Come i fruttivendoli
Con un notevole grado di autoironia – e, aggiungiamo, un ottimo gusto estetico e allestitivo – questa capacità di offrire servizi eccellenti e un eclettismo non comune dal punto di vista progettuale, si sono concretizzati, alle giornate di presentazione di maggio a Cernobbio, in una esposizione in showroom organizzata con i tessuti messi in bella mostra su banchi da fruttivendolo. Gli stessi, ripiegati in cassette di legno a ricordare mele e pere, prugne e arance, rappresentavano una teoria cromatica simile a quella che caratterizza quei banchi alimentari e l’Idea (appunto) che il tessuto possa essere fruibile per il cliente come la frutta di stagione. L’ironia è molto forte ma il concetto è chiaro: «Ciò che volevamo trasmettere non è certo una bassa percezione del valore del tessuto – spiega Gasparini – ma, al contrario, la nostra capacità di fornire un servizio rapido, puntuale ed efficiente come quello del negozio di frutta sottocasa».
Del resto la clientela di riferimento di Idea è l’industria del mobile, o meglio quelle industrie mobiliere di media dimensione che hanno bisogno di un fornitore flessibile, non rigidamente impostato a minimi onerosi e capace di risolvere il problema del momento anche con tagli di pochi metri. Aziende che considerano ancora il tessuto una componente qualificante dell’elemento imbottito ma non sono in grado di garantire al produttore ingenti quantità di “metri” da tessere. Soddisfarle era il compito primario dei grossisti ma oggi –come sottolinea Gasparini – i vari anelli della filiera si sono mischiati, e in gran parte annullati. E allora bisogna essere dei camaleonti. Avere la bravura di offrire ciò che il mercato richiede, magari avendo la sensibilità di anticiparne le esigenze. Il concetto di fondo, dunque, è creare collezioni che compongano un’offerta essenziale e leggibile, allestita però con contenuti di personalità e qualità importanti. Per questo Idea opera con una rete di aziende italiane al fine di creare una struttura d’offerta articolata come una sorta di guardaroba mescolabile a disposizione del cliente. In sintesi una trentina di collezioni che possono essere integrate e fuse fra loro scegliendo il grado di coordinabilità e il protagonismo di questo o quell’elemento decorativo e stilistico. «La rete d’imprese fornitrici con la quale lavoriamo è un bene prezioso per noi – precisa Gasparini – non abbiamo mai fatto “shopping” in queste aziende, pensando di accentrare il lavoro, diventando un’azienda verticalizzata e quindi mutando la nostra anima. Sarebbe un passo fuori dal nostro sentiero che, per forza, creerebbe limiti alla nostra libertà creativa, quella che ci permette di spaziare dalle stampe agli uniti, dai jacquard ai velluti. Noi vogliamo mantenere il carattere flessibile e agile che abbiamo. Ciò che riteniamo essere una nostra caratteristica qualificante». Volendo essere sintetici e chiari, l’offerta di Idea oggi si articola in un gamma di uniti che rappresenta il 50% delle proposte (caratterizzati da diversi trattamenti e finissaggi sempre all’avanguardia), un ulteriore 30% di creazioni a lavorazione jacquard e il restante 20% composto da progetti più ricercati come jacquard imprimé, laminati, prodotti tessili ad alta matericità e lavorazioni tridimensionali.