Vi presentiamo un progetto elaboratoi da studenti della Scuola del Design del Politecnico di Milano. Si tratta di ipotesi di concept store elaborate nell’ambito del Laboratorio di Sintesi Finale in design degli interni coordinato dai professori Gerosa, Manfredi e Mazzotti.
IL CONCEPT STORE POLVERE di colori, tè e ceramiche
di Luca Dondi, Anastasia Di Lorenzo, Martina Monelli e Angela Puppini
All’interno del parco Biblioteca degli Alberi a Milano, zona di confine tra la modernità di piazza Gae Aulenti e la tradizione del quartiere Isola, è stato pensato il concept store Polvere in cui tre diverse – ma sempre comunicanti – classi merceologiche convivono e dialogano con la clientela.
Il progetto del punto vendita prende il nome di Polvere poiché, dopo aver definito come merceologie proposte colori, tè e oggetti in ceramica, si è individuato come la naturalità e l’elemento organico fossero comuni a tutte e tre le merceologie e perciò si è voluto sottolineare questo aspetto fin da subito attraverso l’insegna dello store. La scelta delle tre classi merceologiche è scaturita a seguito dell’analisi del quartiere Isola in cui è stato rilevato come l’artigianalità, la creatività e l’importanza del prodotto fatto a mano abbiano ancora un profondo valore all’interno del distretto.
L’altro valore fondamentale (che si è poi trasformato proprio nel concept di progetto) è quello della personalizzazione in quanto la persona si trova ad avere ancora un ruolo molto importante nella realtà locale di quartiere. Si è successivamente deciso, però, di suddividere il concetto di personalizzazione all’interno del progetto in tre diverse categorie, sempre in rapporto con quanto analizzato ad Isola: personalizzazione dello spazio, intendendo come il singolo riesca a modificare con pochi gesti lo spazio che lo circonda; personalizzazione del prodotto, poiché ad Isola è ancora forte la richiesta di un oggetto customizzato secondo le proprie esigenze; personalizzazione del servizio, legato alla precedente, perché il concetto di “fatto su misura” rispecchia bene l’identità e lo spirito artigianale che sopravvive nel quartiere.
Una volta assolte e consolidate tali premesse, è nato il progetto vero e proprio di Polvere. L’edificio, su un unico livello e ispirato alle forme dell’architettura giapponese, si presenta come un volume unico, massiccio e dalle geometrie regolari nel quale si inseriscono ampie vetrine e una serie di listelli frangisole in legno che evidenziano gli ingressi e alcune zone peculiari dello store. L’entrata avviene da due ingressi posizionati lungo le due direttrici alle quali il punto vendita è allineato.
Il Negozio dei Colori si presenta come un’area longitudinale caratterizzata da una coppia di pareti nelle cui nicchie vengono esposti i pigmenti e il colore in altri formati. Al centro della sala, invece, sono posizionati una serie di espositori – denominati Testing Area – sopra i quali è possibile provare i colori scelti prima dell’acquisto.
Il nostro concept di personalizzazione è qui declinato in relazione allo spazio attraverso la Post-it Wall: un mosaico di Post-it attaccati l’uno sull’altro che svelano nuove colorazioni garantendo una costante trasformazione dello spazio e fungendo, inoltre, da biglietto da visita grazie a tutte le informazioni relative al negozio riprodotte sul retro.
Il Negozio del Tè si suddivide in due aree: una prima zona espositiva e una seconda dedicata alla consumazione. La prima si caratterizza per la presenza di due banconi in legno di larice che ospitano la Smell Experience, ovvero la possibilità di toccare con mano e scegliere la propria miscela di tè preferita o creare dei mix su misura. L’area di consumazione si ispira alle sale da tè giapponesi e perciò si contraddistingue per una pedana rialzata dal livello del pavimento all’interno della quale sono stati scavati dei fori che diventano delle sedute simulando così la tradizionale cerimonia del tè.
Soffitto e pareti a vetrate sembrano proiettare la sala direttamente nel parco circostante, mentre una serie di listelli in legno ne favoriscono l’atmosfera raccolta.
L’ultimo dei tre negozi, quello della Ceramica, presenta due aree strutturalmente distinte: la prima, collegata all’ingresso, è la zona dedicata all’esposizione che si presenta come un lungo corridoio nel quale gli oggetti ceramici sono presentati utilizzando diversi linguaggi espositivi; la seconda, ricavata in un volume (l’unico) che si discosta dall’architettura regolare dello store, adibita a workshop e attività di laboratorio finalizzate alla personalizzazione del prodotto che vengono programmate settimanalmente.
Proprio come l’area consumazione del Negozio del Tè, l’area workshop è separata dalla zona espositiva da una serie di listelli in legno e si contraddistingue per la presenza di pareti e soffitto vetrati. Un lungo bancone in legno riempie lo spazio e si configura come elemento centrale della personalizzazione del prodotto ceramico. Si caratterizza infatti per il dettaglio tecnico del retro banco con cassetti, mensole estraibili e vano forno per le ceramiche.
Il concetto di polifunzionalità si concretizza anche nelle panche che fungono sia da sedute che da moduli per lo stoccaggio dei prodotti. Fondamentale è l’immagine coordinata che si esprime nel packaging, nei biglietti da visita, ma anche nei vari elementi utilizzati per la comunicazione nel punto vendita (ad esempio nelle presentazioni degli infusi).