Materasso sbagliato, disturbi del sonno sicuri
Esiste un verificato e immediato rapporto causa-effetto – per esempio – tra l’eccessiva rigidità del materasso e i disturbi del riposo che causano problemi. E non è solo questione di torcicollo o dolori di schiena. Un materasso troppo duro provoca un sonno non riposante, con continui cambi di posizione e il conseguente non raggiungimento della fase REM (rapid eye movement) del sonno, ovvero quella più profonda e di effettivo recupero. Inoltre la compressione dei vasi sanguigni periferici provoca ipossia e conseguenti formicolii e irrigidimenti. Per capirci, è quello che succede quando tenete premuto un dito sul dorso dell’altra mano – pelle bianca e scarsa circolazione del sangue – lo stesso avviene per tutta la notte, e per tutte le notti, nel caso utilizziate un letto troppo rigido.
Potremmo continuare compilando una specie di prontuario medico ma lo evitiamo: meglio concentrarsi su come evitare tutto ciò. Raccomandata una prova approfondita e convinta, bisogna però procedere a una prima selezione basata su peso, statura e posizione preferenziale assunta durante il sonno. Tali informazioni vanno date al negoziante specializzato, così lui vi indirizzerà verso il segmento giusto di prodotti. Altra prova empirica ma efficace è quella della mano: in posizione supina infilate la mano fra la zona lombare e il materasso. Se la mano stenta a entrare, il materasso sarà troppo morbido e non sosterrà la schiena a sufficienza, al contrario, se la mano entra troppo facilmente il materasso sarà troppo rigido, con le conseguenze già descritte. In definitiva durante la prova del materasso dovrete porvi queste domande: La prima sensazione è confortevole? Il grado di durezza è giusto? Vi sentite ben sostenuti in tutte le posizioni? Dopo un po’ sentite compressione sugli arti? I materiali sono di buona qualità? È silenzioso? La garanzia è soddisfacente?
Ma c’è una tabella che guidi nella scelta del grado di rigidità? In realtà ci sono molti metodi, più o meno scientifici, ma quella che ci sentiamo di suggerire fa riferimento all’indice di massa corporea e a una tabella conseguente. In pratica si divide il peso per il quadrato dell’altezza (esempio: 170 cm x 80 kg corrisponderà a 80/(1,7×1,7)= 27,7) e con tale risultato ci si riferisce alla tabella che crea una relazione tra IMC e grado di rigidità:
– <18,5 sottopeso, grado soffice
– 18,5-25 normopeso, grado soffice-medio
– 25-30 sovrappeso, grado medio-medio/rigido
– 30-40 obesità di medio grado, grado rigido
– >40 obesità di alto grado, grado rigido
Questo però serve solo a restringere il campo della scelta alla portanza più vicina all’ideale. Per il tipo di materasso verso cui orientarsi, è solo una questione di gusti ed eventualmente, come vedremo più avanti, di trovare il giusto equilibrio per l’intero sistema letto (quindi rapporto tra materasso, rete e guanciale).