La vetrina vintage che evoca il passato

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Luisa Ferrara, specialista in tecniche e strategie di visual merchandising.
www.luisaferrara.com

Riuscire a evocare sensazioni, e momenti vissuti con piacere attraverso una vetrina, può essere un ottimo strumento per suscitare attenzione. Lo si può fare ricreando un’ambientazione particolare, oppure ispirandosi al mondo favolistico, oppure ancora reinterpretando tempi che appartengono al passato. In queste pagine vi presentiamo una vetrina vintage allestita per lo scorso Natale, ma il tema delle atmosfere retrò può essere affrontato tutto l’anno.

Siamo nel punto vendita Marcello Mariani a Gubbio. La sua peculiarità è quella di utilizzare la vetrina per trasmettere un messaggio emotivo, raccontare un evento o interpretare un particolare stile di vita. Tranne quando il tema scelto lo richiede, difficilmente la vetrina, pur essendo di grandi dimensioni, abbonda di prodotti. Si tratta sempre di esposizioni a tema per le quali vengono selezionati articoli che effettivamente rispecchiano l’argomento.

Anche in questo allestimento si è voluta privilegiare la leggibilità, ricreando un’ambientazione vintage. In effetti da qualche anno si avverte nell’ambito dei consumi una passione per il passato e diversi brand hanno sfruttato questa tendenza. L’ambiente qui riprodotto rispecchia colori, forme e stili di un tempo. È quello di un interno verosimilmente abitato da una famiglia degli anni 60 durante il periodo natalizio: uno spaccato di vita quotidiana che evoca ricordi di vita vissuta.

 

La parte centrale della vetrina interpreta il vintage mood con arredi dai colori pacati e dai disegni geometrici. La cassettiera con le tipiche gambe rivolte verso l’esterno richiama le estetiche del passato ma in chiave contemporanea, così come il pouf, il portaombrelli e il cuscino abbinati. Le bottiglie di profumo, la cornice, la lampada sopra la cassettiera e l’oggettistica posizionati alla base, mi piace pensarli dedicati alla padrona di casa. Si tratta di vasi, centrotavola e candelieri con cui decorerà la casa durante le feste, tutto nei colori pacati panna ed oro. È una donna che ama fantasticare e sul mappamondo ha evidenziato le mete dei suoi sogni. Sulla parete di fondo due grandi orologi: uno a forma di bicicletta e l’altro che riproduce la mitica vespa.

Immaginando il capo famiglia come un uomo d’affari che torna da una giornata di lavoro, ho riprodotto un momento di vita quotidiana. Rientrando a casa deposita cappello, cravatta e ombrello sull’appendiabiti. Lascia in maniera disinvolta la sua cartella sulla poltroncina dove lo attendono le pantofole e un plaid di cashmere per una tranquilla serata di relax. Appoggia guanti e giornale sul tavolo a fianco, dove qualcuno ha lasciato la posta nel portalettere, vicino alle penne con le quali ricambierà gli auguri di Natale appena ricevuti. Un quadro rifinisce la parete, la scritta vintage del portaombrelli fa da titolo alla vetrina e qualche altro oggetto a terra movimenta l’allestimento. La scena si svolge in maniera naturale e realistica e gli oggetti, quasi tutti in vendita (tranne cappello, cravatta e pantofole) raccontano una storia o un momento in cui molti di noi possono riconoscersi.

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