Piccolo è bello ed efficiente

Agili, rapidi ed efficienti

Giovanni Alois con il figlio Bernardo

Immutata la qualità delle collezioni, la capacità d’interpretare anche in chiave molto moderna l’esperienza tessile acquisita in un filo storico lunghissimo, ciò che però balza subito all’occhio della Alois Tessitura Serica è un’organizzazione aziendale e una dimensione agile e contenuta, al massimo dell’efficienza e dell’affidabilità. «Le grandi riflessioni che abbiamo fatto prima di rilanciare la nostra attività – spiega Giovanni Alois – sono partite dalla presa di coscienza che un’impresa tessile del nostro genere deve tornare a una dimensione mediata tra l’artigianato di alta fascia e la piccola industria. Deve cioè mettere a disposizione del cliente tutta la perizia e la disponibilità del lavoro manuale, un contatto diretto e umano in grado di stabilire un rapporto di vera fiducia e la capacità di costruire una rete di competenze industriali non inchiodate dalle rigidità dell’industria di media e grande dimensione. Soprattutto nella selva burocratica italiana. Sono assolutamente convinto che il tessile d’arredamento abbia ancora un futuro nel nostro Paese, ma è un “domani” che si troverà nel servizio e nella capacità di creare un prodotto davvero “tailor-made” per ciascun cliente. Ecco perché la dimensione quasi artigianale è quella che ritengo più adeguata. La dimostrazione che si tratta di un ragionamento valido sta nell’evoluzione della nostra azienda da quando, nel 2005, siamo ripartiti. Lo scorso anno abbiamo inaugurato il nuovo capannone di proprietà a Capua, a pochi chilometri da San Leucio. Duemila metri quadrati d’impianto con 14 telai jacquard nuovi di zecca e 26 addetti in operatività piena. La parte organizzativa tecnica e di produzione seguita da me  e da un team di collaboratori giovani informatici ed esperti di design creativo e quella  commerciale è seguita da mio figlio Bernardo . Insomma una struttura contenuta ed efficiente che mi permette di garantire la consegna ovunque in quattro settimane per ordini in stock ma, soprattutto, di essere a fianco del cliente nello studio e nella progettazione delle collezione con tutte le prove necessarie e tutte le campionature del caso».

Dal casertano al mondo intero

Oggi l’impresa Alois può esibire una vocazione esportativa a tutto tondo. Pressoché l’intero fatturato è costituito dall’esportazione (siamo nell’ordine del 98%) ed è rivolto verso una clientela di editori tessili provenienti dall’Europa, dagli Stati Uniti, dal Giappone, dalla Russia, solo per citare i mercati più importanti. Una clientela internazionale seguita e gestita senza una rete vendita direttamente dal titolare e dal figlio: «Una delle caratteristiche più importanti del nostro lavoro – continua Giovanni Alois – è la capacità di seguire il nostro cliente nel processo creativo. Per fare ciò è indispensabile un rapporto diretto e continuo. Può sembrare faticoso e antiquato ma è uno degli aspetti più importanti che qualificano la nostra professionalità. Il settore del tessile nel nostro distretto ha perso negli ultimi anni qualcosa come tre quarti degli addetti: siamo passati da circa duemila presenze a cinquecento scarsi. Questa deindustrializzazione è stata pesantissima, ma il compito di noi imprenditori è di guardare alla situazione cercando le giuste soluzioni per ridare fiato alla produzione. Io mi sono convinto che una razionale ed efficace riduzione delle dimensioni aziendali, senza cedere nulla in termini di qualità, anzi, investendo e sviluppando la capacità di ricerca e di servizio, è l’unica soluzione per concorrere sul mercato internazionale con qualche possibilità di successo. Si tratta di recuperare le nostre eccellenze, liberandole, ove possibile, dalle rigidità di una dimensione aziendale troppo onerosa e difficile da gestire. In una battuta si potrebbe dire “piccolo è bello”».

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