Portatrice di un marchio che vede la sua massima rappresentazione nelle borse, l’azienda osa incessantemente nuovi materiali, linee inusuali, proporzioni innovative e contenuti sempre diversi. Attraverso la fantasia Braccialini propone per ogni stagione oltre 25 linee e collezioni innovative costruite con linguaggi e consistenze sempre audaci, utilizzando pelle, velluto, sete o broccati.
Il Gruppo, con un fatturato cresciuto dal 2000 al 2010 di otto volte con una media del 40% annuo, ha aperto prestigiose boutique di proprietà in tutto il mondo ma anche punti vendita mono marca in franchising ed è sempre presente con corner e spazi dedicati all’interno dei maggiori department store.
Braccialini, partendo da Firenze, ha raggiunto i Paesi europei, il Medio Oriente, la Russia, la Cina, la Corea del Sud e il Giappone costruendo un’idea autentica del Made in Italy, irriproducibile e unico.
Lorenzo Braccialini, direttore marketing e comunicazione del Gruppo, ci ha spiegato cosa fa la differenza dello stile italiano nel mondo.
Quali sono i valori forti su cui si basa il concept di stile italiano?
Sono tre i grandi diffusori dello stile italiano nel mondo: la moda, l’arredamento di design e il cibo inteso come prodotti legati al territorio e cucina tradizionale.
Questi tre elementi hanno in comune un forte carattere creativo e sofisticato, ma soprattutto denotano un gusto della vita e del godimento dei suoi piaceri superiore a qualsiasi altra cultura al mondo.
Nella moda, in particolare, queste caratteristiche sono espresse nella maniera più emblematica e Braccialini interpreta tali virtù in modo molto personale, abbinando creatività e colore, traendo ispirazione dalla nostra cultura. Siamo italiani, ma soprattutto siamo fiorentini e la nostra storia è fortemente condizionata dall’epoca rinascimentale, caratterizzata da grande rinnovamento culturale in cui le arti visive svilupparono tutta la loro potenza.
Come è possibile leggerli nelle proposte del vostro brand?
Proprio dal Rinascimento abbiamo appreso e portato avanti un modo di creare tipico dello stile artigianale italiano, che Braccialini con i suoi prodotti ha reso unico. L’abbinamento dei colori e dei fiori per esempio denota ineguagliabile creatività negli accostamenti unita sempre a buongusto. L’elemento decorativo deriva anche dalla bellezza del territorio toscano che ci circonda, da non dimenticare mai.
Gli osservatori esterni riconoscono subito lo stile italiano ma anche noi dobbiamo essere bravi a comunicare, far sapere che siamo un’azienda che detta tendenza come tante imprese italiane nella moda, molto spesso scimmiottate anche da altri Paesi. La diffusione dei nostri prodotti è altissima, esportiamo in oltre 70 Paesi del mondo. E non è un discorso che vale solo per la moda: pensiamo al numero di ristoranti italiani nel mondo. La diffusione delle nostre virtù ha ormai raggiunto ogni parte del globo.
Il legame con la tradizione, con un saper fare che ha radici artigianali, è un elemento fondamentale del Made in Italy: come trasformarlo da elemento nostalgico a spinta verso l”innovazione”?
La moda è comunque un settore artigianale. Anche per il semplice processo di cucitura l’elemento creato è senza dubbi artigianale, anche se parliamo di grandi numeri. La nostra lavorazione è ancora portata avanti da uomini e donne che cuciono, perché non esiste un macchinario che può farlo. La differenza, però, la fa la diffusione del nome, la notorietà che con gli anni si è venuta a creare. Grazie a una profonda capacità di diffusione, l’azienda infatti si è strutturata in tutto il mondo. Il nostro settore di pelletteria a marchio è basato su case che producono il brand e hanno diffusione sul mercato retail sempre con un emblema riconosciuto. La nostra produzione è sistematizzata in outsourcing, ci avvaliamo cioè di aziende esterne che hanno al loro interno una struttura avanzata, designer esclusivi che sviluppano le idee e possiedono tutta la tecnologia necessaria per realizzare prototipi. Ma poi se andiamo a vedere la produzione vera e propria, dobbiamo far notare che avviene in laboratori piccoli. La pelletteria è un settore molto intensivo, per questo le aziende strutturate come la nostra si affidano ai piccoli artigiani. Nella nostra nuova sede di Scandicci non abbiamo un laboratorio di produzione: abbiamo, però, sviluppato un distretto locale tutto localizzato nella zona delle immediate vicinanze. Questo è un aspetto molto importante per Braccialini: la filiera, appunto, riveste un ruolo essenziale nello sviluppo aziendale ma anche per la specializzazione del territorio. E poi possiamo affermare di avere tutti i processi, da monte a valle, a chilometro “quasi zero”, visto che la distanza massima dei nostri siti produttivi dal quartier generale è di 50 km (Santa Croce, Pisa).
I nostri modelli sono una mescolanza di tradizione e innovazione. Il nostro marchio Gherardini, per esempio, ha quasi 150 anni di vita ed è portavoce di borse, cinture, calzature e accessori che hanno fatto la storia. Braccialini in generale vede bene l’evoluzione, il cambiamento, l’evoluzione continua. Le nostre collezioni, dunque, pur legate a un aspetto artigianale tradizionale sono soggette a spinte incessanti di creatività.
Si può parlare di un approccio etico italiano ai mercati?
Tra le fila Braccialini si è sicuramente diffuso un concetto di responsabilità sociale verso le aziende del territorio. L’attenzione all’aspetto sociale e ambientale è forte in tutte le fasi della nostra filiera, dalla produzione alla vendita. Motivo d’orgoglio, inoltre, è la nostra nuova sede di Scandicci, situata proprio nel cuore del distretto manifatturiero del settore pelle e per la quale abbiamo pensato primariamente al risparmio energetico: costruita a basso impatto ambientale, segue le regole orientali del Feng Shui con disposizioni armoniche degli spazi anche negli interni. Qui abbiamo pensato di installare anche impianti a fonti rinnovabili: pannelli fotovoltaici e solari termici assicurano elettricità e acqua calda. Molto scenografica, infine, la parete verde con giardino verticale creata proprio sulla facciata principale.
Abbiamo pensato anche all’aspetto umano: dato che ci siamo trasferiti da Pontassieve a Scandicci, ci siamo presi l’impegno di trasportare i nostri dipendenti sul luogo di lavoro a nostre spese e con i nostri mezzi ogni giorno.
Il nostro approccio etico è forse rappresentato in modo più esemplare dall’acquisizione di uno dei nostri marchi, Amazon Life, attraverso il quale produciamo accessori e borse realizzati con materiali ecologici o riciclati mentre manteniamo attraverso questo progetto famiglie di indios nelle zone in cui si produce il caucciù.