Le nuove collezioni Trevira guardano con interesse al settore residenziale volendo rispondere a quel desiderio di sostenibilià , durata, alta qualità , estetica che caratterizza i più attuali trend della domesticità .
La pandemia e il conseguente lockdown hanno inciso sul concetto di abitare. Il maggior tempo trascorso fra le pareti domestiche ha portato a guardare con più attenzione a valori come la qualità e la funzionalità delle proposte dell’interior. Una riflessione che ha influito sulle strategie dei brand.
Ecco allora, ad esempio, la scelta del marchio tedesco di puntare su una gamma di colori discreti, vicini alla natura.
Altro tema irrinunciabile è poi l’attenzione alla sostenibilità che il brand interpreta secondo differenti aprocci, tra cui il riciclo degli scarti di produzione. L’azienda, infatti, utilizza il pet della casa madre Indorama Ventures, uno dei più importanti produttori di materiale riciclato da bottiglie in pet: i trucioli delle bottiglie vengono trasformati in filati che vengono poi utilizzati nei settori automobilistico dell’abbigliamento e del tessile casa. Per garantire l’attenzione su proposte realmente rispettose dell’ambiente sono stai lanciati due marchi. Trevira CS eco, identifica fibre e filati che coniugano le due proprietà dell’efficacia antifiamma e della sostenibilità .
Con questo marchio, Trevira offre prodotti che nascono da differenti procedimenti di riciclo: pre-consumo (ovvero un processo di produzione che utilizza materiali residui) e post consumo (filati prodotti a partire da PET di bottiglie riciclate). Il marchio Trevira CS eco è assegnato a tessuti che consistono per almeno il 50% di fibre riciclate. Trevira Sinfineco è invece per i tessuti che contengono prodotti Trevira sostenibili, creati attraverso il riciclaggio pre-consumo, o realizzati con biopolimeri prodotti da zucchero vegetali (derivati da barbabietola da zucchero, canna da zucchero e mais) che subiscono un processo di fermentazione.