I pilastri su cui si regge la nuova strategia sono dieci:
1. L’accelerazione del processo di internazionalizzazione sui mercati di prossimità (Germania, Austria, Svizzera, Spagna, Nord ed Est Europa);
2. La penetrazione sui mercati emergenti avanzati (Cina e Brasile);
3. Il rafforzamento della presenza del Gruppo nel mercato statunitense, primo mercato al mondo, capitalizzando l’ultra-decennale esperienza Mascioni nel private labelling in tale area;
4. La progressiva specializzazione e maggiore indipendenza delle tre unità di business strategiche (Zucchi, Bassetti e Mascioni);
5. La chiara diversificazione e caratterizzazione delle marche, Zucchi Home Fashion (nel segmento premium-luxury) e Bassetti Home Innovation (nel segmento medium-high con un posizionamento più “democratico”);
6. La selezione dei canali distributivi in funzione del peso, della capillarità, del potenziale di sviluppo, delle prospettive di redditività e della capacita di generare cassa;
7. La profonda revisione dei format Retail monomarca che verrà declinato sia sui punti vendita già esistenti nei prossimi tre anni sia in nuovi mercati e territori in funzione di un’attenta analisi di geo-marketing;
8. Il processo di razionalizzazione della pianificazione commerciale, delle attività produttive e della Supply Chain per ottimizzare la gestione dei magazzini e diminuire il time to market migliorando il servizio ai clienti;
9. Una forte spinta all’innovazione di processo e di prodotto per consentire di ritrovare volumi, redditività e capacità di generare cassa con la gestione operativa;
10. Un importante ritorno in comunicazione con un nuovo e più efficace approccio al media- mix.
Ma quanto di tutto ciò è stato portato a compimento? Risponde Carradori: «Tanto, per lo sforzo messo in campo in tutto questo tempo con le sole nostre possibilità. Iniziando dal mercato domestico. I dati Sita a valore sull’anno mobile al 31 ottobre 2013 indicano un -6,7%, mentre le nostre vendite nette al 31 dicembre mostrano un -5,6% e quindi evidenziano una performance migliore di quella del mercato, soprattutto se si considera che i mesi di novembre e dicembre, generalmente i più performanti dell’anno, nel 2013 hanno sofferto ancor più di quanto le già pessimistiche aspettative lasciavano intravedere solo sei mesi fa. Sotto il profilo delle risorse finanziarie va evidenziato che parte dell’aumento di capitale in opzione di 20 milioni di euro, appena eseguito, è destinato a sostegno della politica degli investimenti. Non solo. A questo si aggiunge, dal punto di vista del rafforzamento patrimoniale, la parte di aumento di capitale riservata alle banche forte di altri cinque milioni, convertiti dal debito al capitale, con il conseguente stralcio del debito consolidato di ulteriori dieci milioni di euro, determinando così un provento finanziario non ricorrente. Una situazione d’inizio anno certamente non comune alla maggior parte degli operatori del settore. Però questo è il risultato delle operazioni finanziarie più recenti. Tutto quello che abbiamo portato a compimento nei mesi precedenti, e non è poco, si è poggiato solo ed esclusivamente sulle risorse aziendali. Ad aprile 2013 abbiamo cominciato con l’apertura del primo official store Zucchi Home Fashion a Milano, in Via Cherubini. In agosto, a Shangai, abbiamo inaugurato una show room da 300 metri quadrati sempre sotto il brand Zucchi Home Fashion, un’apertura che ha suscitato grande interesse in Cina tra i rappresentanti dei maggiori department store del paese. Poi negli Usa, in occasione della Market Week autunnale e in concomitanza con la presentazione del progetto Diesel Home nelle show room di Moroso, Foscarini e Scavolini a Soho, per aprire una show room di Gruppo da 500 metri quadri sulla 5a Strada, a seguire ritorno in Italia per l’apertura di settembre del nuovo Concept Store Bassetti Home Innovation di 200 metri quadri a Milano in C.so Buenos Aires. Di nuovo all’estero a ottobre, in Sudamerica questa volta, per aprire tre flagship store Zucchi Home Fashion in Brasile, due a San Paolo ed uno a Brasilia (ai quali seguirà quello di Rio de Janerio nel mese di aprile 2014, ndr). Infine, novembre e dicembre ancora a Milano per due flagship store Zucchi Home Fashion a Milano di 200 metri quadrati in Via Solferino e di 500 metri quadrati in Corso Genova. A tutto ciò aggiungiamo la firma nel mese di novembre per una nuova partnership con il distributore cinese Luolai (quotato alla Borsa di Shenzen), che coinvolge sia la marca Zucchi che la marca Bassetti e che prevede il passaggio dagli attuali 48 punti vendita a 180 nei prossimi 5 anni. Peraltro, in febbraio, verrà inaugurata a Shanghai una show room Bassetti Home Innovation di 250 metri quadri. Un calendario che non trova pari riscontro in strutture ben più abituate della nostra a operare sul piano mondiale. Ma noi dobbiamo ancora aggiungere i progressi e il lavoro compiuto sul piano aziendale e sul mercato interno: mentre aprivamo nuovi spazi di vendita, abbiamo lavorato al dimezzamento programmato in due anni del magazzino, obiettivo che abbiamo raggiunto, e completato il nuovo management con dirigenti giovani e di assoluto valore come Annalisa Tani, nuova direttrice creativa e sviluppo prodotto (esperienze in Habitat/Ikea, Armani, Versace Home Collection & licensee ed Esselunga, ndr) e Monica Malabarba, nuova retail manager (ex Max Mara, Dainese, Natuzzi e altri, ndr)».