Questo punto vendita è candidato alla selezione italiana del Global Innovator Award 2011 – 2012. Una giuria di esperti decreterà i vincitori italiani che saranno premiati durante un prestigioso evento.
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Aprire la porta di Elite Casa, a Brescia, significa essere accolti con un calore inconsueto, quello che nasce dalla storia di un’ intera famiglia per l’impresa commerciale che è stata avviata 32 anni fa da Guido Corini e dalla moglie Mina Pasotti, e oggi portata avanti anche con i due figli Gian Matteo e Gian Andrea. La storia di Elite casa, raccontata dal “patriarca”, è una di quelle storie tutte italiane, di bella imprenditoria familiare, che forse oggi farebbero fatica a partire e svilupparsi: gli inizi con molte difficoltà , letteralmente in un garage poi trasformato in un negozio accogliente, vicino all’abitazione, in un quartiere residenziale di Brescia, avviato sulla traccia di una intuizione di mercato e nei solchi di una competenza per la cultura della tavola e della cucina che parte dalle radici industriali bresciane, visto che entrambi i capostipiti lavoravano in una azienda di casalinghi. La sede attuale di Elite Casa, dove il negozio si è trasferito negli ultimi sei anni, è ancora nello stesso quartiere, in via Vittorio Veneto in uno zona di grande passaggio, facilmente accessibile anche con le auto. Sono 190 mq di negozio (più 19 mq di magazzino), che hanno vinto negli anni la sfida di far diventare un negozio di quartiere uno dei punti vendita del settore più apprezzato in città , e non solo.
“La nostra formula – spiega Guido Corini – è stato apparentemente un azzardo: proporre, al di fuori dal centro storico, i prodotti più cari e belli del mercato. Ma la carta giocata con convinzione è stata quella di “togliere dall’anonimato il cliente”, accogliere ogni persona che entra nel negozio come un individuo unico, anche con tutto l’orgoglio che dobbiamo avere per il nostro settore, che raccoglie ed esprime arte, artigianato, competenza, storia, energia“. Il motto del negozio, ci spiegano, non a caso è “un atteggiamento di Elite per tutti“, che si traduce nella totale assenza di snobismo nell’accogliere il cliente, perché il successo di un punto vendita “è fatto di quotidinità ”. Sei le vetrine fronte strada del negozio, alla base di un elegante palazzetto degli anni 20, che vengono considerate “sei comunicazioni diverse nello stesso momento“. Vetrine curate ma volutamente non allestite da vetrinisti professionisti, ma dalla stessa famiglia titolare, che nel tempo ha acquisito esperienza e che ha come criterio base quello di conciliare “una certa grazia e nessuna omologazione“. Anche il layout interno è stato studiato “in casa” riutilizzando con creatività e qualche opportuna modifica l’allestimento precedente (progettato dall’arch. Borgonzoni di Bologna), soprattutto ristudiando i percorsi, fondamentali in uno spazio contenuto, che proprio per questo ha il doppio impegno di essere accogliente ma anche esaustivo.
La porta di ingresso ricorda davvero l’entrata in un appartamento vero e proprio: si affaccia su una parete dove su un “tavolo trionfale” viene allestita sempre una singolare ed elegante composizione di “accoglienza”, dedicata solitamente alla grande cristalleria, bella e spettacolare (come Venini, Lalique, St. Louis). Entrando, a destra si accede nella zona di accoglienza e cassa del negozio, dove sono proposti soprattutto gli articoli per la tavola informale, la cucina e il complemento, mentre a sinistra, in uno spazio più piccolo e quieto, che ricorda un po’ l’allestimento di una piccola galleria d’arte, troviamo i grandi marchi del cristallo e della tavola. Ogni 30-40 giorni viene cambiato l’allestimento interno, in modo da valorizzare di volta in volta prodotti diversi, sempre però con un “quid emozionale” che permetta di comunicare il prodotto a partire dagli occhi. Anche nelle vetrine si susseguono allestimenti a tema, o talvolta suggeriti dalle proposte dei brand. Fondamentale è che le vetrine sono sempre aperte, illuminate giorno e notte. I marchi importanti ci sono tutti e anche di più: citiamo Richad Ginori, Lenox, Hermés, Denby, Rosenthal, Villeroy & Boch, Narumi, Portmeion, Sieger,Spode, Versace, J.L. Coquet, P.Deshoulieres, Limoges, Hutscheurenther, e poi per le cristallerie Saint Louis, lalique, Artel , Carl Rotter, St. Lambert, Riedel, Venini, Carlo Moreti Nason&Moretti; e ancora, per i metalli e gli argenti, oltre ad Alessi, Mono, Stelton, WMF; Cesa 1882, Sambonet, Ruffoni, Calderoni, Messulam, Ashanti, Schiavon.
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Non mancano prodotti unici, particolari, ricercati con cura per offrire anche qualcosa di unico alla clientela.
Le liste nozze realizzano ben il 70% del fatturato del negozio, e non a caso sono oggetto di un ampio impegno di innovazione, anche in termini di ampliamento dei servizi offerti: a partire dall’efficienza del sito, che può essere utilizzato e aggiornato da sposi e invitati; ma anche per la possibilità di organizzare nel negozio tutto il proprio matrimonio, ampliando la lista nozze con il viaggio, ma anche ottenendo consulenza e indicazioni per il fotografo, le bomboniere, la musica. Il tutto, con una particolare cura sia per gli sposi sia per il cliente-invitato che entra in negozio per scegliere il regalo per gli sposi. Gli sposi, ad esempio, sono seguiti passo passo e possono ottenere un incontro per valutare la lista anche fuori dall’orario del negozio. Mentre la cucina nel retro del negozio (perfettamente funzionante e utilizzata per corsi di cucina in store) è utile per preparare un caffè, da degustare con l’ospite cliente e valutare con lui il regalo-acquisto. Gli investimenti in comunicazione di Elite Casa sono articolati su più fronti: dalla partecipazione a fiere selezionate dedicate agli sposi e aperte, alla presenza su riviste specializzate e la stampa quotidiana locale. Infine, il packaging: curato, soprattutto in occasione di particolari occasioni, come il Natale, in cui ogni pacchetto regalo viene personalizzato e non è mai uguale all’altro.
In sintesi, specifica il titolare “ogni cliente deve percepire che questo è un negozio molto amato“. Da chi lo gestisce e da chi lo sceglie.
testo di Rossella Conte