitura in porcellana bianca – opaca o lucida – o al paralume in alluminio, lasciato al naturale o anodizzato nero, rosa o rosso.
Ventriloquist Clock
Il canto degli uccelli, lo scricchiolio della porta, una voce familiare… o le sirene dispiegate per la città alle prime luci dell’alba? I suoni con cui ci svegliamo possono determinare l’umore per tutto il resto della giornata: il risveglio è un momento tanto delicato quanto decisivo. Per questo, la “Sveglia Ventriloqua” ci permette di registrare i suoni che più ci aggradano e, quindi, decidere che tipo di giorno ci aspetta.