Il domani che parla le lingue del mondo
È vero che l’attività di retail si è concentrata in questo decennio soprattutto sul territorio nazionale, ciò non toglie però che la collocazione del brand Bellora in Europa è già solida. Francia e Germania già apprezzano particolarmente il marchio e da questo ideale trampolino di lancio si parte per progettare il futuro prossimo venturo. «Col nostro socio Himatsingka – prosegue Giuseppe Bellora – abbiamo già scritto i passi che dovremo compiere e l’obiettivo è chiaro: fare di Bellora un brand retail di valore mondiale nell’ambito dell’home fashion. Il programma di aperture è ambizioso: 200 shop in shop in tre anni egualmente distribuiti negli Usa e in Cina per raddoppiare il fatturato nello stesso periodo (oggi è a 13 milioni di euro, ndr). Bellora sarà un home brand senza mediazioni e alla professione di manager retailing dovremo affiancare anche una grande capacità di style management: per ottenere ciò il lavoro di squadra e di rete sarà sempre più importante, anche perché non dobbiamo dimenticare che tutte le nostre produzioni sono e restano rigorosamente italiane (non a caso la tracciabilità nel nostro comparto l’abbiamo introdotta noi) e questa è una condizione indispensabile per poter parlare al mondo di uno stile italiano di alta qualità. Tuttavia dovremo essere flessibili e rapidissimi nel cogliere le indicazioni e magari adattare alle varie realtà – anche perché in buona parte sconosciute – il profilo delle nostre proposte, ma non ho particolari timori in questo senso. La cultura manifatturiera ha permesso la rinascita di questo Paese dalle macerie della guerra e quindi va guardata con tutto il rispetto possibile, ma in una nuova dimensione del lavoro può lasciare tracce di rigidità che sono deleterie. Credo che la palestra di questi anni ci abbia posto in una condizione favorevole anche da questo punto di vista, quindi posso azzardare un certo ottimismo. Sicuramente nella nostra azienda si parlerà sempre meno italiano, dobbiamo imparare un linguaggio internazionale – non solo l’inglese. – Non è un caso che per aiutarci da questo punto di vista ho preferito scegliere un direttore commerciale d’esperienza internazionale: è un tedesco, Dag Liebetrau, e parla cinque lingue».
Una collezione autentica bandiera di una concezione stilistica
Del resto la collezione Bellora non è più semplicemente un aggregato raffinato di creazioni tessile ma un vero e proprio sistema d’arredamento tessile con un profilo stilistico ben definito. Bellora non è una griffe ma il suo stile, in termini di riconoscibilità e di capacità di vestire ogni momento e ogni occasione dell’anno, può essere facilmente paragonato ai grandi nomi della moda Made in Italy.
La concezione di stile di Bellora parla di colore e toni naturali, fantasie e tinte unite che si sposano con le tendenze moda. La ricerca stilistica, forte di una continuità percepibile negli anni, ha costruito un vero e proprio modo di vivere: un mondo riferibile a un’eleganza discreta e senza tempo. Questo “mood” non si è mai modificato o stravolto, ma intelligentemente integrato: nel 2011 è arrivata la prima collezione invernale e negli ultimi anni sono stati inseriti prodotti in puro lino mano morbidissima, misto lino effetto cachemire, lino e misto lino delavati. Ciò non ha mai stravolto il punto stilistico qualificante ma anzi è riuscito a esaltarne il valore in una complessiva ed evidente modernità espressiva. Tutto ciò mantenendo vivo e stimolante il riferimento alla tradizione tessile più raffinata: quella “biancheria bianca” di estrema qualità che ancora, soprattutto all’estero è la massima espressione del vestito per la casa. Per questo la celebrazione dei centrotrent’anni ha visto la presentazione della Luxury Collection, una collezione completamente made in Italy che reinterpreta il valore della tradizione, attingendo alla cultura e alla sapiente conoscenza della lavorazione delle fibre e dei tessuti naturali. Luxury Collection è un concentrato di estremo pregio e di ricercata eleganza, quel modo di essere caro a Bellora: mai appariscente, ma svelato in ogni dettaglio, nelle finiture, nelle lavorazioni, nell’altissima qualità dei tessuti.