Accanto a una diminuzione dei visitatori italiani (soprattutto delle regioni del centro-sud, complici anche i disagi nei trasporti) va segnalata una sostanziale tenuta di quelli esteri, con un incremento soprattutto di quelli provenienti da Russia, India e Americhe.
Un Macef dunque specchio di un clima di attesa che sembra frenare gli investimenti, anche se c’è chi, comunque, vuole guardare avanti, come hanno dimostrato anche gli espositori presenti. Colore, sostenibilità , ricerca di nuovi materiali, funzioni sono infatti le parole d’ordine di questa edizione. Ed ecco allora che in cucina, un settore che anche sulla spinta dei media risulta particolarmente vivace, fanno da filo conduttore l’attenzione alla qualità degli strumenti, ma anche la capacità di interpretare differenti stili del cucinare.
Anche la tavola vuole rispondere alle esigenze di un consumatore attento alle mode. Cerca percorsi giovani e freschi senza rinunciare al fascino dell’eleganza, interpreta i trend colore con decori ispirati alla natura, si arricchisce di complementi colorati, interpreta con creatività nuove occasioni di vendita e di fruizione (la Pasqua, il caffè, i bimbi…). Creatività , innovazione, funzionalità , ma anche attenzione all’estetica: il bello protagonista dell’abitare per creare atmosfere piacevoli in cui la parola d’ordine sia wellness, in cui proposte smart affianchino dettagli preziosi e geniali.
Un Macef che vuole essere un invito agli operatori del settore a continuare a cercare nuovi percorsi, a guardare avanti.