L’occasione fa la tavola

Tessuti naturali… per la maggiore

In linea di massima i tessuti impiegati nei servizi da tavola sono sempre di origine naturale. Ciò avviene perché sono più facilmente lavabili anche ad alte temperature, ma anche perché tendenzialmente abbastanza pesanti da evitare pieghe sul piano del tavolo, facilitarne la caduta laterale “a piombo” e garantire una buona assorbenza dei liquidi che incidentalmente si possono versare. Il tessuto più classico e tradizionale per la tovaglia è la fiandra, una volta solo in lino e oggi anche in cotone pettinato. Il suo nome deriva ovviamente dalla regione belga delle Fiandre, dove, storicamente, è nato questo tipo di tessuto attorno al XVI secolo. È in genere bianca o in tinte pastello e viene disegnata a telaio grazie alla lavorazione jacquard – realizzabile sia a capo, sia in continuo – che crea il decoro attraverso l’alternanza dell’effetto lucido – opaco per effetto dell’incrocio di trama e ordito. La semplice tela di lino è usatissima sia nelle tinte unite, anche vivaci, oppure in bianco come base ottimale e raffinata per decorazioni con pizzi o ricami: questi ultimi fatti a mano o a macchina. Meno impegnative ma incredibilmente variate, creative e divertenti le tovaglie jacquard e stampate a capo su raso di cotone o jacquard con motivi decorativi delle dimensioni più svariate. Queste sono molto utilizzate oggi per tavoli riccamente vestiti – detto alla francese “habillé” – che rappresentano un elemento completo d’arredamento durante tutto l’arco della giornata e non solo nell’occasione conviviale. I servizi per tutti i giorni sono invece quasi sempre in cotone. Tipici quelli a quadretti modello osteria o a riquadri più grandi con evidenti richiami “country”; oppure stampati, con motivi di fiori, frutta e infinite altre fantasie.

Non va neppure dimenticato il capitolo dei servizi detti “all’americana”: si tratta cioè di tovagliette di varie forme – molto diffuse la forma rettangolare di cm 35×50 circa oppure ovale, realizzate in vari tessuti e con varie tecniche (paglia, tessuti imbottititi, tessuti metallici , gomme, eccetera) che segnano il posto di ogni commensale, o i più recenti “runner” o “vis-a-vis”, strisce che messe a “cavallo” del tavolo apparecchiano per due persone, messe, appunto, di fronte. Queste soluzioni vengono spesso adottate per lasciare a vista un tavolo particolarmente bello o di design: hanno le stesse funzioni della tovaglia di proteggere il tavolo dalle macchie, dal calore, di garantire l’igiene dei pasti e decorare con fantasia il luogo dei pranzi. L’ultima generazione delle tovaglie per uso quotidiano sono quelle plastificate e trattate antimacchia permanente; si possono acquistare anche a metraggio adattandole con poca spesa al proprio tavolo; perfette per le terrazze e i giardini e comodissime da pulire. Vale però una buona regola: state comunque attenti a non rovesciare il classico bicchiere, o peggio la bottiglia intera, il liquido scorrerà velocissimo verso i vestiti dei convitati.

Prezzi diversissimi

Stabilire fasce di prezzo per tovaglia è davvero esercizio complicato talmente vasta e differenziata è l’offerta. Ci proviamo innanzitutto definendo una dimensione media da otto persone rettangolare, cioè una tovaglia mediamente da 220/230×160 centimetri e una qualità di partenza medio-fine. Date queste dimensioni e classe qualitativa possiamo dire che il capo stampato – con tovaglioli – può avere un prezzo che parte dai 50/60 euro a salire; quella classica tinta unita con orlo a giorno può partire dai 100/110 euro, sempre compresi i tovaglioli. Poi ci sono quelle più complesse: una tovaglia in buon cotone a lavorazione jacquard – ma senza i tovaglioli, può partire da una classe di costo attorno ai 150/160 euro, più o meno la stessa cifra da investire – di partenza – per un capo in puro lino bordato. Tenete presente che stiamo parlando dei prezzi che trovate in un negozio specializzato e per prodotti che garantiscono una qualità reale, poi nella battaglia dei prezzi della grande distribuzione o quant’altro può succedere di tutto. Sulle tovaglie ricamate diventa impossibile stabilire esempi di prezzo: troppe variabili sul lavoro artigianale intervengono nel determinare il prezzo. L’unico consiglio che possiamo darvi è diffidare delle “offerte incredibili” perché un lavoro fatto a mano, se di buona qualità, non può mai costare meno di una tovaglia stampata. Altrimenti siate coscienti che state acquistando qualcosa che è stato prodotto quantomeno in serie se non, addirittura, sfruttando lavoro non garantito e sottopagato in paesi del Terzo Mondo. A voi la scelta.

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