È nell’elegante piazza Meda che Mauro Lorenzi ha appena aperto la sua prima bottega Lorenzi Milano, evoluzione della G. Lorenzi, marchio e negozio di coltelleria che ha scritto le pagine della storia di una delle vie più famose al mondo.
Mauro Lorenzi rappresenta la quarta generazione della famiglia Lorenzi, che nel 1929 aprì la storica coltelleria G.Lorenzi di via Montenapoleone. Un luogo punto di riferimento per tutti i milanesi e una tappa imperdibile per l’affezionata clientela internazionale. Il negozio divenne ben presto noto per una selezione ricercata e preziosa di prodotti di alta manifattura che si mostrano ai passanti e ai clienti sistemati con ordine quasi maniacale nelle scaffalature in legno alte fino al soffitto.
Quando nel febbraio del 2014 venne presa la decisione di chiudere la storica bottega, congelando definitivamente il marchio G. Lorenzi, Mauro Lorenzi decise di portare avanti ciò che per generazioni era stata l’arte della sua famiglia e di sviluppare quel know-how col marchio Lorenzi Milano. Trasferisce così la produzione nell’ex fabbrica di Richard Ginori in via Morimondo, continuando a servire la storica clientela.
Il 2019 segna finalmente l’apertura della sua prima bottega, che si trova in pieno centro a Milano, nello storico Palazzo Bolchini in piazza Meda, luogo di eleganti architetture d’epoca al cui centro capeggia il famoso disco bronzeo di Arnaldo Pomodoro.
Il progetto di ristrutturazione della location è stato curato dall’architetto Filippo Dini che ha voluto mantenere la stessa anima della storica bottega di via Montenapoleone interpretandola con una visione contemporanea.
È attraverso la selezione dei materiali che ha così raccontato le origini della famiglia: il marmo Verde Alpi il cui colore ricorda le valli del Trentino, terra d’origine di Giovanni, e il Ceppo di Grè ricavato dall’ultima cava attiva al mondo che si trova proprio in Lombardia, l’altro luogo simbolo della famiglia. All’interno dello spazio inoltre sono stati riportati alla luce gli stucchi originali applicati agli alti soffitti tipici dell’architettura milanese degli anni ‘30.