Casa Rosas di Nuoro: nuova interpretazione del punto vendita

I cambiamenti negli stili del vivere e dell’abitare che influenza hanno avuto sulle modalità di approcciare gli acquisti legati al mondo della casa?

“Il mercato in questi ultimi decenni è stato scosso sia da macro cambiamenti a livello socio economico che hanno modificato la struttura stessa della popolazione (calo dei matrimoni, famiglie meno numerose…), sia dal mutare degli stili di vita e delle tendenze di gusto (meno attenzione al ricevere, crisi dei materiali preziosi come l’argenteria…).
Di fronte a questi cambiamenti il ruolo di un dettagliante che voglia essere protagonista del mercato deve cambiare, non è più possibile restare dietro al bancone ad aspettare il cliente, dobbiamo andargli incontro, il che significa affrontare il mercato con una strategia realmente imprenditoriale. Un esempio? L’occasione matrimonio: avendo anche una gioielleria, noi incontriamo i futuri sposi nel momento della scelta delle fedi nuziali, da quel momento coltiviamo la loro attenzione, cerchiano, prima di tutto, di trasmettere loro la cultura del bello, introducendoli al fascino del mondo della tavola, alla creatività della cucina, e questo grazie ad uno staff di collaboratori competenti e preparati.

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Creiamo un percorso (di eventi, incontri, informazioni) di cui l’acquisto è solo l’atto finale. Ma il cui punto di partenza è la condivisione di valori culturali che poi accompagneranno la coppia per tutta lo loro vita”.

Da negozianti a imprenditori è questa la sfida?

“Si questa è la vera sfida per noi retailer: ci viene chiesto un salto di qualità, la necessità di essere veri imprenditori, di investire in nuove interpretazioni dal punto vendita.
Il nostro negozio è uno spazio vivo, quasi ogni sera organizziamo un evento, un incontro, un corso di cucina, di pasticceria, ma anche, ad esempio, di fotografia legata al mondo food. Quello a cui noi puntiamo è il coinvolgimento attivo del cliente che diventa lui stesso protagonista del negozio Un esempio? il mese scorso abbiamo organizzato una conferenza sul tema del valore del tempo il buffet finale è stato realizzato dai partecipanti ai nostri corsi di cucina: il cliente si sente così parte attiva del punto vendita, invita gli amici, diventa curioso e attento verso le novità di prodotto, vuole sperimentare.

Area conferenze

Credo che la parola chiave che sintetizza l’atteggiamento nei confronti della clientela sia accoglienza, far sentire chi entra nel punto vendita parte di una esperienza condivisa.
Un altro elemento da valorizzare è il legame con il territorio. Vogliamo che il nostro punto vendita racconti la Sardegna a 360 gradi: i sapori, i profumi, l’arte, la cultura attraverso le emozioni che questa terra sa comunicare.

Proprio per questo interagiamo con il territorio coinvolgendo, ad esempio, produttori e cantine locali nei nostri eventi, creando percorsi food all’interno del punto vendita ma anche uscendo dallo spazio fisico del negozio.

Così a Natale abbiamo organizzato un concerto gospel al Teatro Eliseo di Nuoro con brindisi finale. Ma la manifestazione più importante che organizziamo ogni due anni è sicuramente Magie d’inverno, una grande esposizione che vede coinvolti brand prestigiosi della orologeria, gioielleria, casa, quest’anno si è svolta nell’Antico Mercato, suggerendo anche un percorso per un possibile recupero culturale di questa struttura, ha visto 12.000 presenze ed è stata recensita su molteplici media. Sono operazioni cha danno visibilità e contribuiscono realmente a creare il brand negozio.

Coltivare rapporti con associazioni e istituzioni locali, fare rete con il territorio, mi sento di suggerirlo come fondamentale: possono nascere progetti, idee.
Perché realmente l’importante è non fermarsi mai. Creare un assortimento interessante, innovativo con i brand giusti ma poi saper farlo vivere, il nostro settore si presta realmente con un po’ di fantasia a dare vita a momenti di esperienza, di incontro, da declinare secondo la propria realtà, il proprio territorio. Magari, addirittura uscendo dal negozio fisico (oltre a Magie d’inverno, quest’anno ho in programma di organizzare esposizioni temporanee a Sassari)”.

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Come sintetizzerebbe i punti di forza su cui impostare una strategia vincente?

“La competenza, la formazione continua come la passione, la capacità di fare squadra con i propri dipendenti e la volontà di investire anche in idee sono gli asset di una strategia vincente, supportati dalla convinzione che il proprio impegno avrà un seguito perché le nuove generazioni proseguiranno il cammino intrapreso”.

Come la aziende di produzione e distribuzione possono dare un supporto realmente costruttivo al retail?

“Ecco credo che le aziende possano svolgere un ruolo fondamentale in questo percorso, per lo meno le aziende che sapranno mettersi in gioco supportando le iniziative dei retailer e soprattutto creando occasioni di formazione, di incontro dove sia possibile scambiare idee e opinioni. Sono convinto infatti che in questa fase il confronto sia importante perché può essere realmente un’occasione per lanciare nuovi percorsi di lavoro”.

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