Mostra Come nell’amore: Galleria ADD-art, Spoleto, aperta fino al 15 marzo 2015.
Dopo un percorso nell’arte povera e concettuale Valeria Scuteri approda alla Fiber Art, scegliendo di utilizzare dei procedimenti tessili che fino a quel momento erano rimasti marginali nella sua attività artistica, intesi come linguaggio femminile, umile e ordinario, che reca con sé un ‘fare’ operoso delle mani, definito dall’artista come: “tessere fili di pace”. Per opporsi degrado sociale e spirituale l’artista cerca un riscatto nelle cose quotidiane che con la loro bellezza migliorano la qualità della vita: dapprima intreccia fili di lana e di cotone, nastri di passamaneria con rinforzo di fili metallici usati come sostegno, poi privilegia il filo metallico di alluminio e di rame che da supporto diventa la materia prima dei suoi lavori. L’abito femminile e i suoi accessori sono il soggetto di molte installazioni per il loro immediato contenuto simbolico e assumono su di sé l’intero racconto. Realizza dei capi femminili lavorati con filo di ferro e filo di rame di diversi colori, per testimoniare la storia di un’esistenza femminile: sandali che rappresentano il cammino percorso o da percorrere, borse come contenitori intimi e segreti della personalità, cappellini come immagine della civetteria. Gli abiti assumo l’aspetto di una narrazione: ‘Abitococonchiglia. Il mare nella rete’ racconta la sua storia nella forma gonfia e avvolgente di un guscio marino intessuto con filo argenteo; ‘Abitoulivo. Il tempo non cancella le tracce’, utilizza un il filo di ferro arrugginito e scurito per evocare nel suo intreccio il tronco contorto della pianta; ‘Abitoficodindia. Dignità’ rappresenta le fasi dell’esistenza con una stratificazione di nervature intrecciate che racchiudono al proprio interno tre altri abiti, simbolo delle tre età della vita. ‘Tra mitologia e logos’ è invece una complessa composizione di simboli e riferimenti all’arte classica e alla Magna Grecia che vuole essere un omaggio alla sua terra natia.
In mostra si possono ammirare gli ultimi lavori che assumono l’aspetto di sculture a tutto tondo, vere e proprie statue tessute, come: ‘Innamorati’, dove l’abbraccio dei due personaggi, se osservato di profilo, per un interessante gioco ottico si fonde in un unico corpo. Ma anche nel piccolo formato il rigore della ricerca espressiva di Valeria Scuteri raggiunge livelli di intensa poesia, come nelle piccole sculture della serie ‘Rondini’, di diverse dimensioni, che l’artista continua ‘in progress’ da diversi anni. (Renata Pompas)