Retail, il B2C si trasforma in P2C: i consumatori pretendono acquisti “su misura”, ecco i 5 consigli degli esperti per soddisfarli

Il settore retail vivrà grandi cambiamenti nel 2024 seguendo sempre più il desiderio dei consumatori che richiedono esperienze d’acquisto sempre più personalizzate. Dall’addio ai cookie di terze parti alla crescita dell’m-commerce attraverso dispositivi mobili, si sviluppano le vendite P2C (personalized-to-consumer) che richiedono analisi dettagliate del bacino clienti anche grazie all’aiuto delle nuove tecnologie.

Gli esperti non hanno dubbi, il mondo del retail è pronto per grandi cambiamenti e il 2024 segnerà il passaggio a un’esperienza d’acquisto sempre più indirizzata verso la personalizzazione. I principali brand retail ed e-commerce hanno deciso di puntare sul trend globale del P2C (personalized-to-consumer) coinvolgendo una gamma sempre più ampia di prodotti come riportato in un recente articolo del portale Retail Dive. Una mano ai venditori può arrivare dal web, si avvicina una rivoluzione per la pubblicità online. Entro la fine di settembre 2024 Google Chrome dirà definitivamente addio ai cookie di terze parti che consentono di tracciare l’attività dell’utente sui vari siti. La loro eliminazione permetterà il passaggio a un modello che preserva maggiormente la privacy degli utenti pur mantenendo la pubblicità, si creeranno gruppi di utenti con interessi simili e gli inserzionisti potranno inviare le proprie campagne pubblicitarie in modo meno invasivo. “Il primo passo per la giusta personalizzazione è ascoltare i propri clienti attraverso un’attenta analisi e una richiesta di feedback. È poi fondamentale una strategia di marketing mirata tenendo come focus principale la qualità del prodotto”, spiega Claudio Honegger, amministratore unico di Richmond Italia, azienda leader nell’organizzazione di eventi B2B che, dal 26 al 28 maggio, organizzerà a Rimini il Richmond Retail business forum appuntamento che intende avvicinare i responsabili dello Sviluppo delle attività di Retail di importanti aziende italiane e i fornitori di prodotti e servizi.

Sono proprio i clienti i primi a chiedere la personalizzazione. Secondo una ricerca riportata da businesswire.com, il 62% dei consumatori si aspetta che i marchi facciano un lavoro migliore in termini di personalizzazione e il 70% tende a spendere di più in brand che offrono una personalizzazione ottimale al punto che, secondo i dati di Verified Market Research, il mercato dei prodotti personalizzati dovrebbe superare i 53 miliardi di dollari entro il 2030 con un tasso di crescita annuale composto del 9,69% dal 2023 al 2030. La personalizzazione avviene sia all’interno dei negozi fisici, sia negli store digitali con un’attenzione particolare all’m-commerce, vale a dire la vendita di prodotti tramite dispositivi mobili, come smartphone e tablet. Secondo Statista il mercato dell’m-commerce in Italia ha raggiunto nel 2023 il valore di 30 miliardi di euro crescendo di 3,6 miliardi di euro rispetto al 2016.

“Nonostante per gli acquisti di alto valore si continui a preferire il pc, l’utilizzo degli smartphone per lo shopping è destinato a crescere. Da una parte gli smartphone sono ormai oggetto di uso quotidiano, dall’altra propongono esperienze d’acquisto sempre più user-friendly grazie ad app intuitive, integrazione coi social media e metodi di pagamento sicuri e veloci”, prosegue Claudio Honegger.

Ecco allora, secondo gli esperti di Richmond Italia i cinque consigli per rendere l’esperienza d’acquisto sempre più personalizzata.

  • Analisi e segmentazione dei clienti: capire esigenze e desideri dei clienti attraverso sondaggi e analisi dei dati di acquisto. A seguire dividere l’utenza in base a caratteristiche comuni come età, interessi, comportamenti di acquisto. Questo permetterà di fornire servizi mirati.
  • Comunicazione one-to-one: attraverso e-mail personalizzate, messaggi di testo, notifiche push e anche contatti telefonici è possibile offrire assistenza o suggerimenti personalizzati.
  • Utilizzo della tecnologia: investire in tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale e l’analisi dei dati può aiutare a automatizzare e migliorare ulteriormente la personalizzazione dei servizi.
  • Servizio clienti eccellente anche post-vendita: un servizio clienti impeccabile è cruciale per un servizio personalizzato. Essere disponibili e veloci anche dopo la vendita aiuta a mantenere i clienti soddisfatti.
  • Raccolta feedback: ricevere costanti feedback dai clienti permette di adattare i servizi di conseguenza. Adattarsi alle esigenze mutevoli aiuta a mantenere un servizio personalizzato efficace nel tempo.

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