La ristrutturazione del nuovo store milanese di Villeroy&Boch, in linea con il nuovo format corporate aziendale ha permesso di estendere la superficie espositiva offrendo la possibilità di interpretare i differenti mondi Villeroy&Boch.
Con Pierluigi Sgarabotto, amministratore delegato Villeroy&Boch Italia, abbiamo approfondito i concept del nuovo format: “la possibilità di avere a disposizione una superficie più ampia e razionale ci consentirà di esprimere meglio il concept di brand lifestyle, presentando proposte coerenti che interpretano il living a 360 gradi. Il layout così come l’impianto illuminotecnico sono impostati in modo da evidenziare la centralità del prodotto (un concept espositivo mutuato dall’accessorio moda), valorizzandone così le caratteristiche. In questo modo vogliamo interpretare le nuove modalità di acquisto che vedono concentrare l’attenzione del consumatore sempre più sui valori intrinsechi della proposta“.
Secondo voi, quale deve essere l’obiettivo di un flagship store?
“Sicuramente l’obiettivo primario è dare visibilità al brand. Per questo Villeroy&Boch sta aprendo punti vendita diretti in molti mercati internazionali, la cui mission è proprio far nascere il desiderio, la richiesta dei nostri prodotti, quindi supportare i nostri clienti retailer. Suggerendo nuove modalità di esposizione e di vendita vogliamo stimolare i dettaglianti a riavvicinarsi alle esigenze e ai desideri del consumatore di oggi. Il flag è infatti inteso da Villeroy&Boch proprio come uno strumento di marketing diretto: attraverso lo store si vuole lanciare percorsi innovati di concetti e di idee, contestualizzando ad esempio la proposta nell’ambito del lifestyle, per comunicare un’immagine del tableware come protagonista del vivere attuale”.
Perché la scelta dell’Italia e in particolare di Milano per una delle prime presentazioni dei nuovi concept store?
“L’Italia è per V&B uno dei mercati di riferimento. In particolare Milano è un centro riconosciuto a livello internazionale per il lifestyle e per il design; inoltre nel 2015 ospiterà Expo, un’occasione importante per dare visibilità allo store“.
Quindi pensate al punto vendita non solo come a uno spazio espositivo ma anche esperienziale e un luogo di eventi?
“Sicuramente il progetto prevede dal 2015 di far vivere il punto vendita attraverso numerosi appuntamenti, per questo stiamo attivando sinergie con aziende italiane di alto livello. E devo dire che stiamo trovando grande disponibilità da parte di prestigiosi marchi che evidentemente credono nel valore di una collaborazione con un brand internazionale come il nostro“.