Biancheria da letto, arredo living e cucina con i nomi della zona Brera cuore pulsante dell’arte milanese, sono i protagonisti della nuova linea tessile di Cotonificio Zambaiti, azienda leader nella produzione di biancheria per la casa, che ha chiesto a Paola Marella, architetto e designer, icona di stile e volto noto di seguitissimi programmi di successo, di disegnare un’intera collezione casa.
Casa Metropolitana è una linea contemporanea che coniuga la creatività di Paola Marella con la passione per la qualità insita nella tradizione italiana dello spirito Made in Italy di Cotonificio Zambaiti e propone un’offerta di prodotti versatili in pregiato percalle 100% puro cotone BCI composta da lenzuola, copripiumini, trapunte, quilt, oltre a plaid con cuscini decorativi e tessile cucina completi, pensati per essere non solo belli ma anche estremamente funzionali, come tovaglie, runner e set americani con trattamento anti macchia.
“La collezione – racconta Paola Marella – nasce dalla mia passione per le cementine, le piastrelle di cemento decorato nate in Italia alla fine dell’Ottocento che hanno fatto la storia dei rivestimenti per pavimenti anticipando di qualche decennio alcuni elementi della pop art. Ho così pensato ad una collezione tessile, in puro cotone, per la camera da letto, per la tavola e la cucina capace di reinterpretare, attualizzandolo, il fascino di quelle indimenticabili piastrelle! Veri e propri elementi d’arredo che giocano con pattern e colori capaci di inserirsi in qualsiasi ambiente e di essere apprezzati sia dagli amanti dello stile vintage sia da chi predilige lo stile contemporaneo“.
Il mood a tema cementine ottocentesche è proposto per camera da letto, cucina e zona living, con un design minimal e un’eleganza sofisticata, con palette colori dai caldi toni autunnali. Mattone, tiziano, bosco, ocra e la contemporaneità di tortora, grigio e avio sono sapientemente abbinati in armonia con giochi geometrici.
Brera, Borgonuovo, Bigli, Fiori Chiari, Fiori Oscuri, Carpoforo, Carmine, Ciovassino, Solferino, Tivoli e Pontaccio sono i nomi delle diverse creazioni tessili e ovviamente riprendono i vicoli iconici del Brera Design District. La nota zona milanese che è stata meta di artisti per secoli, e che anche oggi affascina i visitatori per la presenza di importanti testimonianze e l’inconfondibile indole bohémienne e romantica. “Un quartiere dallo charme senza tempo dove si respira storia e cultura, dove l’arte dialoga con il design e la moda. Un luogo capace di guardare sempre al futuro mantenendo inalterato il suo eterno fascino“. – ha sottolineato la designer.
In questo progetto grande attenzione è riservata anche alla sostenibilità: le trapunte hanno l’imbottitura in PET riciclato e i pack sono rigorosamente plastic-free e riutilizzabili. Tutte le stampe digitali sono realizzate con coloranti ecocompatibili e atossici certificati Oekotex per un riposo salutare a contatto con la pelle.
“Ho accettato con entusiasmo la proposta del Cotonificio Zambaiti di creare una collezione di biancheria per la casa non solo perché è una delle maggiori realtà italiane operanti nel settore tessile ma perché, come me, crede nei valori del Made in Italy, nella capacità dei nostri artigiani di creare prodotti di alta qualità, esteticamente belli ed ecosostenibili” – ha dichiarato la designer – “Ho sempre avuto una passione per il tessile perché i tessuti d’arredo sono tra i protagonisti delle nostre case, ne definiscono lo stile e ci consentono di cambiare l’atmosfera dei nostri ambienti senza eccessivi investimenti!”
“É un vero piacere collaborare con Paola Marella, oltre ad essere una seria e competente professionista amante da sempre del mondo casa, ha da subito mostrato grande interesse per la realtà industriale di Cotonificio Zambaiti” – continua Angelo Zambaiti AD dell’omonima azienda – “la collezione di biancheria per la casa nasce quindi dalla nostra realtà aziendale italiana, che dà lavoro a centinaia di persone tra dipendenti e collaboratori dell’indotto e che opera nel settore da oltre cinquant’anni, che ha messo a disposizione di Paola Marella una capacità industriale unica sul panorama nazionale oltre alle sapienti mani dei suoi artigiani.
Con una capacità produttiva giornaliera di 150.000m2 di tessuto, Cotonificio Zambaiti si attesta come top player del mercato tessile per la casa. È facile immaginare come l’azienda, avendo un consumo di energia (circa 3.000.000 kwh annui) e gas importante (circa 200.000m3 mensili), stia attraversando un momento contingente di crescita dei costi energetici, nell’ultimo mese con un incremento di ben 7 volte rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il nostro sforzo è vivo e costante, come si vede nell’impegno profuso anche in questo nuovo progetto, nonostante la situazione contingente non stia rendendo le cose per nulla facili.” conclude l’AD di Cotonificio.
COTONIFICIO ZAMBAITI
Cotonificio Zambaiti, è un’azienda attenta da sempre al miglioramento del rispetto dell’ambiente, della salute e del benessere delle persone e che investe in un futuro migliore per le nuove generazioni, con il coinvolgimento anche in progetti di interesse sociale come la collaborazione con le Accademie di Belle Arti. La verticalizzazione del ciclo produttivo: dalla preparazione del tessuto con lavaggio della tela greggia, candeggio, asciugatura e stabilizzazione, alla preparazione del tessuto per tintura o stampa, consentono il controllo totale della filiera del prodotto. Il reparto di nobilitazione dei tessuti del Cotonificio Zambaiti, oltre a macchinari per la stampa di tipo tradizionale, vanta anche macchinari da stampa digitale di ultima generazione che producono sia con coloranti a pigmento che reattivi, raggiungendo così colorazioni più vive e resistenti ai lavaggi. Il finissaggio è poi l’ulteriore passaggio prima di procedere al controllo qualità dei tessuti effettuato nel reparto specole, per poi passare al taglio, trapuntatura e confezionamento di articoli finiti di biancheria per la casa, che vengono imbustati e immagazzinati nel centro logistico che provvede alle spedizioni ai clienti sia del dettaglio che della grande distribuzione. Fiore all’occhiello del sito produttivo bergamasco è poi il processo circolare per il recupero degli scarti di lavorazione del trapuntificio. Un imponente macchinario produce morbida ovatta da PET riciclato e cotone con cui vengono imbottiti piumini e trapunte. L’impianto è in grado di riciclare in un anno un quantitativo corrispondente a 250 tonnellate di plastica. Da tempo l’azienda ha intrapreso un percorso verso sostenibilità e indipendenza energetica, con conseguente riduzione delle emissioni degli impianti come la riqualificazione della centrale termica -che porterà ad una riduzione di consumo di gas di circa il 18% e una riduzione di circa 1000 tonnellate annue di CO2- e il nuovo impianto di lavaggio, in fase di installazione, che contribuirà alla riduzione di consumo idrico di circa il 70% nello specifico processo. Ma il progetto maggior degno di nota è la costruzione dell’impianto solare fotovoltaico attivato di recente con una capacità di 1.200.000 KWh, che consente una riduzione di circa il 40% di dipendenza dalla rete nazionale.